Culto e memoria di Costantino nelle tradizioni sire
Agiografia costantiniana nella liturgia e nella storiografia
Maria Conterno
Nella tradizione cristiana siro-occidentale, così come in quella siro-orientale, [...] rispondono evasivamente che non si tratta di un dio terreno ma di un dio celeste; si fanno avanti poi alcuni cristiani presenti fra i soldati e rivelano all’imperatore che quello è il simbolo del loro Dio, Gesù Cristo. Costantino fa chiamare il ...
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La figura di Costantino il Grande negli storici bizantini fra VII e XV secolo
Delphine Lauritzen
La storiografia bizantina, invero, non colloca al centro delle proprie considerazioni Costantino. Essa [...] grande confusione. Conviene che tu ora lasci la città celeste per unirti alle nostre danze di gioia nella città terrena 2006, pp. X e XII-XIII (trad. it. Il mondo bizantino, II, L’Impero bizantino [641-1204], a cura di J.-C. Cheynet, S. Ronchey, T. ...
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PITTURA bizantina
T. Velmans
La p. bizantina fece la sua comparsa solo due secoli dopo la fondazione di Costantinopoli nel 324 e ben dopo la suddivisione dell'Impero romano nella parte occidentale e [...] . 4°-5° come un microcosmo che riproduceva il regno celeste. La cupola simboleggiava il cielo, l'abside davanti al e nell'arte non usava rappresentare la figura umana. Lo stesso imperatore Leone III (717-741), che scatenò la crisi, era stato per ...
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VETRATA
B. Kurmann-Schwarz
La v. è un settore particolare della pittura monumentale, il cui effetto viene determinato dalla traslucidità del materiale.
I singoli pannelli sono composti da frammenti [...] nelle v. dipinte, accresceva inoltre sempre il suo patrimonio celeste, poiché l'osservatore dell'immagine poteva anche migliorare il suo Diversamente si svolse la storia della v. nel Sacro romano impero. Qui lo 'stile 1200' venne accolto solo nelle ...
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Costantino e il diritto canonico moderno
Da Marsilio in poi
Diego Quaglioni
A Dante, Marsilio, Ockham e più in generale alla trattatistica De potestate papae che si sviluppa nei primi decenni del Trecento [...] Aristotele, che come fu necessario che la macchina celeste avesse un solo principe che regolasse ogni cosa che in nessuna legge io ricordo che sia stato disposto che l’imperatore Costantino donasse il dominio temporale della città di Roma; ché anzi ...
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NICCOLÒ V
Massimo Miglio
Tommaso Parentucelli nacque, con ogni probabilità, il 15 novembre 1397 a Sarzana, da Bartolomeo e Andreola Tomei, di famiglie non secondarie della società della Lunigiana. La [...] trono affrontato a una delle tre porte chiuse della basilica. L'imperatore baciò piedi, mani e bocca del pontefice. Nella vicina chiesa di ., pp. 111-18; S. Simoncini, Roma come Gerusalemme celeste nel Giubileo del 1450. La "renovatio" di Nicolò V e ...
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Vedi GIAPPONESE, Arte dell'anno: 1960 - 1994
GIAPPONESE, Arte (v.vol. III, p. 872)
G. Poncini
Periodo preceramico. - Benché sia stata avanzata da più parti l'ipotesi di una cultura paleolitica inferiore, [...] era il «maestro Tori», Tori Busshi, incaricato nel 605 dall'imperatrice Suiko di eseguire per l'Asuka-dera una grande statua del a giorno la ricollegano alle statue dei Quattro Re Celesti (Shitennō) e alla Guze Kannon (l'Avalokiteśvara salvatrice ...
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Costantino tra Francia e Italia
Il dibattito storiografico dei secoli XVII e XVIII
Federica Meloni
«Il peculiare problema tra Chiesa e Stato è la più grande perturbazione che abbia mai tratto il pensiero [...] ogni speculazione politica»1. Da questo punto di vista, l’imperatore Costantino I fu uno dei maggiori perturbatori della storia: per tre capitoli che raccontano il Regno terreno, il Regno celeste e il Regno papale. Di quest’ultimo, rimasto incompiuto ...
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luce
Antonietta Bufano
Attilio Mellone
Guido Di Pino
– In un passo del Convivio D. afferma che l'usanza de' filosofi è di chiamare ‛ luce ' lo lume, in quanto esso è nel suo fontale principio... ‛ [...] sola in te sidi (v. 124: " Nel Buti: ‛ O somma luce, imperò ch'elli è la luce sopra ogni luce ', ma è eco del v. 67 e disposto a salire a le stelle (XXXIII 145), l'ascesa al Paradiso celeste si realizza con lo sguardo nel sole (Pd I 46-57) e nell' ...
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Politeismo e ‘monoteismo’ pagano, culti misterici ed ermetismo
Il pluralismo religioso imperiale all’epoca di Costantino
Giovanni Filoramo
Oggi si tende a vedere il mondo religioso imperiale dei primi [...] la più grande dei numi, regina dei Mani, la prima fra i celesti, la forma singola che riunisce tutti gli dei e le dee. Sono acclimatati a Roma, sono stati poi esportati nei vari paesi dell’Impero – e dunque anche in Oriente – dando luogo a ibridazioni ...
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celeste1
celèste1 (ant. celèsto) agg. [dal lat. caelestis «del cielo»; s. m. pl. caelestes «abitatori del cielo, dèi»]. – 1. a. Del cielo, che appartiene al cielo o si muove nel cielo: volta c.; corpi c.; fenomeni c.; che tratta o si riferisce...
arco
s. m. [lat. arcus -us] (pl. archi; ant. anche le àrcora). – 1. Arma usata fin dai tempi antichissimi per caccia e guerra, formata di un lungo e sottile elemento di materia flessibile e di una corda, o altro elemento suscettibile di tensione,...