VALDESI
Mario Niccoli
. Una leggenda - già diffusa nelle valli valdesi (Alpi Cozie) verso la fine del Medioevo e quasi concordemente accolta dagli storici valdesi fino alla metà del secolo XIX - vuole [...] un amico, Valdo credette d'interpretare come un avvertimento celeste il canto di un menestrello narrante le vicende di S quietamente, mentre la rivoluzione francese prima e l'impero napoleonico poi apportarono ai Valdesi una situazione del tutto ...
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PIETRA
Giorgio ROSI
Raffaello BATTAGLIA
Nicola TURCHI
. Architettura. - L'uso della pietra come materiale da costruzione risale ai più remoti periodi della preistoria. Il nome infatti di civiltà megalitica, [...] secondaria, la pietra servì al gusto fastoso del tardo impero sotto forma di tarsie, d'incrostazioni, di effetti di pietra e le cuspidi di freccia sono considerate di provenienza celeste e chiamate "pietre di fulmine".
Il culto della pietra, sia ...
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INSEGNA (dal lat. insignia, plur. dell'agg. neutro sostantivato insigne)
Pietro ROMANELLI
Nello TARCHIANI
Raffaele CORSO
Filippo PESTALOZZA
Giovanni Vacca
Contrassegno distintivo, messo in luogo [...] loro volta simboli diversi, o più tardi, l'immagine dell'imperatore. Mario conservò delle cinque insegne l'aquila (v.), che divenne . es. "fiducia e giustizia" (per qualsiasi bottega), beneficenza celeste" (per un Monte di pietà), ecc.
In Giappone le ...
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GIROLAMO, santo
Angelo FICARRA
Anna Maria CIARANFI
, È una delle figure più rappresentative e complesse nella storia della Chiesa e dell'antica letteratura cristiana.
È ricordato sempre col solo [...] pervade l'anima sua che non ha più pace al sentire che l'impero romano va in rovina. Per parecchi mesi non è in grado di ben fornito scrittoio, oppure un angelo col suono della tromba celeste lo scuote a ricordargli il giudizio finale. O appare, ...
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RUNE
Otto von Friesen
Caratteri grafici particolari al mondo germanico che compaiono inizialmente presso i Goti sul Mar Nero verso l'anno 300 d. C., raggiungono la massima diffusione tra la fine dell'antichità [...] venire in contatto con le classi inferiori dell'Impero romano.
Non ci può dunque essere dubbio che 'onnipotente destino, si chiamava naups "fato, necessità"; t (teivs "dio celeste") aveva il valore numerico 16, che era il numero del "deus invictus ...
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LIBANO, Grande (ebr. Lĕbānōn; gr. Λίβανος; lat. Libănus. La connessione del nome con le radici l-b-n "essere bianco", un tempo generalmente ammessa, è oggi contestata e si ritiene che esso sia di origine [...] montuose quali soggiorno, o luogo di manifestazione, della divinità celeste fece sorgere il culto del "Ba‛al del Libano", invasero il Libano alla fine del secolo VII, stimolati dall'impero bizantino che vedeva in essi dei preziosi alleati nella lotta ...
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PORT-ROYAL
Mario Niccoli
La vallata della Chevreuse, nella quale ancora oggi sono visibili presso il villaggio di Magny-les-Hameaux, i resti del monastero di Port-Royal, è situata a due ore circa di [...] atto di partire per la quarta crociata, intendeva propiziarsi i favori celesti con questa pia fondazione. Il nome primitivo del luogo fu Porrois "la carta grammaticale del sec. XVIII, dell'Impero e della Restaurazione"; ispirarono i loro metodi al ...
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SUMERI (XXXII, p. 990)
Giorgio Raffaele CASTELLINO
L'origine dei S. è tuttora avvolta nel mistero. Immigrati dal di fuori, si è pensato che siano giunti nella bassa Mesopotamia dal sud (Golfo Persico), [...] e raggiunge nelle sue campagne militari il Mediterraneo, fondando un grande Impero. Tra i suoi successori solo il nipote Narām-Sin riesce (Gilgamesh e la terra del vivo; Gilgamesh e il Toro celeste; Gilgamesh e Agga; Gilgamesh e il Diluvio; la Morte ...
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POLITEISMO (dal gr. πολύς "molto" e ϑεός "dio")
Raffaele PETTAZZONI
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
È quella forma di religione che è caratterizzata dalla credenza e adorazione di più divinità, in [...] di Tebe, Marduk in Mesopotamia all'epoca dell'impero di Babilonia, Aššur durante il predominio assiro), Cielo") dei Cinesi e altri (per il rapporto fra il dio celeste supremo delle religioni politeistiche e il dio unico delle religioni monoteistiche, ...
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MINERVA (lat. Minerva)
Giulio GIANNELLI
Enrico PARIBENI
Antica divinità italica, nota soprattutto per il posto importante che tenne nella religione dei Romani, nella quale penetrò sia con gli attributi [...] e dedicati l'uno alla triade ctonica e l'altro alla triade celeste: Tinia (Giove), Uni (Giunone), Menrva (Minerva). Il nome di , i maestri, riguardarono il Quinquatro, dal principio dell'impero in poi, come la loro festa particolare, in occasione ...
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celeste1
celèste1 (ant. celèsto) agg. [dal lat. caelestis «del cielo»; s. m. pl. caelestes «abitatori del cielo, dèi»]. – 1. a. Del cielo, che appartiene al cielo o si muove nel cielo: volta c.; corpi c.; fenomeni c.; che tratta o si riferisce...
arco
s. m. [lat. arcus -us] (pl. archi; ant. anche le àrcora). – 1. Arma usata fin dai tempi antichissimi per caccia e guerra, formata di un lungo e sottile elemento di materia flessibile e di una corda, o altro elemento suscettibile di tensione,...