Uomo politico e militare romano (sec. 2º-3º d. C.): legato nella Belgica (198), console suffetto (198 o 199), legato nella Germania inf. e Celesiria (circa 208), proconsole d'Africa e poi d'Asia per un [...] biennio (214-216 o 215-217), prefetto urbano (217), di nuovo console (223). Dai più è identificato con lo storico contemporaneo Mario Massimo, continuatore di Svetonio e autore delle biografie degli imperatori ...
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Console (172 e 158 a. C.); fu inviato (168) ambasciatore presso Antioco IV di Siria, che fece desistere dall'azione intrapresa contro l'Egitto per la Celesiria. ...
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Figlio (n. 215 circa - m. Tabe 164 a. C.) di Antioco III, entrò (175) in possesso del regno grazie all'aiuto dei Romani, dei quali era stato ostaggio per 14 anni. Rivendicò il possesso della Celesiria [...] contro Tolomeo VI che fu sconfitto a Pelusio (168); ma Roma pose il veto all'avanzata d'A. ed egli accettò l'imposizione. Implicato in alcune gravi controversie religiose con gli Ebrei che voleva ellenizzare ...
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Sistema montuoso della Siria centrale, sorgente a E. del Libano, dal quale lo separa la lunga ampia e profonda depressione valliva della Biqā‛, la Celesiria (Κοίλη Συρία) dell'antichità classica. Il limite [...] è incerto verso E., dove si staccano da esso le cosiddette catene di Damasco e di Palmira; pure incerto è il limite a S., a meno che non vi si comprenda anche il gruppo del Hermon, verso il quale convergono ...
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Nato nel 242 a. C., salì sul trono alla morte del fratello Seleuco III Cerauno (223). Restaurata l'integrità del regno seleucidico, compromessa da recenti separatismi, nel 221 entrò in guerra con l'Egitto [...] Conquistò allora l'Armenia e ridusse di nuovo sotto il suo potere la Battriana e la Partia (212-205). Per conquistare la Celesiria si alleò a Filippo V di Macedonia, promettendogli l'egemonia dell'Egeo, così che la sconfitta che i Romani inflissero a ...
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Nobile macedone (n. 366 circa - m. 283 a. C. circa). Valoroso generale di Alessandro Magno, si distinse durante la campagna d'India e, alla morte del sovrano (323), ebbe l'Egitto. Assunto (305) il titolo [...] ucciso (321). Tolomeo poi combatté ripetutamente Antigono (315 e 312) vincendone il figlio Demetrio a Gaza, e occupando così la Celesiria, che però dovette evacuare l'anno dopo. Si volse allora verso le Cicladi e il Peloponneso; ma battuto (306) da ...
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Figlio (sec. 2º a. C.), probabilmente, di Apollonio, fu uomo di fiducia di Antioco IV Epifane re di Siria. Fu inviato ripetutamente a Roma (a partire dal 170 a. C.) per ottenerne l'appoggio nelle lotte [...] fra Antioco e i Tolomei per il possesso della Celesiria. ...
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Figlio (m. 175 a. C. circa) di Antioco III, fu associato al trono dal padre nel 188 e gli successe l'anno dopo. Legato dai duri patti imposti da Roma con la pace di Apamea (189), si mantenne estraneo alle [...] lotte del tempo, limitandosi a proteggere la Celesiria dalle minacce egiziane, e riavvicinandosi alla Macedonia col dare la propria figliola Laodice in sposa a Perseo. Morì forse vittima del ministro Eliodoro. ...
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MESSEDAGLIA, Giacomo Bartolomeo
Luigi Messedaglia
Soldato, viaggiatore e cartografo, di famiglia veronese, nato a Venezia il 15 maggio 1846, morto a Pisa il 2 giugno 1893: Soldato sin dall'adolescenza, [...] di sergente, alla campagna del 1866. Lasciato (1869) l'esercito italiano, si recò in Oriente, trattenendosi alcuni anni in Celesiria, addetto, come aiutante ingegnere, a lavori di strade e di ponti, e a scavi archeologici. Passato (1876) al Cairo ...
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Città della Transgiordania, ad oriente di Gadara, a sud dell'Hieromyces (Yarmûq), ora probabilmente Tell Abîl, con rovine di templi e chiese e tombe, appartenne alle città della Decapoli. Nella sua storia [...] Fu conquistata da Antioco il Grande. Pompeo le conferì la libertà ed essa divenne allora una ἱερὰ ἄσυλος αὐτόνομος della Celesiria. Portò anche il nome di Σελεύκεια. Secondo Eusebio era una πόλις ἐπίσημος.
Bibl.: S. Schumacher, Abila of the Decapolis ...
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