Nome dato dall'Allman (1853) allo strato cellulare esterno della parete del corpo dei Celenterati (v.), detti perciò animali diploblastici perché costituiti da due soli foglietti, l'ectoderma e l'endoderma. [...] Il foglietto intermedio, il mesoderma, manca o, quando è presente non ha origine da un abbozzo separato come accade negli altri Metazoi cosiddetti triploblastici. In embriologia si designa col nome di ...
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Zoologo (Malines 1809 - Lovanio 1894), prof. di zoologia e paleontologia all'univ. di Lovanio, studiò soprattutto la fauna marina delle coste dei Paesi Bassi (Briozoi, Molluschi, Celenterati) e problemi [...] di parassitologia e di paleontologia ...
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In biologia, la riorganizzazione di un organismo da parte delle cellule che lo costituiscono, dopo la loro dissociazione. La r. si può verificare nelle Spugne, nei Celenterati e in altri organismi inferiori. [...] Anche cellule dissociate di Vertebrati, coltivate in vitro, possono dar luogo a fenomeni di r. di tessuti e organi ...
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Uno degli ordini nei quali si suddivide il sottotipo e classe degli Ctenofori (tipo dei Celenterati; v.) mancanza di tentacoli, bocca ampia; canali gastrovascolari numerosi e formanti una rete. Es. Beröe [...] ovata Esch., in tutti i mari ...
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Zoologo tedesco (Weissenfels 1861 - Berlino 1922), prof. nella univ. di Berlino; compì molti viaggi nel Mare Artico e (1894) nell'Indonesia; eseguì ricerche anatomiche e sistematiche su Anellidi, Celenterati, [...] Mammiferi marini; iniziò, con molti collaboratori, un grande trattato di zoologia ...
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Zoologo (Cassel 1835 - Vienna 1899); prof. a Gottinga (1870), poi a Vienna (1873), fondatore e direttore della stazione zoologica di Trieste; le sue ricerche vertono specialmente sui Crostacei, sui Celenterati [...] e altri Invertebrati; è autore d'un celebre Lehrbuch der Zoologie (dal 1878), continuato poi da K. Grobben e A. Kühn, giunto alla 10a edizione (1932) ...
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Processo biologico attraverso il quale particelle solide sono ingerite e digerite da alcuni tipi di cellule ( fagociti) o da microrganismi. Mentre nei Protozoi e nei Metazoi inferiori (Poriferi, Celenterati, [...] Turbellari) è essenzialmente un mezzo per nutrirsi, nei Metazoi superiori serve per difendere l’organismo dalle infezioni e per eliminare sostanze inutili o nocive. Nei Protozoi avviene per invaginazione ...
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Famiglia di Crostacei Decapodi Anomuri, con scudo corto e largo, addome ripiegato sotto il cefalotorace, che conferisce loro un aspetto di granchi. Vivono a scarse profondità, spesso in associazione con [...] Poriferi, Celenterati, Policheti. ...
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In biologia, organismi simmetrici rispetto a un piano principale eteropolare. Gli assi normali a questo sono tra loro equivalenti e omopolari. Le forme m. (dette anche a simmetria raggiata) comprendono [...] i Protozoi sessili (vorticelle), i Poriferi, i Celenterati. ...
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Famiglia di Gasteropodi Nudibranchi marini con branchie non retrattili poste intorno all’ano, abbondanti nella zona delle Laminarie e delle barriere coralline o in mezzo alle alghe, tra cui si confondono [...] per i colori mimetici. Diverse specie sono ectoparassite su Celenterati, Poriferi, Ascidiacei. ...
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celenterati
s. m. pl. [lat. scient. Coelenterata, propr. «forniti di celenteron»: v. celenteron]. – Tipo di animali inferiori (zoofiti) a simmetria raggiata, il cui corpo ha la forma di un otricolo oblungo cilindrico, con un’unica cavità (celenteron...
celenterico
celentèrico agg. [der. di celenteron] (pl. m. -ci). – In zoologia, del celenteron: sistema c., la cavità interna del corpo dei celenterati, detta anche sistema gastrovascolare.