CANTELMO, Pietro Giampaolo
Raffaele Feola
Secondo duca di Sora, primogenito di Nicola e di Antonella da Celano, il C. fu tra i più ricchi e potenti baroni napoletani durante i regni di Alfonso I e Ferrante [...] I d'Aragona. Le cronache napoletane lo ricordano protagonista con Sigismondo Malatesta, il 19 apr. 1452, di una "bellissima giostra mantenuta dal duca di Calabria" (De Lellis, p. 131). Alla morte del padre, ...
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CORDELLA, Ernesto
Francesco Surdich
Nato a Vasto (Chieti) il 16 apr. 1864 da Federico e da Isabella Celano, era entrato giovanissimo all'Accademia militare di Torino e, diventato sottotenente di artiglieria, [...] aveva già al suo attivo una medaglia d'argento al valore civile, essendosi distinto per la sua abnegazione a Napoli in occasione dell'epidemia colerica del 1884.
Destinato in Africa con le batterie da ...
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Comune della prov. dell’Aquila (43,1 km2 con 952 ab. nel 2007).
Fu feudo dei conti di Celano e dei Piccolomini.
Nella vicina necropoli fu ritrovato il Guerriero di C. (metà 6° sec. a.C.; Chieti, Museo [...] nazionale), uno dei più importanti reperti delle antiche culture italiche. Si tratta di una statua di guerriero eroizzato, scolpita in un solo blocco di calcare (2,09 m), con armi e un gran copricapo a ...
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COLONNA, Fabrizio
Franca Petrucci
Nacque con ogni probabilità tra il 1450 e il 1460 da Odoardo, duca dei Marsi, e da Covella (Jacovella) di Celano.
Nel 1465, alla morte del padre, Ferdinando d'Aragona, [...] re di Napoli, gli confermò insieme ai cinque fratelli il ducato dei Marsi. Destinato, a detta di tutti i genealogisti, alla carriera ecclesiastica, nel 1481 il C. fuggì di casa per unirsi alle truppe napoletane ...
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Feudatarî abruzzesi; si distinsero soprattutto nella lotta contro Federico II, promuovendo una rivolta ad Amiterno (1228), e combattendolo ancora più tardi, con l'aiuto di Tommaso, conte di Celano. ...
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Condottiero, nato circa il 1422, morto nel 1478. Figlio di Angelo Gambatesa conte di Campobasso e di Giovanna di Celano, non discende, come fu creduto erroneamente, dalla casa dei Montfort di Francia. [...] Condottiero come il padre, della scuola dei Caldora, tentò anche, con scarsa fortuna, di fare il corsaro. Nel 1459, nominato governatore dell'Abruzzo, tradì il re Ferrante aderendo a Giovanni d'Angiò, ...
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ACCROCCIAMURO, Ruggerone
Michele Manfredi
Figlio di Lionello, nacque verso il 1440. Con lettera regia del 5 marzo 1459 fu investito dei feudi di famiglia, ma poiché la madre Giovanna non volle cedergli [...] Sora e prefetto di Roma, riuscì ad occupare la contea di Celano. Ma fu un successo effimero. Volgendo a male la guerra per p. 60; E. Celani, Documenti vaticani per la storia della contea di Celano, in Arch. stor. per le prov. napol., XVIII (1893), p. ...
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CECCANO, Landolfo da
Agostino Paravicini Bagliani
Figlio maggiore di Giovanni (I) conte di Ceccano morto tra il 1224 e il 1227 e di Rogasia figlia di Pietro conte di Celano, il 28 ag. 1227 venne investito [...] a vita della città di Sezze da Gregorio IX, ma con meno diritti di suo padre. A differenza del padre, il C. non portò mai il titolo di conte di Ceccano, che del resto non fu più in uso prima della metà ...
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COLONNA, Odoardo (Adoardo, Edoardo)
Franca Petrucci
Del ramo di Genazzano della famiglia, nacque probabilmente agli inizi del XV secolo da Lorenzo Onofrio e Sveva Caetani.
Sposò in epoca imprecisata, [...] grossa somma. Il 21 febbr. 1432 al C. veniva confermato il ducato dei Marsi, ereditato dal padre, e la contea di Celano. Il 12 settembre Eugenio IV lo assolveva, insieme con i fratelli, di tutte le colpe contestategli.
L'anno successivo però, quando ...
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PICCOLOMINI, Costanza
Elisa Novi Chavarria
PICCOLOMINI, Costanza. – Nacque a Napoli nel 1553 da Innico, quarto duca di Amalfi, e Silvia Piccolomini.
Figlia unica e pertanto sola erede del prestigioso [...] insieme con gli altri feudi abruzzesi. Morto costui di lì a poco, ella stessa autorizzò la vendita della contea di Celano alla sorella del papa Camilla Peretti, non riuscendole più di arginare la fine della presenza della famiglia nella Marsica per ...
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celare
v. tr. [lat. cēlare] (io cèlo, ecc.), letter. – Nascondere, tener nascosto alla vista d’altri: essendosi tutto il bianco vestimento e sottile loro appiccato alle carni, né quasi cosa alcuna del dilicato lor corpo celando... (Boccaccio);...