Anatomico e zoologo inglese (Lancaster 1804 - Londra 1892). Nonostante la sua grande cultura anatomica, O. non si adattò ai nuovi indirizzi di ricerca e rimase fedele ai principi della «filosofia della [...] spiralis (1835). Studiò l'anatomia dei Brachiopodi e dei Molluschi, propose la divisione, tuttora accettata, dei Cefalopodi in Dibranchiati e Tetrabranchiati (1852). Più numerose e importanti le sue ricerche sui Vertebrati, secondo l'indirizzo ...
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Nome generico con il quale si designano le specie di una famiglia (Balaenidae, Palmer 1904) di Cetacei del sottordine Misticeti. Ha forma generale tarchiata, testa molto grande, da ¼ a ⅓ della lunghezza [...] 'arto posteriore è riconoscibile quello della tibia. Si nutrono di enormi masse di organismi planctonici (molluschi pteropodi e cefalopodi, minuti crostacei schizopodi, meduse, ecc.), i quali rimangono impigliati, come in un filtro, tra le frange dei ...
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I Decapodi sono un ordine di Crostacei Malacostrachi pertinenti alla divisione dei Toracostrachi (Podoftalmi) o nella classificazione da noi seguita (v. crostacei), a quella degli Eucaridi e comprendono [...] Anomuri in parte si avvicinano ai Macruri, in parte ai Brachiuri, ma le forme più differenziate hanno addome asimmetrico e a spira per l'abitudine di nasconderlo entro conchiglie di Gasteropodi.
Lo stesso nome è dato a un ordine dei Cefalopodi (v.). ...
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LOCOMOZIONE (dal lat. locus "luogo" e moveo "muovo")
Giuseppe MONTALENTI
Michele MITOLO
Questo termine in generale indica lo spostamento di un corpo da un luogo all'altro secondo meccanismi e fini [...] Vertebrati (come negl'Insetti e negli altri Artropodi), talora completamente diversi. Così ad es., fra i Molluschi, i Cefalopodi si spostano espellendo l'acqua dalla cavità del mantello; i Gasteropodi invece strisciando con la superficie ventrale del ...
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GEOFFROY SAINT-HILAIRE, Étienne
Giuseppe Montalenti
Zoologo francese, nato a Étampes (Seine-et-Oise) il 15 aprile 1772, morto a Parigi il 19 giugno 1844. A Parigi strinse amicizia con l'abate Haüy, [...] corpo rappresenterebbero le vertebre, con le relative apofisi e coste (le appendici) o il parallelo fra la conchiglia dei Cefalopodi e il guscio dei Chelonî. Spingendosi anche più oltre, col desiderio di dimostrare l'unità del piano di organizzazione ...
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È un ordine di Molluschi Gasteropodi che comprende forme pelagiche dal corpo trasparente, gelatinoso, rivestito di epidermide spessa, irta di papille e in certi punti pigmentata. La testa è grande, sporgente, [...] stato adulto (Oncidiella), abbondanti specialmente nelle regioni tropicali.
Il gen. Bellerophon (v. bellerofontidi), fossile del Carbonico, attribuito un tempo ai Cefalopodi, poi agli Eteropodi, oggi si ritiene, da alcuni, prossimo ai Pleurotomaridi. ...
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GIURASSICO (o Giura, o Giura-liassico)
Carlo Fabrizio Parona
Così A. Brongniart e A. von Humboldt denominarono il secondo sistema (o periodo) del Mesozoico, che nella regione del Giura assume un caratteristico [...] di Solenhofen (Baviera), di particolare interesse per la fauna con Archaeopteryx, Rhamphorhynchus, Pterodactylus, Ragni, Insetti, impronte di Cefalopodi nudi e di Meduse. Il carattere salmastro lacustre si ripete in Portogallo con flora in cui sono ...
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. È quel particolare processo di umificazione che conduce a formazione di ammoniaca: per la conoscenza di questo processo occorre dunque una rapida rassegna delle materie organiche azotate del terreno, [...] uccelli, artropodi, molluschi, insetti, ecc.); la guanina (da celenterati, vermi, crostacei, scorpioni); l'ipoxantina (dai cefalopodi, ecc.).
Si tratta ora di vedere attraverso quali trasformazioni chimiche l'azoto delle sostanze elencate passi allo ...
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Nei Vertebrati Tetrapodi il p. è il segmento distale dell’arto posteriore, detto anche autopodio. Si divide a sua volta in: basipodio (tarso), metapodio (metatarso), acropodio (falangi). Il tarso è costituito [...] , nei Poliplacofori e nei Gasteropodi; a forma di scure e fortemente compresso nei Bivalvi, cilindrico negli Scafopodi, mentre nei Cefalopodi è trasformato in un breve tubo, l’imbuto, che fa comunicare la cavità palleale con l’esterno. Nello sviluppo ...
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Genere di Cetacei (v.) odontoceti da cui prende il nome la famiglia dei Delfinidi (lat. scient. Delphinidae Gray). I delfini sono caratterizzati dall'apertura nasale concava in avanti, dall'assenza di [...] nel Mediterraneo; il Grampo (Grampus griseus Cuvier) lungo fino a 3 m., che si nutre principalmente di cefalopodi, nell'Atlantico settentrionale e nel Mediterraneo, dove è assai raro; il Globicefalo (Globicephala melaena Traill.) lungo circa ...
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cefalopodi
cefalòpodi s. m. pl. [lat. scient. Cephalopoda, comp. di cephalo- «cefalo-» e -poda (v. -pode)]. – Classe di molluschi, esclusivamente marini, che comprende seppie, polpi, calamari, ecc.; hanno simmetria bilaterale e conchiglia...
tetrabranchiati
s. m. pl. [lat. scient. Tetrabranchiata, comp. di tetra- e lat. branchiae «branchie»]. – In zoologia, sottoclasse di molluschi cefalopodi, che comprende le ammoniti fossili e l’unico genere vivente Nautilus. Secondo alcuni...