Vedi Liechtenstein dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
Il Principato del Liechtenstein, incastonato tra l’Austria e la Svizzera, è l’unico stato ancora esistente tra le unità politiche che fecero [...] avviato relazioni diplomatiche sia con la Repubblica Ceca che con la Slovacchia, i due stati originatisi dalla divisione della Cecoslovacchia.
Il più stretto alleato e interlocutore di Vaduz è oggi la Svizzera, che provvede alla sua difesa – il ...
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Vedi Slovacchia dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
Parte dell’area di influenza sovietica nell’Europa dell’Est durante la Guerra fredda, dopo il 1989 la Slovacchia si è separata dalla Repubblica [...] volta all’integrazione nel blocco occidentale, completatosi con l’ammissione all’Unione Europea (Eu) e alla Nato.
La Cecoslovacchia, indipendente dall’Impero austroungarico dal 1918, si è divisa il 1° gennaio 1993 con un processo di separazione ...
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Uomo politico romeno (Scorniceti, Valacchia, 1918 - Târgovişte 1989). Comunista, imprigionato (1936-38 e 1940-44) per attività antifascista, nel dopoguerra ricoprì importanti incarichi di partito e di [...] partito e dello stato, C. condusse una politica estera autonoma dall'URSS, criticando nel 1968 l'invasione della Cecoslovacchia, mantenendo buone relazioni con la Cina e sviluppando i rapporti economici e politici con l'Occidente. Sul piano interno ...
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Uomo politico cecoslovacco (Uhrovec, Slovacchia, 1921 - Praga 1992). Prese parte alla resistenza comunista, membro del Presidium e segretario del Partito comunista slovacco (1963-68). Esponente dell'ala [...] economiche che rafforzavano l'autonomia delle aziende e il ruolo del mercato, ecc.), processo interrotto dall'invasione della Cecoslovacchia da parte delle forze del Patto di Varsavia (agosto 1968). Costretto a interrompere il processo riformatore, D ...
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Filosofo e uomo politico francese (Marsiglia 1913 - Chennevières-sur-Marne 2012). Membro del Partito comunista francese (PCF), rivide le sue posizioni staliniste dopo il 1956. Interessato alle culture [...] senatore (1959-62), dopo il XX Congresso (1956), iniziò una critica sistematica allo stalinismo. Dopo l'intervento sovietico in Cecoslovacchia (1968), G. giunse a un più netto distacco dalle posizioni del gruppo dirigente del PCF e venne espulso dal ...
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Dottrina che, sulla base delle formulazioni teoriche di K. Marx e F. Engels, propugna un sistema sociale nel quale sia i mezzi di produzione sia i mezzi di consumo sono sottratti alla proprietà privata [...] fatto il sistema economico-sociale dell’URSS. Analoghi processi intervennero nella Germania orientale (1945) e in Ungheria e Cecoslovacchia (1948), mentre in Iugoslavia e in Albania i partiti comunisti, guidati rispettivamente da J. Tito e E. Hoxha ...
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Integrazione politica
Sergio Romano
Introduzione
Parliamo d'integrazione politica internazionale, generalmente, per descrivere il modo in cui alcuni Stati rinunciano in parte o in tutto alla loro sovranità [...] la fine della guerra fredda. Fra il 1991 e il 1992 tre Stati europei - l'Unione Sovietica, la Iugoslavia e la Cecoslovacchia - hanno cessato di esistere. Lo spazio dell'URSS è occupato dalle tre repubbliche del Baltico (Estonia, Lettonia, Lituania) e ...
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Uomo politico ungherese (n. 1922 - m. Budapest 1999); aderì giovanissimo al comunismo; eletto deputato nel 1949, nell'apr. 1955 fu nominato presidente del Consiglio in sostituzione di I. Nagy. Nel luglio [...] l'Istituto di sociologia di Budapest, carica da cui fu esonerato (1968) per aver protestato contro l'invasione della Cecoslovacchia. Fino al 1973 insegnò economia all'univ. di Budapest. Fra le opere ricordiamo: Élet egj eszme árnjékában ("Una vita ...
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Uomo politico polacco (Zwierzyniec, Leopoli, 1909 - Varsavia 1970). Prigioniero dei Tedeschi dal 1939 al 1945, alla fine del conflitto ritornò in Polonia e raggiunse il Partito socialista polacco. Dopo [...] progetto (noto come piano R.) di denuclearizzazione e di limitazione delle armi convenzionali in Europa centrale (Cecoslovacchia, Repubblica Federale di Germania, Repubblica Democratica Tedesca e Polonia), in seguito respinto dai paesi Occidentali. ...
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Uomo politico cecoslovacco (Bratislava 1913 - ivi 1991). Membro del comitato centrale del partito comunista slovacco clandestino (dal luglio 1943), ebbe cariche governative (dal 1946) e svolse un ruolo [...] ottobre 1969 attaccò duramente l'operato del suo predecessore, accusandolo di "dilettantismo politico" e giustificò l'intervento in Cecoslovacchia dei paesi del patto di Varsavia. Presidente della Repubblica dal maggio 1975, nel dic. 1987 lasciava la ...
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cecoslovacco
agg. e s. m. (f. -a) [comp. di ceco2 e slovacco] (pl. m. -chi). – Della Cecoslovacchia, relativo allo stato della Cecoslovacchia, esistente fino al 1992 e oggi diviso in due unità politiche indipendenti, la Repubblica Ceca e la...
Gruppo di Visegrad
(gruppo di Visegrad, Gruppo di Visegrád) loc. s.le m. Insieme di Stati dell’Europa centro-orientale, appartenenti all'ex blocco sovietico (Polonia, Ungheria, Cecoslovacchia; quest'ultima poi scissasi in Repubblica Ceca e...