Fiume della Toscana (74 km; bacino di 731 km2); nasce nelle Colline Metallifere dall’unione di alcuni rami sorgentizi tra il Poggio di Montieri e le Cornate. Con una portata in genere molto variabile, sfocia nel Mare Tirreno, dopo aver attraversato la breve pianura costiera, dove si trova l’omonima cittadina (comune della prov. di Livorno; 42,9 km2 con 27.822 ab. nel 2008) ...
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In conseguenza degli eventi bellici, il 6% degli edifici del comune sono stati distrutti, il 12% gravemente e il 12% lievemente danneggiati. Ambedue i ponti sul Cecina - lo stradale e il ferroviario - [...] furono demoliti. Dei danni, l'85% interessarono il centro urbano, il resto 6 frazioni e la campagna; è stato finora ricostruito o riparato l'85% del totale. La popolazione residente nel comune è salita ...
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Parte sud-occidentale della sezione toscana dell’Antiappennino Tirrenico compresa tra i fiumi Cecina, Merse, Ombrone e il Mar Tirreno; culmina nel nodo delle Cornate (1059 m). Non formano un’unità orografica [...] ’epoca etrusca (minerali di rame, ferro, zinco, soffioni boraciferi), a Massa Marittima, Gavorrano, Castelnuovo di Val di Cecina e Larderello. Attualmente è importante soprattutto l’estrazione della pirite. Al margine dei rilievi si trovano il centro ...
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VADA Volaterrana
Luisa Banti
Antico porto e stazione della Via Emilia, lungo la costa toscana, tra i fiumi Fine e Cecina, identificabile con l'odierna Vada. Il porto è descritto da Rutilio Namaziano, [...] poeta non parla della stazione, che dovette essere d'importanza secondaria.
In vicinanza erano la villa e i possessi dei Cecina e delle saline menzionate ancora nelle carte medievali: la loro ubicazione è incerta. Come indica il nome, Vada appartenne ...
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Centro della prov. di Pisa, nel comune di Pomarance, situato a 390 m s.l.m. nelle Colline Metallifere e nel bacino del fiume Cecina. Centro dell’industria boracifera italiana, che si alimenta dai soffioni [...] boraciferi dei dintorni, la cui prima utilizzazione risale (1827) all’ingegnere e imprenditore di origine francese Francesco Giacomo de Larderel (Vienne, Delfinato, 1789 - Firenze 1858). Nel 1846 il granduca ...
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Comune della prov. di Grosseto (10,3 km2 con 1247 ab. nel 2008), posto a 704 m s.l.m. sullo spartiacque tra le alte valli dei fiumi Cecina e Merse (Ombrone).
Fu importante castello nel Medioevo, a motivo [...] delle vicine miniere di argento e di rame (donde il nome Mons aeris), sfruttate già da Etruschi e Romani, fiorentissime dal 9° al 14° secolo. Fu conteso tra i vescovi di Volterra (che ne erano stati infeudati ...
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Comune della prov. di Pisa (252,8 km2 con 11.206 ab. nel 2008, detti Volterrani). Il centro è situato sulla sommità di alture che dividono la valle dell’Era da quella della Cecina, a 531 m s.l.m. Il terreno [...] su cui sorge è costituito da argille grigio-turchine ricoperte nelle parti più alte da sabbie gialle calcaree. Dove queste formazioni vengono a contatto si verificano dei franamenti (balze di V.) che determinano ...
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Zona paludosa che si trova lungo le coste dove le maree sono poco sentite e quindi il cordone litoraneo è chiuso. Si vengono così a delimitare degli specchi d’acqua interni nei quali sboccano i corsi d’acqua [...] dell’Ombrone (M. Grossetana e, nella parte interna, M. Senese), comprende la fascia costiera tra Piombino e il Cecina (M. Pisana, prov. di Livorno) e si spinge nel Lazio fin verso Civitavecchia. Territorio in prevalenza pianeggiante e alluvionale ...
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cecina
s. f. [der. di cece], tosc. – Specie di polentina (detta più com. farinata), fatta con farina di ceci, acqua e olio d’oliva, e cotta in forno in una teglia di rame.
cece
céce (pop. tosc. cécio) s. m. [lat. cĭcer]. – 1. a. Erba annua (lat. scient. Cicer arietinum) delle leguminose papiglionacee, alta circa 30 cm, con fiori piccoli bianchicci o azzurro-porporini; ha legume vescicoloso con 1-2 semi rotondeggianti,...