RONCALLI, Cristoforo (Cristofano), detto Pomarancio. – Nacque a Pomarance, oggi in provincia di Pisa, l’8 settembre 1552, come dichiara nel suo primo testamento del 20 settembre 1619 (Aurigemma, 1995, [...] s., 82 s. 104 s.; B. Furlotti, Le collezioni Gonzaga: il carteggio tra Roma e Mantova (1587-1612), Cinisello Balsamo 58-75; M. Francucci, in Cristofaro Roncalli il «Pomarancio»: S. Cecilia, S. Margherita (catal., Ariccia), a cura di M. Francucci, ...
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FILANGIERI, Carlo
Renata De Lorenzo
Nacque il 10 maggio 1784 a Cava de' Tirreni (Salerno) da Gaetano, noto giurista illuminista, e da Caterina Frendel, nobile ungherese, chiamata a Napoli dalla regina [...] H. de la Garde, Le général F., Turin 1858; G. La Cecilia, Cenni biografici del tenente generale C. F., Napoli 1867; P. Calà 75-126; C. De Lellis, Casa Filangieri,a cura di B. Candida Gonzaga, Napoli 1887, pp. 323 ss.; M. Amari, Carteggio, a cura di ...
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PENNI, Giovan Francesco, detto il Fattore
Anna Bisceglia
PENNI, Giovan Francesco, detto il Fattore. – Figlio del medico fiorentino Battista Penni (Ferrari, 1992, pp. 11, 113), nacque a Firenze con buone [...] sono stati discussi sia il modello per la S. Cecilia (1514 circa, inciso da Marcantonio Raimondi, Parigi, Castiglione che nel dicembre dello stesso anno, rispondendo a Federico II Gonzaga, segnalava: «questa bella sala del papa è fatta più della ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La prima metà del Seicento è per la musica strumentale momento di importanza [...] 1604 egli compare nei registri della romana Accademia di Santa Cecilia, ed è sotto l’illuminata protezione ecclesiastica di Guido equilibrio di contrattazione si inserisce la dedica a Ferdinando Gonzaga del primo libro di Toccate e partite, stampato a ...
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GIROLAMO da Treviso, il Giovane
Alessandro Serafini
Nacque a Treviso nel 1498 (Vasari, 1550, p. 764). Dai documenti relativi alla sua attività bolognese si ricava che fu figlio di un certo Tommaso (Supino, [...] . Giovanni in Monte, dove già si trovava la S. Cecilia di Raffaello. La pala rivela un'attenzione non superficiale per successo, di finire il monumento sepolcrale di Francesco II Gonzaga rimasto incompiuto alla morte del Cittadella, come si ricava ...
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TISI, Benvenuto detto Garofalo (Benvenuto Garofalo)
Alessandra Pattanaro
‒ Figlio del «calegario» Pietro del fu Benvenuto Tisi e di Antonia Barbiani del fu Domenico (Cittadella, 1872, p. 11) – e non [...] anticipati rispetto al trasferimento di Lorenzo presso i Gonzaga alla morte di Andrea Mantegna nel 1506, come nel 1523 il S. Antonio Abate fra i ss. Antonio di Padova e Cecilia per S. Maria Nuova, oggi nella Galleria nazionale di arte antica di ...
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FRANCESCHINI, Baldassarre detto il Volterrano
Marco Gallo
, Baldassarre Figlio dello scultore Gaspare, nacque a Volterra nel 1611.
Gaspare è l'autore della statua di S. Francesco, in tufo, per la chiesa [...] fu anche a Mantova, Modena e Novellara, ove lavorò per Alfonso Gonzaga, e probabilmente a Roma. I lavori alla Petraia, interrotti a causa all'iscrizione sull'altare) e la Gloria di s. Cecilia nell'omonima cappella della Ss. Annunziata (1643-44 circa ...
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TARCHIANI, Filippo. – Figlio di Jacopo, giardiniere nelle ville granducali di Castello e della Petraia, nacque il 2 marzo 1576 nella fattoria di Castello presso Firenze (Firenze, Archivio arcivescovile, [...] d’Austria accolta a Mantova dal duca Vincenzo Gonzaga (Firenze, Depositi delle Gallerie).
Nelle opere del anche nell’eleganza delle vesti, affiorano nei due tondi con S. Cecilia e Re David (1635), incastonati ai lati dell’organo nella cantoria ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il ritorno al “naturale” come fonte di ispirazione segna un importante filone della [...] caravaggeschi in opere come la Giuditta o la Santa Cecilia.
Quindi, a capo di un frequentatissimo atelier, diviene e per i Cappuccini (San Francesco, San Bonaventura e la principessa Gonzaga con la Madonna e angeli nel convento di Albano), egli si ...
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Mantova
Adolfo Cecilia
Giancarlo Savino
Pier Vincenzo Mengaldo
(Mantua). – Città della Lombardia, posta nella bassa pianura padana, sulla riva destra del Mincio, ove questo forma un vasto lago che [...] e altri particolari non lasciano dubbi circa la fonte usufruita. Tra i miniatori che nel Quattrocento operano al servizio dei Gonzaga si ricorda Iacopo Bellanti che illustrò un Dante. Ma l'episodio più vistoso rimane la stampa della Commedia nel 1472 ...
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vergine
vérgine s. f. e agg. [lat. vĭrgo -gĭnis, di etimo ignoto]. – 1. a. Donna che non ha mai avuto rapporti sessuali completi: una v.; santa Cecilia v. e martire; le v. Vestali; le sacre v., o assol. le vergini, le suore, le monache; I’...