CASELLI, Azzio
Domenico Celestino
Nacque da Telemaco e da Luigia Cosmi a Reggio Emilia il 24 giugno del 1847, in una famiglia che già vantava numerosi chirurghi. Nella sua città compì i primi studi, [...] la via alta transcranica.
Il C. fu anche uno dei primi ad eseguire ampi interventi demolitivi nella chirurgia del cavoorale; si interessò profondamente di chirurgia addominale, ideando un metodo di cura delle gastrectasie in grado anche di eliminare ...
Leggi Tutto
CARDARELLI, Antonio
Guido Bossa
Nacque a Civitanova del Sannio (Campobasso) il 29 marzo 1831 da Urbano, medico stimatissimo di quella terra molisana, e da Clementina Lemme; compì gli studi secondari [...] di grande valore diagnostico da lui scoperti sono quello della percussione sul manubrio dello sterno ascoltata attraverso il cavoorale, e quello dell'ascoltazione del soffio laringo-tracheale trasmesso sul manubrio dello sterno dalle neoplasie del ...
Leggi Tutto
HOFFER, Oscar
Giuseppina Bock Berti
Nacque a Trieste il 12 luglio 1907 da Ermanno, odontoiatra appartenente a una famiglia originaria di Graz, e da Virginia Monti. Conseguita nella sua città la maturità [...] di stomatologia pratica, XIV [1963], pp. 93-100, in collab. con E. Giannì); alla patologia e alla clinica dei tumori del cavoorale (Su di un caso di "tumore misto" intraosseo della mandibola, ibid., IX [1958], pp. 307-310, in collab. con G. Vogel ...
Leggi Tutto
CURIALTI, Pietro (Pietro da Tossignano o Tausignano, Petrus de Thauxignano, de Curialtis)
Augusto De Ferrari
Nacque nei dintorni di Imola, a Tossignano (ora Borgo Tossignano in provincia di Bologna) [...] propedeutica tratta l'uso dei semplici e degli elettuari sciolti. Più ampio spazio è dato alla trattazione delle malattie del cavoorale e dei polmoni, con ricette e relative posologie: l'opera presenta quindi i caratteri di un manuale di pronto. uso ...
Leggi Tutto
BERTOLOTTI, Mario
Maria Chiara Bossi
Nato a Torino il 7 luglio 1876 da Eugenio e da Adelina Battilana, vi conseguì nel luglio 1901 la laurea in medicina e chirurgia. Il mese successivo si sposò, e nell'autunno [...] Piemonte, presentò una esauriente comunicazione sulla radioterapia delle forme precancerose della cute e della mucosa del cavoorale, distinguendo le tecniche della radioterapia superficiale e di quella profonda. Apportò in vari trattati e congressi ...
Leggi Tutto
GALVAGNI, Ercole
Umberto Torelli
Nacque a Bologna, dall'avvocato Bartolomeo e da Marianna Trotti, il 5 sett. 1836.
Compiuti i primi studi, si laureò in medicina e chirurgia nell'Università felsinea [...] pp. 718-731; Sopra uno speciale fenomeno appartenente all'ascoltazione della bocca (espirazione sistolica o soffio del cavoorale?), in Clinica medica italiana, XLIII [1904], pp. 436-444), degli organi addominali (Caso di degenerazione amiloide della ...
Leggi Tutto
BUSINCO, Ottavio
Maria Chiara Bossi
Nacque a Ierzu (Nuoro) il 12 ag. 1896 da Nicolò e da Rosa Corgiolu. Dopo essersi laureato in medicina all'università - di Cagliari nel 1921, per un decennio, sino [...] del carginoma del palato nei pastori dell'isola abituati a fumare tenendo la parte accesa del sigaro nel cavoorale ("fogu a intru"). Studiò le applicazioni della linfografia, illustrando una particolare tecnica per la dimostrazione del dotto ...
Leggi Tutto
PACIOLI, Luca
Francesco Paolo Di Teodoro
PACIOLI, Luca. – Nacque a Sansepolcro (allora Borgo Sansepolcro), presso Arezzo, attorno al 1446-48, da Bartolomeo, piccolo allevatore e coltivatore, e da Maddalena [...] Sacrobusco e Prodocimo padoano, da’ quali in magior p(ar)te cavo el presente volume»: Summa, Summario della prima parte principale, c. 1492 e 1495) di Antonio Elio de Nebrija (comunicazione orale di Lucia Bertolini). Molto significativo è l’uso del ...
Leggi Tutto
GUARINI, Guarino (Guarino Veronese, Varino)
Gino Pistilli
Nacque a Verona, in contrada S. Eufemia, nella prima metà del 1374, dal fabbro Bartolomeo e da Libera, figlia del notaio Zanini.
La famiglia [...] di Cicerone, che possedeva in un codice mutilo, dal quale cavò un estratto di cinquanta lettere. Il G. esercitò anche la Aristotele). Al comporre orale il G. dedicava molta importanza, con i themata, semplici componimenti orali, e le declamationes, ...
Leggi Tutto
CHIZZOLA, Ippolito
Valerio Marchetti
Nato a Brescia nel 1521 circa da una famiglia gentilizia, fu canonico regolare lateranense in S. Afra. Settimodei nove figli di Giovanni, dottore di legge, e di [...] ormai adottato strategicamente la lingua italiana nella comunicazione orale e scritta roveseiando a favore del cattolicesimo una dalla pittrice cremonese Sofonisba Anguissola, che lo "cavò mentrIegli predicava", cioè nell'esercizio della sua ...
Leggi Tutto
cavo1
cavo1 agg. e s. m. [lat. cavus]. – 1. agg. Che ha la superficie concava, incavata, in modo da creare uno spazio vuoto: pietra c.; le c. spelonche; quindi anche infossato: Ne li occhi era ciascuna [anima] oscura e c. (Dante); fig., poet.,...
orale1
orale1 agg. [der. del lat. os oris «bocca»]. – 1. Della bocca, che ha attinenza con la bocca: cavo o cavità o. (o boccale); arco o. o mandibolare (v. questa voce); in zoologia, polo o estremità o., la parte del corpo in cui si apre...