mestruale, ciclo
Intervallo di tempo, in media di 28 giorni, che intercorre fra una mestruazione e l’altra. Durante il ciclo m. avvengono modificazioni ormonali e funzionali nell’organismo, sia nell’apparato [...] m. l’ormone FSH induce crescita dell’endometrio e del follicolo ovarico; nella seconda parte l’LH prepara la cavitàuterina ad accogliere l’eventuale ovocita fecondato, insieme al progesterone secreto dall’ovario dopo lo scoppio del follicolo. Se non ...
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PUERPERIO (dal lat. puer "bambino" e pario "partorisco")
Pasquale Sfameni
È quel periodo, che segue immediatamente al parto (suites de couche dei Francesi), e dura il tempo necessario all'apparato genitale [...] , che si osservano a una certa distanza dal parto, e sono dovute, nell'immensa maggioranza dei casi, alla ritenzione nella cavitàuterina di lembi di decidua ispessita, o di ciuffi di villi fra loro cementati e ricoperti di fibrina (polipi placentari ...
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TERATOLOGIA (dal gr. τέρας "mostro" e λόγος "discorso")
Bindo DE VECCHI
Giovanni Battista TRAVERSO
Fabrizio CORTESI
È lo studio delle mostruosità o delle anomalie morfologiche dell'intero individuo [...] - Profonde anomalie che colpiscono l'uovo nei primi stadî dello sviluppo, così che esso viene espulso dalla cavitàuterina.
B) Anomalie dello sviluppo embrionale. - a) Anomalie di volume: 1. Gigantismo (totale, parziale, laterale). Considerato come ...
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LARINGOSCOPIA (dal gr. λάρυγξ "laringe" e σκοπιά "vedetta")
Guglielmo Bilancioni
È il complesso dei metodi che permettono nel vivo l'osservazione della cavità laringea.
1. Laringoscopiu classica con [...] a una potenza, tiene sospeso il capo, in modo da rendere ben visibile la cavità laringea, nella quale si può operare come sulla cavitàuterina.
5. La laringoscopia per trasparenza (metodo di Voltolini-Bilancioni) si pratica mediante una lampada ...
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SECONDAMENTO
Paolo GAIFAMI
. È il terzo e ultimo periodo del parto; s'inizia dopo l'espulsione del feto e termina con la fuoruscita degli annessi ovulari, costituiti dalla placenta, dalle membrane (amnios, [...] cura per constatarne la completezza o meno.
Il secondamento artificiale trae con sé facili pericoli di inquinamento della cavitàuterina per il passaggio della mano o degli strumenti nell'interno dell'utero, dove germi infettanti possono essere ...
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PELVIPERITONITE
Pasquale Sfameni
. È una malattia, essenzialmente ginecologica, consistente nell'infiammazione del peritoneo pelvico. Essa fu individuata e descritta per la prima volta da G. L. R. Bernutz [...] è sicuramente un'infezione. Questa, nelle forme primitive, può dipendere: o da cause ostetriche (p. es., ritenzione, nella cavitàuterina, di residui ovulari), o da manovre operatorie, o dal dilagare di un processo blenorragico localizzato nel tratto ...
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SAPROEMIA (dal gr. σαπρός "putrido" e αἷμα "sangue"; sin. "febbre putrida; intossicazione putrida")
Guido Vernoni
Malattia prodotta dalla vegetazione di germi putrefattivi (saprofiti) su tessuti o materiali [...] anche elevatissima, talora con brividi, e profuse diarree. Si sospetta la temibile setticemia puerperale, ma basta detergere la cavitàuterina per vedere cessare come d'incanto la febbre e ogni altro disturbo. Altri casi frequenti di saproemia si ...
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OSSIURIASI
Agostino PALMERINI
. È il complesso dei fatti morbosi dovuti alla infestazione degli ossiuridi (v.) frequente nell'uomo (in tutti i climi, in tutte le età, ma specialmente nei bambini), più [...] abbia importanza patogenetica in alcune forme di appendicite; sedi anomale sono lo stomaco, l'esofago, la bocca, la cavitàuterina, l'ovaio, la cavità peritoneale. La diagnosi si fa con la dimostrazione del parassita e delle uova. Da quanto s'è detto ...
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MORISANI, Ottavio
Agostino Palmerini
Ostetrico, nato a Formicola (Caserta) il 14 luglio 1835, morto a Napoli il 26 gennaio 1914. Laureatosi a Napoli nel 1855, dopo avere in un primo tempo praticato [...] (ivi 1867); La forza nei parti (ivi 1873); Manuale delle operazioni ostetriche (ivi 1878), Sui fibromi sessili della cavitàuterina (ivi 1879); Manuale di ostetricia (ivi 1883); Sulla sinfisiotomia (ivi 1883); La ostetricia in quadri sinottici (ivi ...
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SALPINGE (dal gr. σάλπιγξ "tromba")
Con questo termine s'indicano in anatomia umana due formazioni distinte:1) la tromba d'Eustachi o tuba auditiva, condotto che mette in comunicazione la cavità del timpano [...] con la cavità faringea; 2) la tromba del Falloppia, o ovidotto, tuba uterina, condotto che s'estende dall'estremità laterale dell'ovaio all'angolo superiore dell'utero. ...
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cavita
cavità s. f. [dal lat. tardo cavĭtas -atis, der. di cavus «cavo1»]. – 1. L’essere cavo, incavato. 2. Più comunem., parte incavata, spazio vuoto: le c. del monte; s’eran formate nel legno tante piccole cavità. Con senso più concreto,...
placenta
placènta s. f. [lat. scient. placenta, dal lat. class. placenta «focaccia», e questo dal gr. πλακοῦς -οῦντος, propr. agg. sostantivato «che ha forma schiacciata», der. di πλάξ πλακός «superficie piana e larga»]. – 1. In embriologia:...