Nella grammatica scolastica e nella fonetica tradizionale, suono del linguaggio articolato caratterizzato (in contrapposizione alla consonante) dall’apertura, diversa secondo le varie vocali, del canale [...] medievale, sono pervenuti alla cultura moderna.
Le v. si classificano: a) secondo il grado d’apertura della cavitàorale, in aperte (o larghe), semiaperte, semichiuse, chiuse (o strette); b) secondo il luogo d’articolazione (individuabile lungo ...
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Linguistica
Fenomeno articolatorio in cui due parti mobili (o una mobile e una fissa) dell’apparato di fonazione vengono a contatto provocando un’ostruzione perfetta alla corrente d’aria che passa per [...] , nasale, laringale, ciascuna con sottospecie particolari.
Le consonanti che comportano o. si dicono occlusive. Queste si articolano formando nella cavitàorale o nella laringe un’o., cioè una chiusura perfetta: quindi p, b, t, d, c duro, g duro ecc ...
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anatomia Piano m. (o sagittale). Quello che passa per l’asse principale del corpo o di un arto, dividendolo idealmente in due parti specularmente uguali; mediale indica la posizione prossima al piano m. [...] (situata lateralmente) e ulnare superficiale (in posizione mediale).
Linguistica
In fonetica, suoni m., quelli la cui articolazione avviene all’interno e non nelle parti periferiche della cavitàorale (per es. le consonanti palatali e le dentali). ...
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Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] la seconda formante (la successiva). La prima formante (abbreviata F1) è direttamente proporzionale al grado di apertura della cavitàorale: una bassa F1 indica una vocale chiusa, mentre una elevata F1 indica una vocale aperta (fig. 3). Il movimento ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] radiografiche. Nel primo caso si utilizzavano specchi, mentre per la palatografia o linguografia statica si cospargeva una parte della cavitàorale (normalmente la lingua o il palato, meno frequentemente i denti o le labbra) di polvere scura (per es ...
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L’espressione articolazioni nasali si riferisce a un modo di articolazione (di ➔ vocali così come di ➔ consonanti) in cui, essendo il velo palatino (o palato molle) abbassato, il passaggio rinofaringale [...] l’articolazione delle vocali nasali il velo è abbassato e il flusso d’aria fuoriesce dalla bocca e dal naso: la cavitàorale e quella nasale fungono entrambe da cassa di risonanza (fig. 1). Il sistema fonologico dell’➔ italiano standard è privo di ...
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Il termine fonosimbolismo (o simbolismo fonetico) si riferisce a una serie di fenomeni di varia natura e tipologia nei quali da un suono o una sequenza di suoni si riconosce il valore semantico in modo [...] a seconda delle loro caratteristiche articolatorie (➔ vocali) e il valore delle loro armoniche dipende direttamente dal volume della cavitàorale: [a], in quanto vocale più aperta, ha valori formantici (➔ fonetica acustica, nozioni e termini di) più ...
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Le articolazioni labiali sono prodotte con l’intervento attivo di almeno un labbro e possono essere sia consonantiche sia vocaliche (➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di). Nel caso delle consonanti, [...] che per le sonore: [f]alce e [v]ale); cfr. .
L’articolazione delle nasali bilabiali consiste nel generare un’occlusione nella cavitàorale accostando le due labbra tra loro (sono solo sonore: ad es. [m]ela); per le labiodentali, si accosta il labbro ...
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La sonorizzazione è un fenomeno fonetico-fonologico per cui un suono (tecnicamente, un fono) sordo, a contatto con consonante sonora o in posizione intervocalica, diventa sonoro (➔ fonetica articolatoria, [...] o ancora mediante una incompleta chiusura del diaframma rino-velare. La minore quantità d’aria che fuoriesce dalla cavitàorale nelle sonore, rispetto alle sorde, corrisponde acusticamente a una minore intensità del suono che, a sua volta, influenza ...
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Le bilabiali sono articolazioni di tipo consonantico realizzate grazie al ruolo attivo di entrambe le labbra. Il termine bilabiale indica un luogo di articolazione condiviso da foni prodotti secondo diversi [...] bilabiali occlusive, le labbra sono utilizzate per creare l’occlusione che impedisce momentaneamente all’aria di uscire dalla cavitàorale. Le occlusive bilabiali possono essere sia sorde che sonore (ad es., i foni italiani [p] e [b], presenti ...
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cavita
cavità s. f. [dal lat. tardo cavĭtas -atis, der. di cavus «cavo1»]. – 1. L’essere cavo, incavato. 2. Più comunem., parte incavata, spazio vuoto: le c. del monte; s’eran formate nel legno tante piccole cavità. Con senso più concreto,...
orale1
orale1 agg. [der. del lat. os oris «bocca»]. – 1. Della bocca, che ha attinenza con la bocca: cavo o cavità o. (o boccale); arco o. o mandibolare (v. questa voce); in zoologia, polo o estremità o., la parte del corpo in cui si apre...