GLORIA, Giovanni
Lorenzo Finocchi Ghersi
Nacque a Padova nel 1684. Probabilmente figlio dell'intagliatore Girolimo Gloria (Sartori), attivo per la basilica del Santo nel 1720, dovette formarsi anch'egli [...] alle parti in altri materiali che caratterizzava i teatri del tempo. Il teatro padovano era stato ideato con una cavea centrale circondata da quattro file di palchi destinati alla nobiltà cittadina, poi modificate in successivi interventi. Il G. fu ...
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CIARAFFONI, Francesco Maria
Tommaso Scalesse
Nato a Fano l'11 maggio 1720, a quindici anni si trasferì ad Ancona dove in seguito sposò una certa Margherita senza averne figli. Nel 1801 risulta, vedovo, [...] ; cambiò anche il tipo di scale di accesso ai palchi. In alzato riorganizzò i livelli di impianto degli ingressi, della cavea e del palcoscenico; abbassò il soffitto; nella zona dell'atrio sistemò diversamente lo scalone che porta alla sala dei piano ...
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DE GIORGI, Arcangelo (noto col nome di Cosimo)
Livio Ruggiero
Nacque a Lizzanello, a pochi chilometri da Lecce, il 9 febbraio del 1842 da Felice e da Vincenza Marcucci. Trascorse la sua infanzia presso [...] di lavori di ristrutturazione del centro della città, scoprì i resti dell'anfiteatro romano; ne mise in luce una parte della cavea tra il 1905 e il 1909.
I suoi contributi di ricerca originale e di divulgazione sono contenuti in oltre trecento tra ...
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GUIDI, Giacomo
Antonella Parisi
Nacque a Roma il 2 ag. 1884 da Ignazio e Carolina Guerrieri.
Il padre, esponente dell'alta borghesia romana, era un orientalista di fama e professore universitario e [...] I. Balbo, che intendeva restituire l'edificio alla rappresentazione di spettacoli.
Il G. ricostruì la frons scenae e restaurò parzialmente la cavea (Il teatro romano di Sabratha, in Africa italiana, III [1930], 1-2, pp. 1-52; Criteri e metodi seguiti ...
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INNOCENZO III, antipapa
Maria Teresa Caciorgna
Le notizie su "Landus Setinus" - Lando di Sezze -, eletto, verosimilmente nel 1179, con il nome di Innocenzo III come quarto antipapa contrapposto ad Alessandro [...] apud Caveam" (Annales Ceccanenses, p. 287); "ad cavas" (Annales Casinenses, p. 312). L'identificazione più probabile sembrerebbe Cave, castello sul quale la Chiesa romana godeva alcuni diritti, vicino al luogo della cattura e facilmente raggiungibile ...
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GONZAGA, Vespasiano
Nicola Avanzini
Nacque a Fondi, nel Regno di Napoli, il 6 dic. 1531. Suo padre era Luigi (detto Rodomonte per la sua prestanza fisica), figlio di Ludovico, signore di Sabbioneta, [...] spazio: il loggiato era accessibile solo al G. e alla sua corte, che dall'alto dominava i sudditi, seduti nella cavea, e la sua città, rappresentata fedelmente nella scena.
Grazie all'effetto prospettico dell'affresco sulla parete del loggiato, gli ...
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cavea
càvea s. f. [dal lat. cavea, di origine incerta; cfr. gabbia]. – Nei teatri e anfiteatri antichi, la parte riservata agli spettatori, fatta a gradini e addossata al pendio naturale di una collina, oppure, nei teatri romani e quasi sempre...
cave
〈kav〉 s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. cava2; propr. «cantina»]. – Nome di locali tipici parigini, in voga soprattutto dopo la seconda guerra mondiale, posti in uno scantinato, nei quali si svolgono spettacoli di cabaret o musicali...