gabbia
gàbbia [Der. del lat. cavea, da cavus "cavo"] [LSF] Generic., struttura chiusa o delimitante. ◆ [STF] [EMG] Nome degli schermi elettrostatici discontinui, costituiti da un complesso di fili o [...] elementi conduttori allungati disposti in modo da formare una rete, o veramente da una rete metallica, comunque collegata a terra; nella regione all'interno di essa non può penetrare un campo esterno elettrostatico ...
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Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Fino almeno al 16° sec. ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura, e fino al 19° sec. ha conservato [...] vocali o in principio di parola davanti a vocale, passò già in epoca romana al suono della v italiana (per es., volo, cave). La distinzione funzionale tra la grafia u per la vocale (e semiconsonante) e la grafia v per la consonante fu patrocinata per ...
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Il fenomeno urbano nel mondo greco
Oscar Belvedere
Luigi Caliò
Manlio Lilli
Luisa Migliorati
Il fenomeno dell'urbanizzazione: la nascita e lo sviluppo della polis
di Oscar Belvedere
Il dibattito [...] analoga: Vitruvio (II, 8) usa infatti un'espressione simile a quella di Diodoro (theatri curvaturae similis). La forma a cavea di teatro del bacino in cui venne costruita la città fu regolarizzata da terrazzamenti per poter ospitare una trama ...
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Teatro
Ferdinando Taviani
Raimondo Guarino
Mirella Schino
Nicola Savarese
Raimondo Guarino
Franco Ruffini
(XXXIII, p. 353; App. II, ii, p. 948; III, ii, p. 902; IV, iii, p. 583; V, v, p. 480)
Parte [...] trasmesso da secoli e non la disperde nel facile lusso della solennità. Le grandi mura in materiali 'bruti', le balconate, la cavea, lo spazio per la platea e per gli attori senza l'elevazione e la barriera del palcoscenico, il colore superstite d ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Mondo etrusco-italico e romano
Paolo Sommella
Manlio Lilli
Giuseppe M. Della Fina
Sergio Rinaldi Tufi
Josep Guitard i Dunand
Luigi Caliò
Luisa Migliorati
Pierre [...] spessa 3 m, era costruita in mattoni crudi su uno zoccolo in pietra concia, alto 1 m, ed era munita di torri cave rettangolari con feritoie su tre lati a livello del suolo. In seguito alcune di queste torri furono rafforzate, in modo che aggettassero ...
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cavea
càvea s. f. [dal lat. cavea, di origine incerta; cfr. gabbia]. – Nei teatri e anfiteatri antichi, la parte riservata agli spettatori, fatta a gradini e addossata al pendio naturale di una collina, oppure, nei teatri romani e quasi sempre...
cave
〈kav〉 s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. cava2; propr. «cantina»]. – Nome di locali tipici parigini, in voga soprattutto dopo la seconda guerra mondiale, posti in uno scantinato, nei quali si svolgono spettacoli di cabaret o musicali...