MOROZZO DELLA ROCCA, Robaldo
Giovanni Duranti
– Discendente di una nobile e antica casata originaria del Cuneese ma da secoli trapiantata a Torino, qui nacque il 16 maggio 1904, primogenito di Roberto, [...] di chiara matrice futurista; per evitare giunti di dilatazione e predisporre le necessarie interruzioni degli spalti, frammentò la cavea in spicchi autonomi.
Con l’ultima versione redatta per la ricostruzione del teatro Regio di Torino (1962), ottava ...
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INNOCENZO III, antipapa
Maria Teresa Caciorgna
Le notizie su "Landus Setinus" - Lando di Sezze -, eletto, verosimilmente nel 1179, con il nome di Innocenzo III come quarto antipapa contrapposto ad Alessandro [...] apud Caveam" (Annales Ceccanenses, p. 287); "ad cavas" (Annales Casinenses, p. 312). L'identificazione più probabile sembrerebbe Cave, castello sul quale la Chiesa romana godeva alcuni diritti, vicino al luogo della cattura e facilmente raggiungibile ...
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MORGAGNI, Giovanni Battista
Giuseppe Ongaro
MORGAGNI, Giovanni Battista (Giambattista). ‒ Nacque a Forlì il 25 febbraio 1682 da Fabrizio e da Maria Tornielli.
Dopo aver compiuto i primi studi nella [...] , in origine murato nell’atrio del teatro anatomico ma nel 1872 spostato oltre il più alto girone della cavea. Fu ascritto alle più importanti accademie europee, l’Academia naturae curiosorum (1708, promosso socio aggiunto alla presidenza nel ...
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VICI, Andrea
Cristiano Marchegiani
– Nato (il 9 novembre per Busiri Vici, 1891, p. 3) a Palazzo di Rocca Contrada (Arcevia), castello del preappennino marchigiano, da «mastro» Arcangelo Vici (1698-1762) [...] di G. Benazzi - G. Carbonara, Milano 2002, pp. 461-489; C. Marchegiani, Passaggio al Neoclassico. Dalla salle oblongue verso la cavea vitruviana: geometrie teatrali nel secondo Settecento fra Parigi e Roma, in Studiolo, III (2005), pp. 133-168; M.C ...
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SCAMOZZI, Vincenzo
Gianmario Guidarelli
SCAMOZZI, Vincenzo. – Figlio di Giandomenico (1526-1582) e di Caterina Calderaro, nacque a Vicenza nel 1548.
Il padre vi era giunto nel 1533, proveniente da San [...] teatrale: una sala rettangolare (memore della sistemazione a funzioni sceniche di sale e cortili nobiliari), il palcoscenico e la cavea dialogano tra di loro senza l’inserzione di un frons scenae, lo spazio riservato al pubblico è diviso tra le ...
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GONZAGA, Vespasiano
Nicola Avanzini
Nacque a Fondi, nel Regno di Napoli, il 6 dic. 1531. Suo padre era Luigi (detto Rodomonte per la sua prestanza fisica), figlio di Ludovico, signore di Sabbioneta, [...] spazio: il loggiato era accessibile solo al G. e alla sua corte, che dall'alto dominava i sudditi, seduti nella cavea, e la sua città, rappresentata fedelmente nella scena.
Grazie all'effetto prospettico dell'affresco sulla parete del loggiato, gli ...
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cavea
càvea s. f. [dal lat. cavea, di origine incerta; cfr. gabbia]. – Nei teatri e anfiteatri antichi, la parte riservata agli spettatori, fatta a gradini e addossata al pendio naturale di una collina, oppure, nei teatri romani e quasi sempre...
cave
〈kav〉 s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. cava2; propr. «cantina»]. – Nome di locali tipici parigini, in voga soprattutto dopo la seconda guerra mondiale, posti in uno scantinato, nei quali si svolgono spettacoli di cabaret o musicali...