beneplacito
Marco A. Cavallo
Voce dotta (cfr. il tardo latino beneplacitum, che si incontra in autori cristiani): in Cv II II 2 li spiriti de li occhi miei a lei [la Donna gentile della Vita Nuova] [...] si fero massimamente amici. E così fatti, dentro [me] lei poi fero tale, che lo mio beneplacito fu contento a disposarsi a quella imagine. Il termine ricorre anche in Mn II IV 3, IX 13; III w 11; VE I ...
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calendi (kalendi)
Marco A. Cavallo
Voce dotta, che ricorre in Pg XVI 27 Or tu chi se' che 'l nostro fummo fendi, / e di noi parli pur come se tue / partissi ancor lo tempo per calendi?, cioè " come se [...] misurassi il tempo in giorni e mesi "; fuor di metafora, " come se fossi ancora vivo ". Osserva infatti Benvenuto che " mortui non dividunt tempus, quia tempus non currit eis; sed viventes sic, nam dividunt ...
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arbuscello
Marco A. Cavallo
. In Pg XXVII 134 vedi l'erbette, i fiori e li arbuscelli / che qui la terra sol da sé produce, il termine ha il senso proprio di arboscelli spontaneamente pullulanti per [...] la divina foresta spessa e viva del Paradiso terrestre. In Pd XII 105 sì che i suoi arbuscelli stan più vivi, il vocabolo, in senso figurato, indica i fedeli della Chiesa, l'orto catolico; l'immagine va ...
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assedio
Marco A. Cavallo
In senso figurato il sostantivo appare per due volte in un sonetto ‛ pauroso ', contessuto di motivi stilnovistici ciniani : Rime dubbie X 2 una donna vene / al grande assedio [...] della vita mia, e 9 Questo assedio grande ha posto Morte. Suona poco convincente in coerenza immaginativa il mutamento della figura assediatrice; ma forse è da vedere una serrata conseguenza figurata in ...
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carcere
Marco A. Cavallo
. Il doloroso carcere (If XXXIII 56) è la " prigione ", la Muda, / la qual... ha 'l titol de la fame (vv. 23-24), in cui è rinchiuso il conte Ugolino. In senso figurato, cieco [...] / carcere (If X 59) è l'Inferno, " il quale meritamente [D.] chiama ‛ carcere ' per ciò che alcuno che v'entri mai uscir non ne puote; e chiamal ‛ cieco '... per ciò che ha a far cieco chi v'entra, in ...
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angusto
Marco A. Cavallo
In Pd XXVI 22 Certo a più angusto vaglio / ti conviene schiarar: a D., che ha risposto alla prima domanda sulla carità, l'esaminatore s. Giovanni replica che il suo pensiero [...] deve ora passare attraverso più angusto vaglio, un crivello dai buchi più stretti, cioè deve rispondere a più sottile domanda. Non è però da rigettare, secondo Casini-Barbi, l'interpretazione " data primamente ...
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cardine
Marco A. Cavallo
. In senso proprio, in Pg IX 133 quando fuor ne' cardini distorti / li spigoli di quella regge sacra [la porta del Purgatorio], / che di metallo son sonanti e forti: " cardini [...] sono le pietre bucate ne le quali girano li subbielli [cioè le bandelle] de la porta, li quali l'autore chiama spigoli... finge che li subbielli e li cardini, e così la porta siano di metallo risonanti ...
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candore
Marco A. Cavallo
In Pg XXIX 66 Genti vid'io... / venire appresso, vestite di bianco; / e tal candor di qua già mai non fuci, è nel senso di " bianchezza viva, immacolata " delle vesti dei ventiquattro [...] seniori della processione del Paradiso terrestre. Significato di " incandescenza " ha in Pd XIV 53 come carbon che fiamma rende, / e per vivo candor quella soverchia; analogamente per " lumi incandescenti ...
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cansare
Marco A. Cavallo
In If XII 99 e fa cansar s'altra schiera v'intoppa, la quasi totalità dei commentatori antichi e moderni dà al verbo il valore di " scansarsi ", " allontanarsi " (" cessare [...] ", Boccaccio; " idest cedere ", Benvenuto), riferito all'altra schiera di Centauri che eventualmente intralciasse il cammino; il Torraca intende invece c. riferito a li (D. e Virgilio) del v. 98, e spiega: ...
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antomata
Marco A. Cavallo
. Grecismo nel significato di " insetto "; compare solo in Pg X 128 poi siete quasi antomata in difetto (per a. prevalente su entomata, che è in tutte le moderne edizioni, [...] cfr. Petrocchi, ad l. e Introduzione 430). D. apostrofa i superbi cristian, che sono quasi insetti difettivi, informi come vermi non giunti a essere farfalla: cioè uomini che come vermi imperfetti non ...
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cavallo
s. m. (f. -a) [lat. caballus «cavallo da lavoro, cavallo castrato»] (pl. -i; pl. ant. cavagli). – 1. a. Mammifero ungulato perissodattilo, erbivoro, della famiglia equidi, già presente con i suoi più antichi antenati nell’eocene inferiore...
cavalla
s. f. [lat. caballa]. – 1. La femmina del cavallo: una c. maremmana; le chiome polverose e i fianchi Delle c. vincitrici asterse (Leopardi). 2. In falegnameria, ciascuna delle assi verticali che, in scaffalature o altri mobili, hanno...