Vedi NARCE dell'anno: 1963 - 1995
NARCE
L. Rocchetti
Località dell'agro falisco, nell'alta valle del Treia, affluente del Tevere, posta su un alto pianoro lavico, non lontano da Faleri, su cui sono [...] uno stile di decorazione a vernice diluita, su oinochòai, crateri a doppia ansa, ecc. consistente in file di uccelli, cavalli eseguiti in stile sciatto secondo schemi echeggianti modelli campani e greci.
Il materiale da N., non ancora ben definito ...
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(lat. Latini) Popolazione indoeuropea giunta in Italia fra il 3° e 2° millennio a.C. e stanziatasi nel Latium vetus, regione che si estendeva dal basso corso del Tevere (a N) a Terracina (a S).
Storia
Oltre [...] la formula togatorum del 225 a.C., i L. erano obbligati a mettere a disposizione di Roma 80.000 fanti e 5000 cavalli.
A 12 colonie latine fondate nel 3° sec. nell’Italia settentrionale (Rimini, Piacenza, Cremona ecc.) i Romani concessero un diritto ...
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L'archeologia dell'Asia Centrale. La Mesopotamia centroasiatica
Bertille Lyonnet
Claude Rapin
Boris A. Litvinskij
Chiara Silvi Antonini
Ciro Lo Muzio
Galina A. Pugacenkova
Gérard Fussman
Boris [...] ; successivamente, la struttura fu resa più massiccia, furono eliminate le feritoie alla base delle mura e diminuì il numero dei bastioni. A cavallo tra il V e il VI secolo la superficie urbana era aumentata a 13,5 ha e due nuovi muri di cinta furono ...
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AVORIO
R. Pinder-Wilson
Gli a. rappresentano una varietà relativamente particolare di oggetti artistici medievali. Essi appartengono infatti alla micro-scultura, dato che si tratta per lo più di rilievi [...] , ma soprattutto tagliate a rondelle e impiegate come pedine nel gioco del tric-trac; le ossa dei grandi mammiferi (buoi, cavalli, maiali) sostituirono l'a. in tutte le epoche, non soltanto per realizzare oggetti di uso corrente (aghi, dadi, pettini ...
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ZEUS (Ζεύς; Δεύς, Δαίς, Δίς, Δάν, Δήν; Ζδεύς, Σδεύς, Ζάν, Ζεῖς, Ζήσ, Τάν)
E. Paribeni
Con una certa estensione di termini Z. è detto da Omero "padre degli uomini e degli dèi", il più potente, il più [...] della Caria e della Lidia. Un nome alternativo è anche Z. Stràtios. Nelle monete di Mylasa ci appare imberbe e a cavallo, reggente la doppia ascia, che è il suo contrassegno particolare. Altre volte appare come una sorta di idolo stretto in una ...
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ERACLE (῾Ηρακλῆς, Hercules, Hercoles)
H. Sichtermann
H. Sichtermann
Red.
Eracle "colui che è reso celebre da Hera" figlio di Zeus e di Alcmena, moglie di Anfitrione, fu l'eroe prediletto dai Greci, [...] rappresentazioni di vasi a figure nere e 15 su ceramiche successive, che per lo più mostrano l'incatenamento del toro. 8) I cavalli antropofagi di Diomede sono domati da E. e consegnati ad Euristeo. Solo 9 vasi, tra i quali una lèkythos a figure nere ...
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CAVALLO
A. Melucco Vaccaro
Nel Medioevo i c. venivano distinti, a seconda del servizio prestato, in destrieri, corsieri, palafreni, ronzini e somieri. Il destriero era il grande c. da guerra, di andatura [...] per lo staffile, ben staccato dal resto, giace nel piano della staffa, in modo che questa penda parallela al corpo del cavallo. Più tardi si affermò, accanto al modello prevalente, anche un tipo di staffa più corta e più semplice: una comune barretta ...
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Afrasyab
A. Santoro
Città dell'antica Sogdiana, coincidente con la parte più antica dell'od. Samarcanda (Uzbekistan, U.R.S.S.), situata sul corso del fiume Zarafshān. Il nome A., con cui il sito è comunemente [...] di caccia (parete nord), in cui si fa uso più volte di immagini in atteggiamenti fortemente dinamici (per es. uno dei cavalli è raffigurato con il corpo totalmente disteso, nello schema ben noto come 'galoppo volante') e si ricorre a riduzioni di ...
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TAPPETO (τάπης e δάπις, tapetum)
Red.
Per l'antichità il termine t. va inteso in un senso più esteso dell'attuale, perché indica le stoffe in genere, che largamente si impiegavano per l'arredamento della [...] già Euripide descrive un t. con figure di divinità (Jon, v. 1116). In epoca romana si usano sui letti e sui cavalli: l'editto dei prezzi di Diocleziano distingue τάπης ἀκκουβιτᾶρις e τάπης καβαλλαρικός; Ovidio (Metam., vi, 1-145), descrive il metodo ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Turingi
Ursula Koch
I turingi
La regione del medio corso dell’Elba, del Saale e dell’Unstrut, insieme alla zona [...] , solamente al fanciullo di rango principesco con cerchio d’oro al polso a Großörner; i preziosi finimenti di cavallo hanno modelli della regione del Danubio. Nella produzione di vasellame ceramico da mensa di notevole qualità comparvero – accanto ...
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cavalla
s. f. [lat. caballa]. – 1. La femmina del cavallo: una c. maremmana; le chiome polverose e i fianchi Delle c. vincitrici asterse (Leopardi). 2. In falegnameria, ciascuna delle assi verticali che, in scaffalature o altri mobili, hanno...
cavallante
s. m. [der. di cavallo, col suff. participiale -ante]. – 1. Chi è addetto alla cura e all’allevamento del bestiame equino; guardiano di cavalli. 2. a. region. Chi conduce cavalli o trasporta roba con veicoli trainati da equini....