Nei pressi dell'antica città di Canne, in Puglia, il 2 ag. 216 a.C. Annibale riportò una schiacciante vittoria sui romani e i confederati italici condotti dai consoli Gaio Terenzio Varrone e Lucio Emilio [...] Paolo. Fu decisiva la manovra a tenaglia dell'esercito cartaginese, che accerchiò i romani con la fanteria ai lati e la cavalleria alle spalle. Morirono all'incirca 20 o 25.000 romani e ca. 10.000 vennero fatti prigionieri. ...
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Titolo e grado di chi portava lo stendardo delle milizie, nel Medioevo e nell’età moderna (analoghe funzioni aveva presso i Romani l’aquilifer). Dopo il 16° sec. l’a. aveva grado di luogotenente, sostituiva [...] se necessario il capitano della compagnia ed era accompagnato dal portainsegna che reggeva la bandiera. Nel 17° sec. nei reparti di cavalleria all’a. subentrò il ‘cornetta’. Il grado di a. esiste tuttora presso alcuni dei principali eserciti europei. ...
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BOCCAPIANOLA, Francesco
Gaspare De Caro
Primogenito di Diomede e di Caterina Albertini, nacque a Napoli intorno al 1585. Iniziò la carriera militare intorno al 1607. Nel 1614 era nel reggimento napoletano [...] e successivamente, col grado di sergente maggiore, in quello del marchese di Torrecuso. Nel 1625 gli fu affidato un reparto di cavalleria di 1500 uomini, che egli condusse in Lombardia. Col grado di maestro di campo nel 1626 il viceré di Napoli duca ...
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Storia
Nome dell’unità tattica e organica dell’esercito romano, in tempi moderni, assunto, in vari paesi, da corpi di volontari, da alcune unità organiche specialmente istituite per il servizio armato [...] alla nobiltà di nascita), era formata da 60 centurie di fanteria di linea (pesante), appoggiate da corpi di fanteria leggera e cavalleria. L’esercito fu poi sdoppiato in 2 l., con l’istituzione della dualità consolare: ogni l. ebbe, rispetto a quella ...
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Uomo d'armi ungherese (1689-1778), figlio di Miklós. Capitano della guardia nobile di Francesco Rákóczi II, prese parte alla sfortunata battaglia (1710) presso Trencsén (Trencin) dove gl'insorti ungheresi [...] . Seguì il Rákóczi nell'esilio in Polonia. Entrato poi nell'esercito francese col grado di colonnello, organizzò a Rodosto (Turchia) il reggimento di cavalleria B. coi profughi ungheresi, a servizio della Francia. Nel 1758 maresciallo di Francia. ...
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BARDI MAGALOTTI, Bardo
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Nacque a Firenze il 15 giugno 1629, da Vincenzo, gentiluomo del granduca di Toscana Ferdinando II, e da Paola di Giulio Magalotti. Nel 1640 fu chiamato a Parigi da uno zio [...] matemo, Lorenzo Magalotti, militare al servizio dell'esercito francese, con il grado di maestro di campo di cavalleria.
Il Magalotti, assai bene introdotto alla corte, ottenne per il nipote la carica di paggio presso il cardinale di Richelieu e, alla ...
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CAROLI, Luigi
PPierazzi
Nacque a Bergamo nell'anno 1834 da Anna Benedetta Cattaneo e da Ludovico, che era di famiglia arricchitasi con il commercio della seta. Il C. ebbe un'educazione raffinata e visitò [...] in gioventù numerosi paesi europei: Ungheria, Inghilterra, Spagna, Francia e Svizzera. Abile cavaliere, si arruolò nel reggimento di cavalleria Piemonte reale. Combatté a Magenta e a Solferino contro l'Austria e nel dicembre del 1859 venne promosso ...
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Condottiero (n. 1520 - m. Castel Arquato 1575), figlio di Bosio II conte di Santa Fiora. Servì l'Impero nelle guerre di Lombardia, nell'impresa di Algeri, e più tardi in Germania, contro la lega di Smalcalda [...] Alla morte di Pier Luigi Farnese, contribuì ad assicurare Parma alla Chiesa, e fu creato dal papa capitano generale della cavalleria pontificia; ebbe poi parte, durante la guerra di Siena (1552-55), nella sconfitta di Piero Strozzi. Stette quindi con ...
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Generale romano (sec. 1º a. C.); legato di Gaio Antonio, console nel 62 a. C., batté Catilina presso Fiesole; legato di Pompeo in Spagna (54-49), combatté contro Cesare (49), finché fu sconfitto e dovette [...] . Dopo la morte di Pompeo fu tra i migliori generali che organizzarono la difesa in Africa e vinse, al comando della cavalleria numida, la battaglia di Ruspina sull'esercito cesariano (gennaio 46 a. C.); lo stesso anno, dopo la sconfitta di Tapso, si ...
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Figura in rilievo posta sopra l’elmo o sopra la corona di grado (v. fig.). La sua origine si fa risalire all’antico uso dei guerrieri di difendersi la testa con spoglie di animali feroci (leoni, orsi, [...] lupi, draghi ecc.) allo scopo di spaventare il nemico e apparire più imponenti nella mischia. Nel Medioevo, con la cavalleria, l’uso si diffuse a tal punto che a molti cavalieri vennero attribuiti soprannomi derivati dal loro c. (per es. cavaliere ...
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cavalleria
cavallerìa s. f. [der. di cavaliere]. – 1. a. Milizia a cavallo, che dal sec. 16° era distinta, secondo l’armatura indossata dai cavalieri, in c. leggera e c. grave o pesante. In senso concr., complesso dei combattenti a cavallo:...
spahi
〈spài〉 (o spài) s. m. [adattam. del fr. spahi 〈spaì〉, che è dal turco e pers. sipāhī «soldato, cavaliere»]. – Nome con cui furono dapprima indicati i soldati indigeni che costituivano un corpo permanente di cavalleria scelta, istituito...