Cantante, tenore, nato a Tempio Pausania (Sassari) il 3 novembre 1881, morto a Roma il 27 ottobre 1955. Studiò al Liceo musicale di Santa Cecilia in Roma come baritono, riprendendo poi gli studî come tenore [...] con Alfredo Martino. Debuttò nel 1910 al Teatro Costanzi di Roma con la Cavalleriarusticana di Mascagni e percorse poi una applauditissima carriera nei principali teatri italiani, all'Opera di Stato di Berlino, al Colon di Buenos Ayres, al Teatro ...
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KARAJAN, Herbert von
Leonardo Pinzauti
(App. III, I, p. 943)
Direttore d'orchestra austriaco, morto ad Anif (Salisburgo) il 16 luglio 1989. Dopo aver lasciato nel 1964 la direzione artistica dello Staatsoper [...] di Salisburgo.
L'ultima presenza di K. alla Scala di Milano risale al 1969, in occasione della ripresa di una memorabile Cavalleriarusticana di Mascagni; dopo il 1978, in seguito a una polemica con il sovrintendente della Scala, P. Grassi, non volle ...
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Tenore spagnolo, nato a Madrid il 21 gennaio 1941. Ha studiato pianoforte, direzione d'orchestra con I. Markevitch e canto al conservatorio di Città di Messico, dove i genitori, entrambi cantanti, si erano [...] all'Opera nazionale israeliana di Tel Aviv, protagonista di Faust, Carmen, Don Giovanni, Les pêcheurs de perles, CavalleriaRusticana.
Nel 1966 con la prima esecuzione nordamericana del Don Rodrigo di Ginastera, cui seguono Pagliacci e Anna Bolena ...
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GAVAZZENI, Gianandrea (App. III, i, p. 712)
Marta Tedeschini Lalli
Musicista, morto a Bergamo il 5 febbraio 1996. Abbandonata fin dal 1949 l'attività compositiva, si dedicò negli ultimi anni soprattutto [...] registrazioni si ricordano: L'elisir d'amore (1967) di Donizetti; Jerusalem (1963) e Simon Boccanegra (1973) di Verdi; Cavalleriarusticana (1977) di Mascagni.
L'impegno critico e musicologico di G. era inoltre proseguito con scritti come Trent'anni ...
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letteratura Tendenza letteraria italiana, corrispondente al naturalismo (➔) francese. Il v. nasce nel secondo Ottocento, quando l’aspetto del romanticismo che tendeva alla parola-musica si era ridotto [...] che sottolinea la forza drammatica del racconto scenico, esaltando i moti dell’animo. Opera spartiacque risultò nel 1890 la Cavalleriarusticana di P. Mascagni, desunta dall’omonima novella di G. Verga, mentre il manifesto più esplicito della nuova ...
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Musicista italiano (Livorno 1863 - Roma 1945). Dopo essersi già cimentato nella composizione con l'idillio In filanda (1881), la cantata Alla gioia (da Schiller, 1882), 2 sinfonie, pezzi varî, liriche, [...] , e ivi lavorò al Ratcliff, compose una Messa e preparò in poco tempo un'opera per il concorso Sonzogno: la Cavalleriarusticana (libretto di Targioni-Tozzetti e Menasci, da G. Verga) che, vittoriosa nel concorso, fu rappresentata a Roma, al teatro ...
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Musicista (Napoli 1858 - ivi 1941). Studiò al conservatorio S. Pietro a Maiella di Napoli. Svolse in Italia e all'estero (Milano, Roma, Bologna, Parigi, ecc.) una brillante carriera di direttore d'orchestra, [...] specialmente nel campo del teatro d'opera. Diresse le prime rappresentazioni della Cavalleriarusticana (1890) di Mascagni e della Tosca (1900) di Puccini. Fu anche autore di opere e operette. ...
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Tenore (Athlone 1884 - Dublino 1945). Ebbe rinomanza soprattutto nei paesi di lingua inglese. Esordì al Covent Garden di Londra (1907) con la Cavalleriarusticana; dal 1909 cantò prevalentemente negli [...] USA, di cui acquistò la cittadinanza. Dedicò gli ultimi anni della sua carriera al repertorio concertistico ...
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CALLAS, Maria
Marco Beghelli
CALLAS, Maria (Sophie Cecelia Anna Maria Kalogeropoulos)
Nacque a New York il 2 dicembre 1923 da Georgios (George) Kalogeropoulos, farmacista di scarse ambizioni, e da Evangelia [...] RCA, che s’avvaleva dei divi del Metropolitan. In poche settimane Callas si trovò dunque a registrare I Puritani, Cavalleriarusticana e Tosca nel 1953, Norma, Pagliacci, La forza del destino e Il turco in Italia nel 1954, Madama Butterfly ...
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CATALANI, Alfredo
Sergio Martinotti
Nacque a Lucca il 19 giugno 1854 da Eugenio e da Giuseppina Picconi.
Il padre, buon pianista e compositore, allievo di Giovanni Pacini, si era dedicato all'insegnamento [...] wagnerismo, miopi quanto improprie, sempre accusate dall'apprensivo musicista, soprattutto dopo il probante trionfo romano della Cavalleriarusticana di Mascagni, nel maggio dello stesso anno.
Sentendosi segregato a Milano, nonostante che il Bazzini ...
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rusticano
agg. [dal lat. rusticanus, der. di rustĭcus «rustico»]. – Proprio delle persone di campagna e dei piccoli centri: maniere r., modi r.; tradizioni r.; semplicità, schiettezza rusticana. In partic., cavalleria r., senso dell’onore...
verismo
s. m. [der. di vero]. – 1. Tendenza e corrente letteraria italiana dell’ultimo Ottocento e del primo Novecento caratterizzata, nella tematica, dalla rigorosa rispondenza alla realtà effettiva delle situazioni e dei fatti, degli ambienti...