GUIDI, Cammillo
Marco Gemignani
Nacque a Volterra il 14 marzo 1636 dal conte Iacopo e da Maria Maffei.
Nella sua famiglia, una delle più antiche della cittadina toscana, molti membri illustri avevano [...] 467-468r, 470r, 471v-472r, 474r, 478r, 496r, 505r, 516r; Carte Ceramelli Papiani, filza 2579; Arch. di Stato di Pisa, Ordine dei cavalieri di S. Stefano, filze 125, ins. 9; 1137, inss. 200 s., 255, 325; 2939, cc. 121v, 378v-379r; 3679, c. 360v; 3696 ...
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Gonja
Regno dell’od. Ghana nordoccidentale tra il Volta Nero e il Volta Bianco. Fu creato fra 16° e 17° sec. da cavalieri noti come Gbanya (secondo una tradizione sarebbero giunti dal Mali) lungo una [...] rotta commerciale di crescente importanza, in collegamento coi mercati auriferi gestiti dai mercanti diula di Begho e Bono. Più avanti nel 17° sec. fu il principe Jakpa a insediarsi a Yagbum, ancora oggi ...
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feudalesimo
Sandro Carocci
Il rapporto di fedeltà tra vassalli e signori
Il feudalesimo è stato all'inizio un modo di esercitare il potere ottenendo l'aiuto di cavalieri e nobili ai quali, in cambio, [...] fino ai re, ai grandi nobili e ancora più in basso nella scala sociale, hanno lo stesso problema: assicurarsi un seguito di cavalieri numeroso e fedele. Ma come riuscire in questa impresa? È qui che entra in gioco il feudo. E, assieme al feudo, si ...
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scudiero Nella società cavalleresca, titolo (dal provenz. escudier, che è il lat. tardo scutarius «soldato munito di scudo») dei giovani nobili che accompagnavano i cavalieri portando loro lo scudo e curando [...] le armi e i cavalli; in senso più generico, chi accompagnava un cavaliere e si prendeva cura di lui, delle armi e del cavallo.
Titolo di dignitari di corte, in origine collegato all’ufficio di curare le ...
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Scienza militare
Milizia a cavallo. Comparsa fra i popoli asiatici (assiri e soprattutto persiani), nel 1° millennio a.C., la c. era presente negli eserciti greci e a Roma, in rapporto però da 1 a 10 rispetto [...] i cadetti ricevevano per consuetudine quanto bastava loro per equipaggiarsi a cavallo, determinò il formarsi di una classe di cavalieri, viventi fuori della gerarchia feudale sulla base della parità tra di loro. Per essi la c., non più semplice ...
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(o Tiziensi; lat. Tities o Titienses) Nome, forse derivato da Tito Tazio o da una gente etrusca omonima, di una delle 3 centurie di cavalieri e di una delle 3 antichissime tribù romane (Ramni, T., Luceri), [...] create secondo la leggenda da Romolo.
Si ipotizza un nesso fra la tribù dei T. e la confraternita religiosa romana dei T. (lat. sodales Titii), simile a quella degli Arvali. Era già scomparsa da tempo ...
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Negli eserciti medievali, soldato di umile condizione al quale era affidato il compito di dare inizio alla battaglia, o che andava saccheggiando al seguito dei cavalieri; r. erano anche i servi, i predatori, [...] la folla e tutti i non combattenti che, seguendo le milizie, riuscivano a entrare negli accampamenti ...
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MILES
SStefano Gasparri
Il termine miles si associa per lo più, nel linguaggio delle fonti medievali, al combattente a cavallo, il cavaliere, ma le sue possibili valenze sono molteplici, e tali rimangono [...] milites erano in primo luogo i feudatari in capite regis, i quali partecipavano all'esercito con i loro contingenti di cavalieri; accanto a loro c'erano altre categorie di minore importanza, come i milites delle città e dei castelli demaniali, nella ...
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Durando, Giacomo
Uomo politico (Mondovì, Cuneo, 1807 - Roma 1894). Laureato in giurisprudenza a Torino (1829), di idee liberali, entrò a far parte della società segreta dei Cavalieri della libertà (1830) [...] Cordero di Montezemolo, mostrando da subito le sue preferenze per un regime monarchico-costituzionale. Scoperta la cospirazione dei Cavalieri della libertà, riuscì a evitare l’arresto fuggendo prima in Svizzera e poi a Parigi. Alla fine del 1831 ...
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Località nel comune di Castelnuovo Berardenga (Siena), dove il 4 settembre 1260 ebbe luogo una battaglia fra guelfi fiorentini e ghibellini senesi, questi ultimi affiancati da cavalieri mandati da Manfredi [...] e dagli esuli ghibellini di Firenze, capeggiati da Farinata degli Uberti. La battaglia si volse presto a sfavore dei guelfi fiorentini per l’efficacia della cavalleria di Manfredi e il tradimento di Bocca ...
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cavaliera1
cavalièra1 agg. f. [da cavaliere, come termine di fortificazione]. – In geometria, assonometria c., particolare tipo di assonometria, così detta perché inizialmente usata da ingegneri militari per rappresentare lavori di fortificazione.
cavaliera2
cavalièra2 s. f. [der. di cavaliere]. – 1. ant. o scherz. La moglie, o anche la figlia di un cavaliere. 2. Locuz. avv. alla c., da cavaliere, al modo dei cavalieri: vestire alla cavaliera.