(pol. Gdańsk; ted. Danzig) Città della Polonia settentrionale (455.717 ab. nel 2008), capoluogo del voivodato di Pomerania (18.293 km2 con 2.215.100 ab. nel 2008) creato nella riforma del 1999 dalla fusione [...] ; per tutto il 13° sec. se la contesero quei duchi, i re di Danimarca e di Polonia, i Prussiani e i cavalieri teutonici che vi si affermarono stabilmente nel 1309. Da allora D. si sviluppò come florido centro industriale; nel 1445 si proclamò città ...
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Principe e condottiero lituano (1470 circa - 1534), di famiglia ucraina, combatté dapprima insieme ai Polacchi contro i Tatari di Menglī Girāy (1506). Ribelle a Sigismondo Jagellone, strinse contatti con [...] la Moscovia (1508) e con i Tatari di Crimea, invadendo le terre polacche alleato al granduca Vasilij III. Cercò di giungere a un'intesa con i Cavalieri Teutonici e con l'Impero. ...
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GOZZADINI, Testa
Giorgio Tamba
Figlio di Donzevalle, nome ricorrente nella famiglia tra il XII e il XIII secolo, nacque a Bologna avanti il 1270.
La sua biografia presenta tuttora diversi punti dubbi, [...] il motivo che indusse il Consiglio del Popolo a impegnare la somma di 11.575 lire per l'invio di un contingente di 150 cavalieri al comando di quattro capitani, uno dei quali era il G., per 40 giorni in appoggio alle forze di Lucca. Fra i 36 ...
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Uomo d'arme la cui fama è legata alla disfida di Barletta (13 febbr. 1503). Si chiamava forse Bartolomeo Giovenale o Giovanni Bartolomeo F.: lodigiano, o ferrarese, o parmense, di lui si sa pochissimo. [...] Pare che morisse nel 1525 per una caduta da cavallo. La leggenda lo ha celebrato come il più valoroso dei cavalieri della disfida dopo Ettore Fieramosca.
Il personaggio letterario
Alla leggenda si è ispirato M. D'Azeglio per l'omonimo personaggio ...
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Condottiero tedesco (Ebernburg 1481 - Landstuhl, Palatinato, 1523); al servizio dapprima dell'imperatore Massimiliano, guerreggiò quindi per conto proprio, assediando Worms e combattendo il duca di Lorena, [...] nell'elezione di Carlo V, al cui servizio mosse poi (1521) contro i Francesi. Al ritorno in Germania radunò cavalieri svevi e renani contro l'arcivescovo di Treviri, alleatosi con altri principi. Dopo aver invano assediato Treviri, morì nel castello ...
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Gran maestro (m. Teyran, Linguadoca, 1327) dell'Ordine degli ospitalieri di S. Giovanni di Gerusalemme; succedette (1308) al fratello Guglielmo, del quale realizzò il progetto conquistando all'Ordine l'isola [...] di Rodi contro Turchi e Greci. Dopo il 1312 ottenne parte dei beni del soppresso Ordine dei Templari. Accusato di avarizia e di dissolutezza dai suoi cavalieri, finì per abdicare, ritirandosi in Linguadoca. ...
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Teologo e storico (Laer presso Horstmar, Vestfalia, 1425 - Colonia 1502), monaco nella certosa di S. Barbara di Colonia (1447). Fra i suoi numerosissimi scritti ebbero vasta diffusione: Fasciculus temporum, [...] e dell'interesse; De regimine rusticorum, sulla cattiva condizione dei contadini; De origine nobilitatis, sul problema dei cavalieri. Alla sua terra natia e ai suoi antichi costumi è dedicato De laude veteris Saxoniae, nunc Westphaliae dictae ...
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Dionigi
Re del Portogallo (Lisbona 1261-Santarém 1325). Successe al padre Alfonso III nel 1279. Sposò nel 1282 la figlia di Pietro III d’Aragona, Isabella (poi santificata), che si sforzò sempre di conciliare [...] le discordie tra i due regni. Stipulò due concordati con il papato e fece devolvere i beni dei Templari ai Cavalieri dell’ospedale, ordine da lui fondato. Seppe dare grande impulso alla cultura promovendo traduzioni in portoghese e fondando l’ ...
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CARAFA, Gregorio
Luisa Bertoni
Figlio di Girolamo, principe di Roccella, e di Diana Vittori, nipote di papa Paolo V, nacque in Calabria secondo il Litta, o a Napoli secondo altre fonti, il 17 marzo [...] del Regno e una delle più legate alla corona spagnola. Secondo il costume, alla sua educazione contribuirono anche dignitari e cavalieri dell'Ordine di Malta. Nel 1635 seguì nella campagna di Catalogna, in qualità di capitano di cavalleria, lo zio ...
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Confederazioni tra paesi o città per difendere le strade dal brigantaggio e proteggersi dalle prepotenze di nobiltà e re. L’esempio fu dato dalla Castiglia, seguita (1225) dall’Aragona. Sotto Ferdinando [...] il Cattolico (1496) ebbero ordinamento unico (Hermandad Nueva). In Aragona furono soppresse nel 1510 e in Castiglia nel 1835. L’obbligo assunto dalle H. di fornire fanti e cavalieri rafforzò il potere regio e assicurò l’ordine all’interno. ...
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cavaliera1
cavalièra1 agg. f. [da cavaliere, come termine di fortificazione]. – In geometria, assonometria c., particolare tipo di assonometria, così detta perché inizialmente usata da ingegneri militari per rappresentare lavori di fortificazione.
cavaliera2
cavalièra2 s. f. [der. di cavaliere]. – 1. ant. o scherz. La moglie, o anche la figlia di un cavaliere. 2. Locuz. avv. alla c., da cavaliere, al modo dei cavalieri: vestire alla cavaliera.