Magna curia
EErrico Cuozzo
Alle origini della "magna curia regis Siciliae". Il gran conte di Sicilia Ruggero I d'Altavilla organizzò il governo centrale della sua signoria territoriale senza un preciso [...] programma, ma attraverso la sperimentazione quotidiana. Egli utilizzò i cavalieri normanni (milites) che lo avevano seguito nell'impresa della conquista, il personale di origine greca che era stato impiegato nell'amministrazione della Calabria dal ...
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(o arma) Sinonimo di stemma (➔) e di blasone (➔), l’a. è il complesso di tutte quelle figure, pezze, smalti, partizioni, ornamenti esteriori, raffigurati secondo determinate regole, che servono a contrassegnare [...] persone, famiglie, enti civili ed ecclesiastici. Il termine deriva dall’armatura che i cavalieri indossavano nel Medioevo e sulla quale effigiavano i loro stemmi, che troviamo dipinti sugli scudi e ricamati sulla sopravveste e sulla gualdrappa dei ...
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Guido di Lusignano (m. 1344), fu incoronato alla morte di Leone V (1342). Attaccato dai musulmani d'Egitto, ebbe aiuti dal pontefice Clemente VI, promettendo l'unione della chiesa armena con Roma. Gli [...] Armeni però si ribellarono e lo uccisero insieme al fratello Boemondo e ai cavalieri giunti in suo aiuto. ...
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FABRONI, Ignazio
Valeria Ronzani
Figlio di Atto di Lorenzo e di Anna Sozzifanti, probabilmente terzo figlio maschio di prole numerosa (cfr. gli alberi genealogici della famiglia Fabroni custoditi nel [...] Ricordi varii di Casa Fabroni: dall'11 genn. 1661 al 17 genn. 1717; L. Araldi, L'Italia nobile nelle sue città e ne cavalieri-figli delle medesime, Venezia 1722, p. 186; G. V. Marchesi, La Galleria dell'onore, Forlì 1735, II, p. 291; V. E. Baroncelli ...
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Principe di Lituania (1297-1382), figlio di Gedimino. Quando questi (1341) divise il principato fra i sette figli, K., insieme al fratello Algirdas, sottrasse agli altri fratelli ogni autorità effettiva, [...] . Alla morte di Algirdas (1377), K. sostenne l'ascesa al trono del figlio di costui. Essendosi questi accordato segretamente con i cavalieri teutonici contro di lui, K. riuscì in un primo momento a togliergli il trono (1381), ma poi fu vinto e morì ...
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Stretto parente (m. 1399) di Romano I, gli tolse con la forza il trono (1394). Respinse poi un attacco del re d'Ungheria Sigismondo che aveva tentato di riaffermare la sua sovranità sulla Moldavia. Quale [...] vassallo del re di Polonia, partecipò (1397) alle lotte contro i cavalieri teutonici e (1399) a una spedizione polacco-lituana contro i Tatari, finita con la sconfitta delle forze cristiane. ...
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CLARY, Jean de
Joachim Gobbles
Apparteneva a una nobile famiglia francese che derivava il proprio nome dalla località di Clerey, a 15 km a sudest di Troyes, nell'attuale dipartimento dell'Aube. Evidentemente [...] . Ma già nel settembre il C. abbandonò le trattative e si recò in Francia per assoldare, con il consenso di Luigi IX, mille cavalieri e li condusse in Italia.
Il 4 giugno 1267 Clemente IV aveva nominato Carlo I paciere, poi il 17 apr. 1268 vicario ...
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(ted. Allenstein) Città della Polonia nord-orientale (176.387 ab. nel 2009), capoluogo del voivodato di Warmińsko-Mazurskie. È un importante centro ferroviario e stradale (135 km a SE di Danzica) con [...] industrie metalmeccaniche, della gomma, alimentari e del legno.
Fondata nel 1348 dall’ordine dei Cavalieri teutonici, O. ebbe i diritti di città nel 1353; fu in signoria al vescovo di Ermland fino al 1772, allorché passò dalla soggezione feudale del ...
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Deformazione occidentale del nome (Gem) di un principe ottomano (n. 1459 - m. 1495), figlio di Maometto II. Alla morte del padre (1481) tentò di disputare il trono al fratello Bāyazīd II, ma sconfitto [...] in battaglia nel 1481, fu costretto all'esilio. Rifugiatosi a Rodi presso i Cavalieri di s. Giovanni di Gerusalemme, fu da questi inviato in Francia (1482), e divenne una specie di ostaggio nelle mani delle potenze antiottomane. Giunto a Roma nel ...
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Ecclesiastico e uomo politico polacco (Łask, Łódź, 1455 - Kalisz 1531); incaricato di diverse ambascerie a Roma e nelle Fiandre, fu poi nominato (1503) cancelliere del regno da Alessandro Iagellone. In [...] politica interna rafforzò le posizioni della media nobiltà, in politica estera combatté sia gli Asburgo sia i Cavalieri Teutonici. Morto Alessandro, si adoperò per l'elezione del fratello di lui, Sigismondo; arcivescovo di Gniezno e primate di ...
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cavaliera1
cavalièra1 agg. f. [da cavaliere, come termine di fortificazione]. – In geometria, assonometria c., particolare tipo di assonometria, così detta perché inizialmente usata da ingegneri militari per rappresentare lavori di fortificazione.
cavaliera2
cavalièra2 s. f. [der. di cavaliere]. – 1. ant. o scherz. La moglie, o anche la figlia di un cavaliere. 2. Locuz. avv. alla c., da cavaliere, al modo dei cavalieri: vestire alla cavaliera.