Reparto di cavalieri irregolari marocchini arruolati dalla Francia nella guerra del Rif (1919-26), per la vigilanza e l’esecuzione di operazioni offensive contro i ribelli. ...
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(lat. Luceres) Una delle tre centurie di cavalieri istituite da Romolo e, insieme, una delle tre tribù in cui era divisa in origine la popolazione romana: Ramnes, Tities, Luceres. Gli studiosi tendono [...] non esistessero nel periodo pre-etrusco di Roma arcaica. La tradizione di un raddoppiamento delle centurie dei cavalieri sotto Tarquinio Prisco (Ramnes, Tities, Luceres priores e posteriores) mostra che quegli ordinamenti subirono modifiche sotto la ...
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decurióne Presso i romani, il comandante di una decuria di cavalieri. Quello della prima decuria comandava l’intera turma. Decurioni furono detti anche i membri del consiglio dei municipi e delle colonie [...] romane (ordo decurionum o anche senatus). In molte città il loro numero era nominalmente 100; la designazione avveniva generalmente da parte dei quinquennales, e la carica era a vita e conferiva onori ...
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(o chiliarco) Presso gli antichi Greci, comandante di mille soldati; nel regno di Persia, l’ufficiale addetto al comando dei mille nobili cavalieri, detti anche ‘parenti del re’, che costituivano la guardia [...] del Gran Re. C. si trovano anche nell’esercito macedonico e tolemaico ...
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Soldato a cavallo armato alla leggera. In epoca feudale, i c. costituirono un tipo di cavalleria di categoria inferiore: erano così chiamati i cavalieri armati di coltellaccio, i paggi dei lancieri e i [...] balestrieri a cavallo. Dopo il 17° sec. la specialità dei c. aumentò di numero rispetto alla cavalleria di linea e pesante; poi costituì la cavalleria leggera di linea ...
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Negli eserciti medievali, soldato di umile condizione al quale era affidato il compito di dare inizio alla battaglia, o che andava saccheggiando al seguito dei cavalieri; r. erano anche i servi, i predatori, [...] la folla e tutti i non combattenti che, seguendo le milizie, riuscivano a entrare negli accampamenti ...
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Arma da caccia formata di una o più cordicelle, ai cui estremi sono legate altrettante pietre, che si fanno volteggiare prima di lasciare l’altra estremità. Arma tipica dei cavalieri delle pampas argentine, [...] si trova anche nelle primitive culture artiche, usata per la cattura di uccelli marini ...
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Ordine religioso e militare-cavalleresco fondato nel 1318 da Dionigi re di Portogallo e approvato da papa Giovanni XXII (1319), che riservò ai pontefici romani il diritto di creare dei cavalieri. Pio IX [...] lo dichiarò ordine supremo ...
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(o ila) Ciascuna delle sette unità tattiche, corrispondenti a diversi distretti, in cui era divisa, nell’esercito macedone, la cavalleria costituita di nobili (➔ eteri); oltre alle sette i., composte [...] ciascuna forse di 300 cavalieri, vi era una schiera scelta detta i. regia. Le i. erano comandate da un ilarco.
A Sparta, ciascuna delle squadre in cui erano istruiti i fanciulli (a iniziare dai 7 anni) sotto il comando di un ilarco. ...
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Organizzazione militare
Giovanni Amatuccio
Nel Regno di Sicilia Federico II ereditò in parte l'organizzazione militare già delineata dai re normanni, apportandovi cambiamenti e modifiche relativi soprattutto [...] guerriero era certamente il castello, la corte. Il Regno, infatti, era in grado di fornire un certo numero di cavalieri armati pesantemente, pagati o soggetti al servitium feudale, ma tutti provenienti dagli ambienti delle corti e dei castelli della ...
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cavaliera1
cavalièra1 agg. f. [da cavaliere, come termine di fortificazione]. – In geometria, assonometria c., particolare tipo di assonometria, così detta perché inizialmente usata da ingegneri militari per rappresentare lavori di fortificazione.
cavaliera2
cavalièra2 s. f. [der. di cavaliere]. – 1. ant. o scherz. La moglie, o anche la figlia di un cavaliere. 2. Locuz. avv. alla c., da cavaliere, al modo dei cavalieri: vestire alla cavaliera.