(gr. ῾Ιππῆς) Commedia del commediografo greco Aristofane (445 a.C. circa - 385 a.C. circa), rappresentata ad Atene nel 424 a.C.
Violenta satira di cui sono oggetto il demagogo Cleone e il popolo ateniese [...] che si lascia ingannare da lui. Il coro è formato dai cavalieri ateniesi, la classe dei giovani nobili nemici di Cleone, che nella commedia è personificato da un conciapelli, il Paflagone, servo malefico di un vecchio rimbambito, Demo (il popolo ...
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(o Lancellotto; fr. Lancelot) Uno dei cavalieri della Tavola Rotonda (➔); la sua leggenda risale alle origini del ciclo bretone. Quale amante della regina Ginevra appare nel poema di Chrétien de Troyes [...] (Lancelot ou le chevalier à la charrette) e in un romanzo in prosa rimaneggiato nel 13° secolo ...
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Letteratura
Dal nome del mantello usato dai cavalieri nel Medioevo e anche in epoche successive, si dicono romanzi di c. e spada quelli che narrano imprese, avventure e amori di cavalieri, soprattutto [...] ambientati nella Francia del 16°-17° secolo.
Tecnica
Strato di materiale impermeabile che viene posto su una struttura muraria e in particolare nell’estradosso e sul rinfianco di archi e volte di ponti, ...
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Tasso, Torquato
Silvia Zoppi Garampi
La struggente poesia di amanti e cavalieri
Autore della Gerusalemme liberata, ultimo capolavoro della letteratura del Rinascimento, Tasso crea uno stile nuovo. [...] poema cavalleresco. Questo genere letterario, nel quale si narrano le gesta d’armi e gli amori di re, principi, dame e cavalieri, era nato in Francia nel Medioevo e si era diffuso in Italia dal 12° secolo, trovando nel Cinquecento in Ariosto e Tasso ...
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Poeta satirico tedesco (metà sec. 12º). Appartenne forse al ceto dei cavalieri. Ritiratosi dalla vita mondana, sostenne con sferzante efficacia oratoria le posizioni di un sopravvissuto rigorismo ascetico [...] in poemi satirici di lingua austro-bavarese. Il cosiddetto Priesterleben mette alla gogna la corruzione e la lascivia degli ecclesiastici contemporanei, mentre l'opera principale, Von des todes gehugde ...
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Uomo politico e scrittore (Castelnuovo Calcea 1802 - Locarno 1866). Ancora studente tentò il teatro con successo (Eudossia, 1825). A Torino, coinvolto nella congiura dei Cavalieri della libertà, venne [...] arrestato il 2 apr. 1831, e riebbe la libertà solo in seguito a rivelazioni fatte a prezzo dell'impunità. Nel 1835 iniziò la collaborazione al Messaggiere del commercio (poi, dal 1837, Messaggiere torinese), ...
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Poeta (Venezia 1757 - Belluno 1832). Fu per quasi vent'anni console marittimo dell'ordine dei Cavalieri di Malta a Venezia. Si occupò anche di scienze naturali, di matematica, di medicina. Dopo la caduta [...] della Repubblica Veneta fu cancelliere del tribunale di Belluno. Piene di garbo e di brio, anche nella satira e nella sensualità, le sue poesie in veneziano raccolte in tre volumi (Venezia, 1817); alcune ...
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(fr. ant. roonde table) Nella poesia cavalleresca medievale, e più particolarmente francese, il complesso dei cavalieri che circondavano re Artù, leggendario sovrano dei Bretoni. Quando il re li radunava [...] a corte, si disponevano intorno a una tavola, la cui forma simboleggiava la loro perfetta uguaglianza nell’ideale cavalleresco. Le loro imprese eroiche, per la maggior parte ispirate dall’amore, evocavano ...
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Pseudonimo dello scrittore austriaco Karl Anton Postl (Popice, Moravia, 1793 - Soletta 1864). Sacerdote (1816), segretario dell'Ordine dei Cavalieri della Croce a Praga, nel 1822 fuggì negli USA, Cominciò [...] in America un'esistenza di vagabondaggio, che gli consentì di raccogliere una somma per allora unica di esperienze da cui trasse spunti per un'attività letteraria di impronta realistica, in rispondenza ...
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Nome complessivo della letteratura medievale narrativa, d’intonazione magico-favolosa, in versi e in prosa, fiorita intorno alle imprese dei cavalieri di re Artù, alle vicende di Tristano e Isotta e di [...] altri personaggi. Il nome è legato alla supposizione che tutta la materia dei racconti sia derivata dal fondo novellistico tradizionale dei popoli celtici della Bretagna insulare e peninsulare, da cui ...
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cavaliera1
cavalièra1 agg. f. [da cavaliere, come termine di fortificazione]. – In geometria, assonometria c., particolare tipo di assonometria, così detta perché inizialmente usata da ingegneri militari per rappresentare lavori di fortificazione.
cavaliera2
cavalièra2 s. f. [der. di cavaliere]. – 1. ant. o scherz. La moglie, o anche la figlia di un cavaliere. 2. Locuz. avv. alla c., da cavaliere, al modo dei cavalieri: vestire alla cavaliera.