Ciascuno dei 12 cavalieri scelti da Carlomagno, che costituivano una specie di guardia nobile.
Dal titolo di comes palatinus, usato fino ai tempi del basso Impero, e di palatinus, che designava in genere [...] gli alti funzionari della corte imperiale (palatium), al tempo di Carlomagno il termine di palatini passò a designare più specificamente i grandi che circondavano il re, vivevano alla sua corte, ne godevano ...
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Titolo onorifico attribuito in Inghilterra a coloro che non erano né cavalieri consacrati né servi. Più volte si cercò di precisare a quali categorie spettasse: nel 1628 fu attribuito da sir J. Coke a [...] chiunque avesse diritto al titolo di gentleman ...
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Ordine equestre pontificio istituito da Pio IX (1847) ridando vita alla qualifica di Cavalieri Piani, creati da Pio IV nel 1559. Si conferisce a persone, anche non cattoliche, benemerite per virtù e imprese [...] a vantaggio della Chiesa e della società ...
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Nella Roma antica, classe sociale inizialmente formata dai cittadini sufficientemente ricchi da possedere un destriero nella cavalleria.
In tutto il periodo arcaico della storia greca, il termine ἱππεύς [...] della cavalleria come mezzo di guerra, il titolo rimase in varie città a designare la classe dei nobili. A Roma i cavalieri divennero (3° sec. a.C.) una categoria privilegiata nell’esercito. Avendo la legge Claudia (218 a.C.) vietato ai senatori l ...
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In araldica, alterazione di un’arma gentilizia per distinguere i vari rami di una famiglia o le linee bastarde. L’uso risale al 12° sec., quando i cavalieri appartenenti a una stessa famiglia, per farsi [...] riconoscere nei vari combattimenti ad armatura chiusa, cominciarono ad aggiungere un segno distintivo sull’arma della casata, dipinta sul loro scudo. Con l’istituzione del maggiorascato e dell’appannaggio, ...
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(o arma) Sinonimo di stemma (➔) e di blasone (➔), l’a. è il complesso di tutte quelle figure, pezze, smalti, partizioni, ornamenti esteriori, raffigurati secondo determinate regole, che servono a contrassegnare [...] persone, famiglie, enti civili ed ecclesiastici. Il termine deriva dall’armatura che i cavalieri indossavano nel Medioevo e sulla quale effigiavano i loro stemmi, che troviamo dipinti sugli scudi e ricamati sulla sopravveste e sulla gualdrappa dei ...
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Araldica
Dal latino circinus «compasso» o «cerchio», detto anche burletto, è un cerchio di stoffa arrotolata ripieno di borra, che riprende i colori dello stemma. Veniva posto sopra l’elmo per trattenere [...] i lambrecchini che erano a questo attaccati, e per attutire i colpi che i cavalieri, durante i combattimenti, ricevevano sulla testa. Sopra il c. veniva posata la corona.
Il c. si blasona soltanto quando i suoi colori sono diversi dai lambrecchini. ...
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nobiltà In senso specifico e in connessione alla storia europea dall’antichità all’età moderna, particolare condizione giuridica e sociale, legata al possesso spesso ereditario di onori e privilegi esclusivi, [...] modella i comportamenti dell’aristocrazia militare (i milites o cavalieri) assumendo i caratteri di un vero e proprio sec.), anche senza aver passato l’adoubement, i figli dei cavalieri godevano dei privilegi dei genitori. A questo punto, una simile ...
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(o svolazzi) In araldica, pezzi di stoffa frastagliati a fogliami tenuti fermi dal cercine e ricascanti sull’elmo. Il termine deriva dal latino lemnisci, che indicava i nastri appesi alle corone antiche [...] , ma poiché questo panno, in battaglia, veniva tagliuzzato dai colpi di spada degli avversari, dal 15° sec. in poi i cavalieri cominciarono a usarlo frastagliato come testimonianza del coraggio avuto sul campo. Nel 16° sec. i l. assunsero la forma di ...
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Figura in rilievo posta sopra l’elmo o sopra la corona di grado (v. fig.). La sua origine si fa risalire all’antico uso dei guerrieri di difendersi la testa con spoglie di animali feroci (leoni, orsi, [...] e apparire più imponenti nella mischia. Nel Medioevo, con la cavalleria, l’uso si diffuse a tal punto che a molti cavalieri vennero attribuiti soprannomi derivati dal loro c. (per es. cavaliere del grifo, del leone, del cigno) che divennero ereditari ...
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cavaliera1
cavalièra1 agg. f. [da cavaliere, come termine di fortificazione]. – In geometria, assonometria c., particolare tipo di assonometria, così detta perché inizialmente usata da ingegneri militari per rappresentare lavori di fortificazione.
cavaliera2
cavalièra2 s. f. [der. di cavaliere]. – 1. ant. o scherz. La moglie, o anche la figlia di un cavaliere. 2. Locuz. avv. alla c., da cavaliere, al modo dei cavalieri: vestire alla cavaliera.