Figlio (Santarem 1402 - Fez 1443) di Giovanni I re di Portogallo e di Filippa, figlia di Giovanni di Gaunt duca di Lancaster; fu gran maestro dei cavalieri di Aviz, rifiutò il cardinalato offertogli da [...] Eugenio IV e accompagnò (1437) il fratello Enrico il Navigatore nella spedizione contro i Mori, che lo tennero in ostaggio per ottenere Ceuta e, dopo il rifiuto delle Cortes di cedere quella città, in ...
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Ammiraglio francese (n. 1468 - m. 1528), riportò notevoli successi sui Turchi (1501), sui Veneziani (1510) e sugli Inglesi (1513). Poi (1518) passò al servizio dell'ordine dei Cavalieri di Rodi, e in tale [...] qualità combatté (1522) contro Solimano ...
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BRANCACCIO, Lelio
Gaspare De Caro
Nacque a Napoli intorno al 1560 da Giovanni Battista e da Porzia Poderico. Il 29 ott. 1584 fu ammesso nell'Ordine dei cavalieri di Malta; dieci giorni prima, in vista [...] 136; R. M. Filamondo, Il genio bellicoso di Napoli, Napoli 1714, pp. 408-417;B. Del Pozzo, Ruolo generale de' cavalieri gerosolimitani della veneranda lingua d'Italia, Torino 1738, pp. 152 s.; G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, II, 4, Brescia ...
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Nella Roma antica, classe sociale inizialmente formata dai cittadini sufficientemente ricchi da possedere un destriero nella cavalleria.
In tutto il periodo arcaico della storia greca, il termine ἱππεύς [...] della cavalleria come mezzo di guerra, il titolo rimase in varie città a designare la classe dei nobili. A Roma i cavalieri divennero (3° sec. a.C.) una categoria privilegiata nell’esercito. Avendo la legge Claudia (218 a.C.) vietato ai senatori l ...
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Il superiore di una comunità religiosa e in particolare di una comunità monastica.
Titolo di particolare dignità in alcuni ordini cavallereschi (anche gran p.). Nell’Ordine dei Cavalieri di Malta il p. [...] presiede l’organo preposto all’amministrazione dei possedimenti compresi in più commende.
Nel primo periodo comunale, titolo dato talvolta a quello fra i consoli che appariva come il capo del consolato ...
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In araldica, alterazione di un’arma gentilizia per distinguere i vari rami di una famiglia o le linee bastarde. L’uso risale al 12° sec., quando i cavalieri appartenenti a una stessa famiglia, per farsi [...] riconoscere nei vari combattimenti ad armatura chiusa, cominciarono ad aggiungere un segno distintivo sull’arma della casata, dipinta sul loro scudo. Con l’istituzione del maggiorascato e dell’appannaggio, ...
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Guerre indette fra 11° e 13° sec. dai popoli cristiani d’Europa contro i musulmani per liberare il Santo Sepolcro di Gerusalemme (v. fig.).
Il concetto di guerra santa, in antitesi al primitivo pacifismo [...] difensiva della cristianità contro l’invasione turca in Europa. La prima impresa, condotta nel 1344 da Veneziani, Ciprioti e cavalieri di Rodi, ebbe come unico e temporaneo successo la conquista di Smirne. Predicata da papa Bonifacio IX e diretta da ...
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Sudovi Antica popolazione baltica, stanziata dall’età romana al 13° sec. al confine nord-orientale della Polonia, nella zona dell’odierna città polacca di Suwałki. Fu pressoché sterminata dai Cavalieri [...] Teutonici (1283) ...
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Arma da caccia formata di una o più cordicelle, ai cui estremi sono legate altrettante pietre, che si fanno volteggiare prima di lasciare l’altra estremità. Arma tipica dei cavalieri delle pampas argentine, [...] si trova anche nelle primitive culture artiche, usata per la cattura di uccelli marini ...
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CASTELLI CROCIATI
GGiovanni Coppola
All'indomani delle ben note vicende legate alla scomunica papale, Federico II salpò da Brindisi il 28 giugno del 1228 giungendo in Cipro, a Limassol, il 21 luglio, [...] nel giugno del 1271, fu facilmente conquistata dal sultano mamelucco Baybars, insieme al Castrum Regis e al castello di Jiddin. Ai Cavalieri fu così concesso di ritirarsi ad Acri.
L'Ordine teutonico costruì a Jiddin, più o meno nella stessa epoca, un ...
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cavaliera1
cavalièra1 agg. f. [da cavaliere, come termine di fortificazione]. – In geometria, assonometria c., particolare tipo di assonometria, così detta perché inizialmente usata da ingegneri militari per rappresentare lavori di fortificazione.
cavaliera2
cavalièra2 s. f. [der. di cavaliere]. – 1. ant. o scherz. La moglie, o anche la figlia di un cavaliere. 2. Locuz. avv. alla c., da cavaliere, al modo dei cavalieri: vestire alla cavaliera.