GIANFIGLIAZZI, Corrado
Vanna Arrighi
Figlio di Giovanni (Vanni) di Cafaggio, nacque nell'ultimo quarto del secolo XIII a Firenze o forse ad Avignone, dove il padre aveva impiantato una florida azienda [...] il contado fiorentino. Il Comune di Firenze deliberò allora di inviare un contingente di 2000 soldati, tra fanti e cavalieri, a presidiare il castello di Montecatini, situato in Valdinievole, in quella zona cioè che rappresenta la cerniera tra i ...
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MACHIAVELLI, Piero
Marco Gemignani
Nacque a Firenze il 4 sett. 1514 da Niccolò e da Marietta Corsini e trascorse i primi anni della vita a Sant'Andrea in Percussina, nel podere di famiglia dell'Albergaccio, [...] , 248-250, 257 s., 261 s.; G. Lesca, P. di Niccolò M., in La Rinascita, IV (1941), 20, pp. 583-602; G. Guarnieri, I cavalieri di S. Stefano, Pisa 1960, pp. 94, 290; R. Ridolfi, Vita di Niccolò Machiavelli, Firenze 1969, I, pp. 373, 375; II, pp. 415 ...
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PACE da Certaldo
Laura De Angelis
PACE da Certaldo. – Secondo la Istoria della guerra di Semifonte – opera di discussa attribuzione, ma alla quale il nome di Pace è indissolubilmente legato – nacque [...] fiorentini presso quella Università e pochi mesi dopo venne nominato tra gli ambasciatori diretti in Francia a reclutare cavalieri in occasione della guerra contro Castruccio Castracani. Nel 1324 partecipò con Cino da Pistoia a un consulto giuridico ...
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DELLA TOSA, Giovanni
Franca Allegrezza
Uno degli ultimi figli, se non addirittura l'ultimo, di Rosso, nacque probabilmente a Firenze sullo scorcio del sec. XIII. Nel luglio del 1309, quando morì suo [...] d'Altopascio, l'esercito fiorentino subì una sconfitta decisiva, riportando gravi perdite in morti e prigionieri. Fra i migliori cavalieri tedeschi, francesi e fiorentini che caddero nelle mani di Castruccio, vi fu anche il D., che venne con altri ...
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SAN GERMANO (1225), DIETA DI
CCristina Carbonetti
Dopo il fallimento della quinta crociata (conclusasi con la caduta di Damietta il 7 settembre 1221), Federico II e papa Onorio III si erano accordati, [...] e si stabilì che Federico avrebbe assunto su di sé l'onere di finanziarla. Egli si sarebbe mosso con mille cavalieri che avrebbe mantenuto in Terrasanta per due anni e avrebbe inoltre contribuito all'impresa mettendo a disposizione, sempre per un ...
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CANETOLI, Pietro (Petrus da Canitulo, de Chanitulo, de Canedulo, de Cannetulo)
Mirella Tocci
Figlio di Marco, apparteneva ad una antichissima e ricca famiglia bolognese di parte guelfa dei Geremei, avversa [...] conferito solennemente dal pretore della città dinnanzi a tutto il popolo riunito nella pubblica piazza; da quel momento furono chiamati cavalieri del Comune.
Il C. morì certo a Bologna, ma non conosciamo con sicurezza la data della sua morte. Molti ...
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BUSSI, Anton Domenico
Salvatore Bono
Nacque a Viterbo in data imprecisabile. Al seguito di G. F. Villa combatté a Candia e venne ferito il 5 ag. 1667; nel 1670 fu accolto nell'Ordine di Malta e partecipò [...] .
Nell'estate 1692 il B. ricondusse la squadra romana in Levante; ricongiuntesi a Nauplia con le unità veneziane e dei cavalieri di Malta, le galere pontificie presero parte alle operazioni di sbarco alla Canea e al tentativo di riconquistare l'isola ...
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ALBERTO da Giussano
Gian Luigi Barni
Fu, secondo una diffusa tradizione (cantata dal Carducci nella Canzone di Legnano e consacrata persino nel Famedio del cimitero monumentale di Milano), il comandante [...] si sia basato su qualche leggenda, magari di origine dotta (si veda il particolare dell'anello d'oro che richiama i cavalieri del mondo classico romano o l'anello dei dottori), e che abbia avvertito la necessità di contrapporre al nome di Federico ...
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Araldica
Figure poste ai lati dello scudo in atto di sostenerlo o in atto di sostenere elmi, corone o cappelli. I s., che fanno parte degli ornamenti esteriori (➔ ornamento) dello stemma, si distinguono [...] : alberi o tronchi a cui venivano appesi gli scudi; nel 15° sec. si diffusero i tenenti, prima le figure dei cavalieri poi quelle degli angeli, in seguito comparvero i s. propriamente detti, cioè gli animali. L’uso ebbe origine dalla consuetudine dei ...
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WALLENSTEIN, Albrecht von
Romolo Quazza
Nacque in Boemia nel 1583 da famiglia di origine forse germanica, cui la rovina della vecchia nobiltà boema dopo la repressione del 1620-21 offrì modo di accrescere [...]
Nella guerra del Friuli o di Gradisca tra Venezia e la casa d'Austria (1615-17), assoldò a sue spese 300 cavalieri e li capitanò mettendoli a disposizione dell'arciduca Ferdinando. Terminata la lotta, ottenne il titolo di colonnello delle milizie di ...
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cavaliera1
cavalièra1 agg. f. [da cavaliere, come termine di fortificazione]. – In geometria, assonometria c., particolare tipo di assonometria, così detta perché inizialmente usata da ingegneri militari per rappresentare lavori di fortificazione.
cavaliera2
cavalièra2 s. f. [der. di cavaliere]. – 1. ant. o scherz. La moglie, o anche la figlia di un cavaliere. 2. Locuz. avv. alla c., da cavaliere, al modo dei cavalieri: vestire alla cavaliera.