BOSTON 08.291, Pittore di
S. Stucchi
Ceramografo attico della tecnica a figure nere che prende nome dalla lèkythos del museo di Boston 08.291, databile a poco prima della metà del VI sec. a. C. Essa [...] ancora, un combattimento di galli. Forse della stessa mano è un anforisco panatenaico della Collezione Vlastos di Atene con figure di cavalieri e la scena, due volte ripetuta, di leoni che attaccano un toro.
Bibl.: J. D. Beazley, Some Attic Vases in ...
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(gr. ῾Ρόδος) Isola della Grecia (1404 km2 con 117.000 ab. ca.), nel Mare Egeo, la più grande del Dodecaneso (Sporadi meridionali), con uno sviluppo costiero di 400 km circa. Posta a circa 20 km a S della [...] II Paleologo (1280-1328) e signore di Coo e di Lero, si alleò con Folco di Villaret, gran maestro dell’Ordine dei cavalieri di S. Giovanni per scacciare i Turchi. Il dominio dell’Ordine (➔ Malta, Ordine di ) durò dal 1308 al 1522, e fu quello ...
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BRUNSWICK, Pittore di
S. Stucchi
Ceramografo attico della tecnica a figure nere che prende nome dall'anfora del museo di Brunswick n. 218, proveniente da Capua e recante su un lato la raffigurazione [...] di Atena con un gigante e sull'altro figure di cavalieri. Il pittore potrebbe anche essere lo stesso di Oxford 218 b. A lui sono attribuite anche un'altra anfora del Louvre, con Atena ed un gigante da un lato ed un satiro ed una menade sull'altro ed ...
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PANTIPPOS (Πάν[τ]ιππος)
A. Bisi
Nome di uno dei protagonisti di una caccia al cinghiale su un cratere a figure nere, di stile corinzio, proveniente da Capua, ora al British Museum (già Collezione Hamilton). [...] P. è rappresentato galoppante insieme ad altri due cavalieri: tutti sono imberbi, con capelli cinti da una tenia, corto chitone e lancia imbracciata. La scritta è retrograda.
Bibl.: C. I. G., IV, Berlino 1877, p. 101, n. 7373; H. B. Walters, ...
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FABRONI, Ignazio
Valeria Ronzani
Figlio di Atto di Lorenzo e di Anna Sozzifanti, probabilmente terzo figlio maschio di prole numerosa (cfr. gli alberi genealogici della famiglia Fabroni custoditi nel [...] Ricordi varii di Casa Fabroni: dall'11 genn. 1661 al 17 genn. 1717; L. Araldi, L'Italia nobile nelle sue città e ne cavalieri-figli delle medesime, Venezia 1722, p. 186; G. V. Marchesi, La Galleria dell'onore, Forlì 1735, II, p. 291; V. E. Baroncelli ...
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EFEBI, Pittore degli
L. Banti
Ceramografo corinzio, attivo fra il 620-615 e il 595 a. C. (Corinzio Arcaico), di cui conosciamo tre aröballoi (Bruxelles, Musée du Cinquantenaire R 192; L'Aia, Museo Scheurleer [...] 720; Lipsia, T. 2171). Il nome, datogli dal Benson, deriva dai cavalieri sugli aröballoi di Bruxelles e dell'Aia. Il disegno è accurato, ma i suoi animali, a corpo allungato, sono legnosi ed angolosi. Nel fondo sono abbondanti i motivi di riempimento ...
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VALVISCIOLO, Abbazia di
Ignazio Carlo GAVINI
Secondo gli ultimi studi questa abbazia, posta sui M. Lepini presso Norma, non risulta una filiale di Fossanova (v.), ma un monastero sorto nel sec. VIlI [...] per opera dei monaci greci, completamente ricostruito verso la metà del XlII dai Cavalieri dell'Ordine del Tempio. Ma la chiesa e il monastero Contiguo sono emanazioni dello stile di maestranze discendenti da Fossanova.
Nella chiesa a tre navate è ...
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CASTELLUM DIMMIDI
L. Rocchetti
Forte romano; posto avanzato nel deserto africano, fondato nel 198 da Settimio Severo, abbandonato dai Romani dopo 40 anni, durante i quali vi ebbe stanza quasi sempre [...] la legione III Augusta. Sotto Alessandro Severo il presidio fu invece affidato ai cavalieri del numerus Palmyrenorum. Dopo il 235 vi ritornò la guarnigione legionaria che nel 238 lasciò il forte definitivamente.
L'architettura di questo castrum (v.) ...
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SOPHOKLES (Σοϕοκλῆς)
M. Zuffa
Scultore greco, probabilmente dell'Elide, attivo verso il 300 a. C., il cui nome ci è conservato su tre basi di Olimpia: una per statua incerta perché manomessa in un reimpiego [...] d'età romana e due destinate a reggere statue di cavalieri, i cui cavalli si impennavano.
Il materiale usato e la mancanza dell'etnico suggeriscono l'ipotesi che egli fosse del luogo. I cavalli impennati convengono a ritratti di personaggi dell'età ...
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SCHEITS, Matthias
Fritz Baumgart
Pittore e incisore, nato prima del 1640 in Amburgo, morto ivi circa il 1700. Viaggiò nei Paesi Bassi, dove fu scolaro di Wouvermann a Haarlem e subì l'influenza di Rembrandt [...] e del Tenier. Nello stile e nella scelta dei soggetti (interni, battaglie di cavalieri, ecc.) dipende interamente dalla pittura olandese. Dipinti suoi si trovano ad Amburgo, Aschaffenburg, Schwerin, Gottinga, Kassel, ecc. Le sue quattordici incisioni ...
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cavaliera1
cavalièra1 agg. f. [da cavaliere, come termine di fortificazione]. – In geometria, assonometria c., particolare tipo di assonometria, così detta perché inizialmente usata da ingegneri militari per rappresentare lavori di fortificazione.
cavaliera2
cavalièra2 s. f. [der. di cavaliere]. – 1. ant. o scherz. La moglie, o anche la figlia di un cavaliere. 2. Locuz. avv. alla c., da cavaliere, al modo dei cavalieri: vestire alla cavaliera.