feudalesimo
Sandro Carocci
Il rapporto di fedeltà tra vassalli e signori
Il feudalesimo è stato all'inizio un modo di esercitare il potere ottenendo l'aiuto di cavalieri e nobili ai quali, in cambio, [...] fino ai re, ai grandi nobili e ancora più in basso nella scala sociale, hanno lo stesso problema: assicurarsi un seguito di cavalieri numeroso e fedele. Ma come riuscire in questa impresa? È qui che entra in gioco il feudo. E, assieme al feudo, si ...
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scudiero Nella società cavalleresca, titolo (dal provenz. escudier, che è il lat. tardo scutarius «soldato munito di scudo») dei giovani nobili che accompagnavano i cavalieri portando loro lo scudo e curando [...] le armi e i cavalli; in senso più generico, chi accompagnava un cavaliere e si prendeva cura di lui, delle armi e del cavallo.
Titolo di dignitari di corte, in origine collegato all’ufficio di curare le ...
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(o Tiziensi; lat. Tities o Titienses) Nome, forse derivato da Tito Tazio o da una gente etrusca omonima, di una delle 3 centurie di cavalieri e di una delle 3 antichissime tribù romane (Ramni, T., Luceri), [...] create secondo la leggenda da Romolo.
Si ipotizza un nesso fra la tribù dei T. e la confraternita religiosa romana dei T. (lat. sodales Titii), simile a quella degli Arvali. Era già scomparsa da tempo ...
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GRUDZIADZ (ted. Graudenz; A. T., 58)
Città della Polonia, situata sulla riva destra della Vistola presso il confine con la Prussia Orientale. Fondata dai Cavalieri Teutonici nel sec. XIII, venne sotto [...] il dominio polacco in seguito alla pace di Thorn (1466). Con la prima spartizione della Polonia (1772) fu assegnata alla Prussia. La città, cinta da alte mura e fossati, con una cittadella fortificata, ...
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Vaticano G 62, Pittore del
Ceramografo attico a figure nere, prende nome dalla coppa del Vaticano G 62, decorata su ogni lato con tre cavalieri. Al pittore, miniaturista attivo attorno alla metà del [...] VI sec. a. C., è attribuita pure una coppa della Collezione Lagunillas dell'Avana, con la stessa decorazione.
Bibl.: J. D. Beazley, Black-fig., 1956, p. 689 ...
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Negli eserciti medievali, soldato di umile condizione al quale era affidato il compito di dare inizio alla battaglia, o che andava saccheggiando al seguito dei cavalieri; r. erano anche i servi, i predatori, [...] la folla e tutti i non combattenti che, seguendo le milizie, riuscivano a entrare negli accampamenti ...
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DEL VECCHIO, Giorgio
Vittorio Frosini
Nacque il 26 ag. 1878 a Bologna da Giulio Salvatore, professore di statistica nell'università, e da Ida Cavalieri. Trasferitosi il padre all'università di Genova, [...] il D. vi compì i suoi studi e si laureò in giurisprudenza col massimo dei voti e la lode. Nel 1902 apparvero le sue prime pubblicazioni: un articolo sulla rivista IlConvito di Genova, un altro sulla Rivista ...
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MILES
SStefano Gasparri
Il termine miles si associa per lo più, nel linguaggio delle fonti medievali, al combattente a cavallo, il cavaliere, ma le sue possibili valenze sono molteplici, e tali rimangono [...] milites erano in primo luogo i feudatari in capite regis, i quali partecipavano all'esercito con i loro contingenti di cavalieri; accanto a loro c'erano altre categorie di minore importanza, come i milites delle città e dei castelli demaniali, nella ...
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GRUMBACH, Wilhelm, von
Walter Platzhoff
Nato nel 1503, discendeva da una stirpe di nobili della Franconia e fu uno degli ultimi rappresentanti dei cosiddetti cavalieri predatori (Raubritter). Nella [...] sua gioventù prese parte alla grande guerra dei contadini; entrò poi al servizio del margravio Alberto Alcibiade di Brandeburgo-Kulmbach. Nel 1540-44 era tra i consiglieri del vescovo Corrado IV di Würzburg; ...
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DAVISI (D'Aviso, Avvisi, De Aviso, De Avisus, Avisius), Urbano Giovan Francesco
Franco Aurelio Meschini
Nacque a Roma il 25 maggio 1618, quinto figlio di Giovanni Andrea, "berrettaro".
Compiuti gli [...] , ove pure non mancano interventi del D., solo cinque (6., 7, 38, 39, 41) non hanno riscontro nella Sphaera del Cavalieri.
Individuata la fonte precisa dei trattato "davisiano", rimane tuttavia ancora oscuro il motivo per cui il D., sempre pronto a ...
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cavaliera1
cavalièra1 agg. f. [da cavaliere, come termine di fortificazione]. – In geometria, assonometria c., particolare tipo di assonometria, così detta perché inizialmente usata da ingegneri militari per rappresentare lavori di fortificazione.
cavaliera2
cavalièra2 s. f. [der. di cavaliere]. – 1. ant. o scherz. La moglie, o anche la figlia di un cavaliere. 2. Locuz. avv. alla c., da cavaliere, al modo dei cavalieri: vestire alla cavaliera.