TORMA (turma)
Plinio Fraccaro
L'unità tattica della cavalleria romana, così detta, secondo Varrone (De lingua lat. V, 91), perché contava 30 cavalieri, originariamente 10 per ognuna delle tre tribù (terna). [...] Essa si divideva in tre decuriae, comandate da tre decuriones (il primo dei quali comandava l'intera torma), ai quali si aggiungevano tre sottufficiali, optiones (Polibio, VI, 25). Aveva proprio vessillo. ...
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IPASPISTI (gr. ὑπασπιστής "scudiero")
Plinio Fraccaro
Originariamente costituivano la guardia del corpo permanente dei re macedoni (altri pensano invece a scudieri dei cavalieri), la quale anche in seguito [...] era formata da un reparto di ipaspisti che portavano il titolo di ὑπαστισταὶ βασιλικοί (anche σωματοϕύλακες) ed erano comandati da uno dei più nobili generali dell'esercito. Dalla guardia si sviluppò poi ...
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Soldato a cavallo armato alla leggera. In epoca feudale, i c. costituirono un tipo di cavalleria di categoria inferiore: erano così chiamati i cavalieri armati di coltellaccio, i paggi dei lancieri e i [...] balestrieri a cavallo. Dopo il 17° sec. la specialità dei c. aumentò di numero rispetto alla cavalleria di linea e pesante; poi costituì la cavalleria leggera di linea ...
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GUIDI, Cammillo
Marco Gemignani
Nacque a Volterra il 14 marzo 1636 dal conte Iacopo e da Maria Maffei.
Nella sua famiglia, una delle più antiche della cittadina toscana, molti membri illustri avevano [...] 467-468r, 470r, 471v-472r, 474r, 478r, 496r, 505r, 516r; Carte Ceramelli Papiani, filza 2579; Arch. di Stato di Pisa, Ordine dei cavalieri di S. Stefano, filze 125, ins. 9; 1137, inss. 200 s., 255, 325; 2939, cc. 121v, 378v-379r; 3679, c. 360v; 3696 ...
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Gonja
Regno dell’od. Ghana nordoccidentale tra il Volta Nero e il Volta Bianco. Fu creato fra 16° e 17° sec. da cavalieri noti come Gbanya (secondo una tradizione sarebbero giunti dal Mali) lungo una [...] rotta commerciale di crescente importanza, in collegamento coi mercati auriferi gestiti dai mercanti diula di Begho e Bono. Più avanti nel 17° sec. fu il principe Jakpa a insediarsi a Yagbum, ancora oggi ...
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(ted. Preussen) Regione storica della Germania, la cui denominazione deriva dai Borussi, o Prussi, popolazioni baltiche che abitavano la zona costiera detta più tardi P. orientale. Fino al 1945 la P. [...] dell’Ordine. La pace di Thorn (1411), con il pagamento di una forte indennità di guerra, lasciò ancora la P ai cavalieri. Un successivo intervento polacco, dovuto a una ribellione dei sudditi, portò alla seconda pace di Thorn (1466), che spezzò la P ...
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MENDOZA, Francisco
Angela Valente
Militare e scrittore spagnolo, che si distinse nella guerra contro i Mori di Granata, come comandante di archibugieri e cavalieri a lui affidati dal padre, il marchese [...] di Mondejar. Entrato a servizio dell'arciduca Alberto d'Austria, lo seguì nelle Fiandre, dove quegli era reggente, e di lì fu mandato ambasciatore a Vienna e in Polonia. Ritornato in patria, fu accusato ...
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Poeta greco (5º sec. a. C.) della commedia "antica", che nel 424 a. C. presentò una sua commedia (῾Υλοϕόροι, Boscaioli) in gara con i Cavalieri di Aristofane, e nel 388 l'Admeto (῎Αδμητος) insieme con [...] il Pluto. Si hanno scarsi frammenti di cinque sue commedie ...
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EPITIMOS (᾿Επίτιμος)
A. Stenico
Ceramista attico la cui firma appare su una kölix a figure nere di New York, da Vulci, con due cavalieri all'interno e due busti, uno maschile (Dioniso) e uno femminile [...] (Ariadne ?) all'esterno sul labbro. Il pittore di questa tazza, già inserita nella serie dei maestri miniaturisti di coppe, è assai vicino a Lydos.
Bibl.: J. C. Hoppin, Black-fig., p. 79; J. D. Beazley, ...
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Pittore (Casi, Val di Sieve, 1544 circa - Mazzarino, Sicilia, 1614), si formò nell'ambito del tardomanierismo fiorentino. Documentato a Malta (Madonna fra santi e cavalieri, 1589, Palazzo Arcivescovile), [...] lavorò prevalentemente in Sicilia dove lasciò opere che rivelano influenze caravaggesche (S. Luca dipinge la Vergine, Palermo, S. Giorgio dei Genovesi; Martirio di S. Agata, 1605, Catania, Cattedrale; ...
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cavaliera1
cavalièra1 agg. f. [da cavaliere, come termine di fortificazione]. – In geometria, assonometria c., particolare tipo di assonometria, così detta perché inizialmente usata da ingegneri militari per rappresentare lavori di fortificazione.
cavaliera2
cavalièra2 s. f. [der. di cavaliere]. – 1. ant. o scherz. La moglie, o anche la figlia di un cavaliere. 2. Locuz. avv. alla c., da cavaliere, al modo dei cavalieri: vestire alla cavaliera.