PARSIFAL
Giuseppe Gabetti
. Cavaliere del Cral (v.), discendente di Titurel e padre di Lohengrin: giovanetto eroe, che, uscendo dalla solitudine in cui la madre lo aveva allevato, manca dapprima, col [...] Toledo), si servì della materia più diverso, e il tutto rifoggiò con spregiudicata libertà di atteggiamenti nella (1829) d'Immermann, accanto alle figure di altri cavalieridella leggenda, in una nuova simbolica interpretazione mistico-romantica. ...
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Nato nel 1873 dal re Carlo IX di Francia e dalla sua amante Marie Touchet, vestì dapprima l'abito di Malta, ebbe commende dell'ordine in Alvernia (dove egli già aveva beni che lo autorizzavano a portare [...] di gran priore dei cavalieridella lingua d'Alvernia, una delle grandi suddivisioni nazionali dell'ordine stesso. Ma perdette gli ultimi tempi del regno di Enrico IV, e non riacquistò la libertà se non dopo l'avvento al trono di Luigi XIII. Servì ...
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L’arte, la tecnica e l’attività del cavalcare. Dal punto di vista agonistico, l’attività a cavallo comprende l’e. da corsa (galoppo, in piano e a ostacoli, trotto; ➔ ippica) e l’e. da campagna (i diversi [...] ; e medaglia d’argento della squadra italiana). Altri importanti successi sono stati ottenuti dai cavalieri italiani in campo mondiale con comportamento durante gli esercizi possa compierla da solo con libertà di movimento, anche se con il peso del ...
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Comune dell’Emilia (140,86 km2 con 395.416 ab. nel 2020, detti Bolognesi), città metropolitana e capoluogo della regione Emilia-Romagna. È posta sulla Via Emilia, a 54 m s.l.m., allo sbocco della valle [...] mura e solo più tardi poté estendersi fino a quello dell’attuale città metropolitana e talvolta superarne i confini. Fu allora che i nobili, i cavalieri feudali, che avevano contrastato in tutti i modi la costituzione del Comune, dovettero cedere ...
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ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] , fu molto festeggiato a Siena e in Firenze da cavalieri fiorentini messi ai suoi ordini dal comune: fra essi dové libertà di mosse nel creare fuori degl'impacci d'ogni tradizione, come in pochi altri genî dell'umanità: lo stesso culto paziente dell ...
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È termine che può essere inteso in diverso modo a seconda del punto di vista da cui ci si mette nel considerare l'uomo, le sue potenze, i suoi atti e i suoi fini.
Più comunemente e, per così dire, più [...] e si estende da Atene ad altre città della Grecia, sopravvivendo anche alla libertà e servendo di grande attrazione pure per gli stranieri Figli d'Italia, Cavalieri di Colombo) promuovono l'educazione fisica e morale della gioventù.
La Repubblica ...
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Benché negli autografi si denomini Iohannes Boccaccius de Certaldo civis, o più semplicemente Iohannes de Certaldo (in volgare, Giovanni di Boccaccio da Certaldo) e poi, nell'opera De montibus e in una [...] comparirà scortato da cento cavalieri. Vince Arcita, protetto da non ostacolare la libertà di scelta dei singoli di G. B., Firenze 1927. E cfr., naturalmente, Fr. De Sanctis, Storia della letteratura italiana, a cura di B. Croce, Bari 1912, I, cap. 9 ...
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Benedetto Caetani discendeva per parte del padre Roffredo I da una delle più cospicue famiglie di Anagni, per parte della madre Emilia dalla nobile casa dei Patrasso di Alatri, imparentata con Alessandro [...] invano di seppellirsi nuovamente nella solitudine eremitica: la sua libertà costituiva un'oscura minaccia contro la sicurezza del pontefice di Giacomo, il capitano della lega guelfa toscana e della taglia dei cavalieri, Inghiramo di Biserno (settembre ...
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Nicola, figlio di Lorenzo taverniere e di Maddalena, lavandaia e acquaiola, nacque in Roma nel rione della Regola nel 1313 o nel 1314. Orfano di madre, visse presso parenti in Anagni, sino a venti anni, [...] armando una milizia rionale di 1300 fanti e di 360 cavalieri, rendendo la giustizia severa e spedita, arricchendo l'erario e nazionale alla pace, alla giustizia, alla libertà, alla liberazione della sacra romana repubblica. Nell'esule e nel ...
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BRESCIA
G. Panazza
(lat. Brixia; Brisia, Bressa nei docc. medievali)
Città della Lombardia, capoluogo di prov. e diocesi vescovile, situata tra i fiumi Oglio e Chiese allo sbocco della val Trompia.Di [...] Gramsci), S. Nazaro (imbocco di corso Martiri dellaLibertà); indi si svolgevano a N seguendo via dei Mille della decorazione pittorica del salone del broletto, con la raffigurazione, storicamente quanto mai significativa, di una teoria di cavalieri ...
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livrea
livrèa s. f. [dal fr. livrée, propr. part. pass. femm. di livrer nel senso di «fornire, consegnare» (sottint. robe «abito»), in quanto era regalata dal signore]. – 1. a. In origine, veste con i colori e lo stemma della casa che, dal...
campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...