MARGIANA
G. A. Ko¿elenko
La regione del corso inferiore del fiume Murgab (Turkmenistan), corrispondente all'oasi della città di Merv, nell’Avesta è chiamata Mourgu, nell'iscrizione achemenide di Bīsotūn [...] Sarianidi, il tempio era dedicato a due culti, quello del fuoco e quello del haoma, la bevanda inebriante del culto mazdaico. le mani poggiate sull'elsa di una lunga spada, i cavalieri, le figurine di animali. Una varîante particolare di questa ...
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PERETTI DAMASCENI, Alessandro
Simone Testa
– Nacque, primo di quattro figli, nel 1571 a Montalto, nelle Marche, da Fabio Damasceni, gentiluomo romano, e da Maria Felice Mignucci Peretti, figlia di Camilla, [...] scudi annui. Si ritiene che nei trentotto anni del suo cardinalato, Peretti abbia speso circa un Dentice, Carlo Gesualdo, Emilio de’ Cavalieri; apprezzò e propagò lo stile di onore della sorella Flavia, il Tempio fabricato da diversi coltissimi, et ...
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F. Ippolitoni Strika
ÇATAL HÜYÜK (v. S 1970, p. 47, s.v. Anatolia). - Città neolitica del VII-VI millennio a.C., situata nella pianura di Konya, non lontano dalle montagne del Tauro e da cave di ossidiana [...] La scena dipinta su due pareti di un tempiodel livello Il è notevole per il contrasto tra le , Çatal Hüyük in Perspective, Menlo Park 1976; F. Ippolitoni Strika, I cavalieri di Çatal Hüyük e le origini dell'ideale centaurico, in AnnOrNap, XXXVII, ...
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GOFFREDO
Hubert Houben
Terzo di questo nome, signore di Lecce, Ostuni e Carovigno, e successivamente conte di Montescaglioso (Matera), fu figlio di Mabilia e di Accardo (II), attestato tra il 1120 e [...] per recarsi in Puglia, ma quando il re, poco tempo dopo, giunse con il suo esercito in Puglia per cacciarne La Sicilia e i Normanni. Le fonti del mito, Bologna 1989, pp. 169 s.; E. Cuozzo, Cavalieri e organizzazione militare nel Mezzogiorno normanno, ...
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(al) Malik (al) Kāmil
Henri Bresc
I rapporti di M. con Federico II si chiariscono alla luce del sistema familiare ayyubide che alterna fra i principi competizione e precaria collaborazione. Il Saladino, [...] Lusignano nel 1187. Tolse Damasco e Aleppo all'erede del suo signore Nūr al-Dīn Ibn Zanǧī e integrò certo, Federico disponeva di ottocento cavalieri su undicimila uomini, ma non Poiché i Saraceni hanno per il Tempio una certa venerazione, e vi ...
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COLLIGNON (Colignon, Coligon), Giuseppe
Valeria Cianci
Nacque il 2 marzo del 1778 da Vincenzo Collignoni, che era venditore di tabacco per conto regio, e da Barbara Magrot, di origine napoletana, a [...] 14 in compagnia dell'amico pittore Cavalieri visitava lo studio del C.: "Il Cavalieri mi introdusse dal pittore Collignon, di Ravenna S. Apollinare fa precipitare il tempio di Apollo, (opera citata, nella descrizione del duomo, da C. Ricci, 1914) e ...
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Vedi LANUVIO dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
LANUVIO (v. vol. IV, p. 465)
P. Chiarucci
La più recente ricerca archeologica ha consentito di ampliare al periodo preistorico le conoscenze su L., in seguito [...] dell'abitato protostorico di Colle S. Lorenzo, del grande tempio arcaico attribuito a Iuno Sospita (o Sispita) databile C., costituito non tanto da un gruppo di singoli cavalieri ma da un complesso caratterizzato dalla presenza di una quadriga ...
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COLTELLINI (Cortellini), Michele
Giacomo Bargellesi
Figlio di Luca, apparteneva a famiglia di artigiani ferraresì dediti alla lavorazione dei coltelli e fabbricanti di maschere. Si può ritenere nato [...] e del S. Girolamo, del Museo di Digione (Arslan, 1936, p. 181); non molto più tarde sono la Presentazione al tempio della , p. 934); Catalogue de la collection de M. le Comm. Gius. Cavalieri, Ferrare, Munich 1914, vendita Helbing, nn. 877 s., 964; A. ...
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CARLETTI, Nicolò
Arnaldo Venditti
Di famiglia toscana, nacque in Napoli l'8 nov. 1723 (secondo Strazzuffo, che sulla fonte del Soria ne fornì una densa biografia), data non da tutti accettata.
Dopo [...] ebbe da Pio VI l'Ordine dei Cavalieri di Cristo.
Oltre all'attività specificamente tecnica per sottomettere alla vista l'intero tempio da ogni punto di se stesso". 1775 su scala 1:3.808 (un'altra edizione, del 1777, è in scala minore 1:20.040).
L' ...
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MUZI, Nicolo
Saverio Franchi
MUZI (Mutij), Nicolò. – Nacque a Roma alla metà del Cinquecento.
Si formò all’arte della stampa nella tipografia di Giovanni Gigliotti, insieme al quale nel 1578 fu testimone [...] la partitura del primo melodramma romano, la Rappresentatione di Anima et di Corpo, composta da Emilio de’ Cavalieri su d’una composizione polifonica – i fascicoli furono stampati a distanza di tempo, il soprano reca la data 1601, il tenore 1602 al ...
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templare
(o templàrio) agg. e s. m. [dal lat. tardo templaris, der. di templum «tempio»]. – 1. agg. Del tempio, dei templi; in storia dell’arte, usato sia in modo generico (architettura t., torre t.), sia, più specificamente, in riferimento...
cavaliere
cavalière (ant. cavalièro e cavallière) s. m. [dal provenz. cavalier, fr. ant. chevalier, che risalgono al lat. tardo caballarius, der. di caballus «cavallo»]. – 1. a. Chi sta a cavallo, chi va abitualmente a cavallo: il cavallo...