DELLA ROVERE, Giovan Battista, detto il Fiamminghino
Leonardo Caviglioli
Nacque a Milano nel 1561 (Besta, 1933), fratello maggiore di Giovan Mauro; i due fratelli, entrambi pittori, sono chiamati ambedue [...] , vicino a quello della corrente manierista romana facente capo a Cristofano Roncalli detto il Pomarancio e al Cavalierd'Arpino, per il forte patetismo espressivo e l'elegante contrapposto di movimenti delle figure, soprattutto nel S.Trancesco ...
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NEBBIA, Cesare
Patrizia Tosini
NEBBIA (del Nebbia, Nebula), Cesare. – Nacque a Orvieto da Tommaso, di piccola nobiltà locale, nei primi anni Quaranta del XVI secolo (come si ricava da una lettera alla [...] , anche se surclassato nel ruolo direttivo dal Cavalierd’Arpino: eseguì i cartoni per gli Evangelisti Matteo P. Tosini, Esercizi di stile: pittori all’opera sui ponteggi di villa d’Este tra Cinque e Seicento, in Studi di Memofonte, V (2010), pp. ...
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NUCCI, Avanzino
Stefano De Mieri
NUCCI, Avanzino. – Nacque a Gubbio (Carloni, 1993) intorno al 1552, forse figlio del pittore Luca Nucci o Nuccio da Gubbio, attestato a Gualdo Tadino nel 1574 (Storelli, [...] dalla pittura fluida e piacevole dei primi anni del Seicento: il suo stile, non immune da ulteriori suggestioni dal Cavalierd’Arpino, è espressione di un «garbato dissenso in un momento di dibattiti ideologici di forte impegno» (Strinati, 1979, p ...
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TRONSARELLI, Ottavio
Arnaldo Morelli
– Nacque a Roma intorno al 1586, ultimogenito di Antonio e di Chiara Diaz Radice.
Il padre, nato a Gallese (1527/1528 circa) da padre francese, visse fin dalla prima [...] dai versi che omaggiano celebri pittori e scultori, tra cui il Caravaggio, il Domenichino, il Cavalierd’Arpino (lo scenografo della Catena d’Adone), il Grechetto, Giovanni Baglione, Astolfo Petrazzi e Francesco Mochi, e ne descrivono talvolta in ...
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SANQUIRICO, Paolo
Emmanuel Lamouche
– Nacque verso il 1565 a Trecasali, presso Parma, dal parmigiano Giovan Matteo (Ostrow 1998, pp. 27, 50 nota 4). Non si conosce il nome della madre. Il suo nome [...] delle figure in argento.
Nel 1624 venne incaricato di redigere l’inventario di dipinti e sculture di Giuseppe Patrizi con il Cavalierd’Arpino (Fumagalli, 1989, p. 136 nota 9). Lo stesso anno il suo Crocifisso di bronzo è citato per la prima volta ...
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SELLITTO, Carlo
Gianluca Forgione
‒ Nato a Napoli e battezzato nella parrocchia di S. Giovanni Maggiore il 10 luglio 1580 (Stoughton, 1977, p. 366), fu il secondo dei sei figli venuti alla luce dal [...] auge l’infondato riferimento all’ambito del Cavalierd’Arpino suggerito da Nicola Spinosa (Il Maestro dell attività di C. S., in Percorsi di conoscenza e tutela. Studi in onore di Michele d’Elia, a cura di F. Abbate, Napoli 2008, pp. 203-221; G. ...
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CANINI, Giovanni Angelo
Antonella Pampalone
Figlio secondogenito dello scalpellino Vincenzo, nacque a Roma nel 1609 (Pio, 1724). Tutte le fonti confermano che ancora bambino conobbe il Domenichino, [...] compositivo di tipo classicistico con echeggiamenti dal Cavalierd'Arpino; i colori un po' freddi e duri 30 nn. 99-105; N. Wibiral, Contributi alle ricerche sul cortonismo in Roma, in Boll. d'arte, XLV (1960), pp. 129 s., 133, 150 s., 153, 161, 164; ...
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GANASSINI (Canassini, Fiore, Ganasini, Ganacini, Ganascini, Ganasselli, Ossini), Marzio (Marco, Mario, Martino, Marzio di Cola Antonio)
Enrico Parlato
Nacque a Roma in un periodo che può essere circoscritto [...] Pittori viterbesi di cinque secoli, Roma 1970, pp. 52, 55, 264; G. Matthiae, S. Cecilia, Roma 1970, pp. 48-53; Il Cavalierd'Arpino (catal.), a cura di E. Röttgen, Roma 1973, pp. 47, 53, fig. 43; V. Tiberia, Una notizia sul Gentileschi e sugli altri ...
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RAGANO, Giovanni Bernardino
Gianluca Forgione
RAGANO (Azzolino), Giovanni Bernardino. – Nacque a Cefalù intorno al 1572 e giunse a Napoli nel 1592 circa, secondo quanto si ricava dalla testimonianza [...] suo catalogo denuncerebbero, nondimeno, una conoscenza nient’affatto superficiale di Belisario Corenzio e dell’attività napoletana del Cavalierd’Arpino (Leone de Castris, 1991, pp. 286, 311).
Nel 1599 portò a termine la prima commissione pubblica di ...
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VIVIANI, Antonio detto il Sordo di Urbino
Massimo Moretti
– Nacque a Urbino nel 1560 da Tommaso e da Petra Castellucci di Acqualagna (Pungileoni, 1835).
Tutt’altro che definita è la sua prima formazione. [...] estraneo nemmeno a Giuseppe Cesari, detto il Cavalierd’Arpino), dal quale si genera quella tipica atmosfera della Scala Santa ed alcune aggiunte per il tardo manierismo romano, in Bollettino d’arte, s. 4, XLV (1960), pp. 327-335; A. Costamagna ...
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