Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] , G. e C. Rainaldi, i Longhi, C. Fontana. In pittura, a Roma, oltre la pittura ancora tardocinquecentesca del Cavalierd’Arpino, l’esempio di Caravaggio fu di larga imitazione (O. e A. Gentileschi, O. Borgianni, B. Manfredi); premessa alle correnti ...
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Il complesso di esperienze artistiche elaborate tra il secondo e l’ultimo decennio del 16° sec.; nato con particolare riferimento alle arti figurative e all’architettura, il termine è stato poi esteso [...] e di nuovo a Roma con Daniele da Volterra, Salviati, Vasari, P. Tibaldi (cui fecero seguito Taddeo e Federico Zuccari, il Cavalierd’Arpino); e così per il cosiddetto m. al di là delle Alpi, a Fontainebleau con il Rosso, il Primaticcio, N. Dell’Abate ...
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Pittore (Bologna 1575 - ivi 1642). Tra i maggiori artisti del tempo, molto apprezzato dai contemporanei, operò a Roma, a Napoli ma soprattutto nella sua città natale. Vicino al classicismo carraccesco [...] uso del colore.
Vita e opere
Allievo del pittore fiammingo D. Calvaert (1585-94), entrò poi nell'Accademia dei Carracci per la famiglia Borghese a Roma, per tramite del Cavalierd'Arpino (affreschi nella Sala delle nozze Aldobrandini e nella Sala ...
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GUIDICCIONI, Lelio
Michele Di Monte
Nacque a Lucca, da Ippolito di Nicolao e Camilla Moriconi, e fu battezzato nella chiesa di S. Giovanni il 17 ott. 1582. Il padre, che discendeva dal ramo principale [...] accademico, da quello dei pittori - come testimoniano le poesie dedicate ad Annibale Carracci, a Giuseppe Cesari (il Cavalierd'Arpino), a Gaspare Celio - a quello musicale, con i frequenti riferimenti al già citato Della Valle o alla mantovana ...
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