Dante Alighieri, Opere minori: Vita Nuova - Introduzione
Domenico De Robertis
È tra i caratteri certo più significativi dell'opera dantesca, ed elemento costitutivo di essa, la prepotente forza di autoaffermazione [...] Nuova, e da Se Lippo amico se' tu che mi leggi (e senza ricordare qui la grande lezione, prima che di Cavalcanti, di Guittone). Non si tratta tanto della designazione di un pubblico, quanto di un rapporto essenziale, dello spazio vitale del proprio ...
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Poeta fiorentino (sec. 13º-14º), da identificarsi forse con il notaio ser Lapo di Giovanni Ricevuti, della cui attività si hanno documenti sicuri relativi agli anni tra il 1298 e il 1321. Ricordato da [...] anche citato dal medesimo nel De vulgari eloquentia (I, 13) tra coloro che, insieme con i contemporanei G. Cavalcanti, Cino da Pistoia e Dante stesso, seppero raggiungere l'eccellenza del volgare (vulgaris excellentiam). Di lui restano undici ballate ...
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FRANCESCO da Camerino
Franco Pignatti
Vissuto intorno alla seconda metà del XIII secolo, è il più antico rimatore marchigiano il cui nome compaia nei codici. Il manoscritto Vat. lat. 3793 della Bibl. [...] , e da un Angelo Magellario da Roma, probabilmente uno studente. Gentile da Camerino doveva essere un professore, mentre di Iacopo Cavalcanti, parente di Guido, morto prima del 18 luglio 1287, sappiamo che nell'autunno del 1283 era a Bologna, dove ...
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Componimento lirico di origine provenzale, che incontrò grande fortuna, soprattutto nella lirica in lingua d’oïl (pastourelle). Ha generalmente lo schema fisso di un contrasto amoroso tra un cavaliere [...] diversa nel ritornello rispetto alla strofa. In Italia questo genere lirico ebbe qualche rara imitazione, come la ballata di G. Cavalcanti In un boschetto trova’ pasturella e l’altra di F. Sacchetti O vaghe montanine pastorelle. Se ne hanno esempi ...
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Poeta e critico statunitense (Hailey, Idaho, 1885 - Venezia 1972). Nato da una famiglia di tradizioni quacchere e puritane, crebbe a Filadelfia e studiò allo Hamilton College di Clinton e all'Università [...] l'interesse per il mondo medievale (The spirit of romance, 1910). Nel 1912, la traduzione dei Sonnets and ballate of Guido Cavalcanti (cui seguirà nel 1933 quella delle Rime), segnò l'inizio di un impegno nel lavoro di traduttore in cui P. spaziò ...
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Prosatori Volgari del Quattrocento – Introduzione
Claudio Varese
Sul Quattrocento in genere, e sulla prosa volgare in particolare, è gravato il peso di un giudizio negativo che, partendo dalla sistemazione [...] la capacità e la volontà di scrutare quanto avviene negli uomini e tra gli uomini muovono la loro indagine: Giovanni Cavalcanti vuoi vedere come realmente è governata la repubblica fiorentina, che non nel Palagio o nelle discussioni dei Priori e dei ...
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Filologa, critica e scrittrice italiana (Milano 1915 - ivi 2002); prof. di storia della lingua italiana dal 1962, prima all'univ. di Lecce, poi a Pavia, dove istituì il Centro di ricerca sulla tradizione [...] soprattutto con riferimento a Dante (Dante a un nuovo crocevia, 1981; La felicità mentale. Nuove prospettive per Cavalcanti e Dante, 1983), sviluppò parallelamente interessi per la letteratura contemporanea (direzione dell'ed. critica di B. Fenoglio ...
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Letterato (Candia 1552 circa - Padova 1625). Fu lettore di filosofia a Perugia (1590-93), a Roma (1594-99) e infine (1600-23) di lettere classiche a Padova. Gesuita, uscì dalla Compagnia nel 1596, quasi [...] del Tasso e contro la Crusca e i trecentisti (Comparatione di Homero, Virgilio e Torquato Tasso, 1607; L'Anticrusca, 1612; Il Cavalcanti, 1614; commento ai primi 10 canti della Liberata, 1616, ecc.) è quella d'un critico che, pur ancora in nome di ...
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(App. III, I, p. 430)
Filologo e critico letterario, morto a Domodossola il 1° febbraio 1990. Dottore honoris causa delle università di Oxford (1965) e Bruxelles (1973); socio nazionale dell'Accademia [...] italiana delle Origini e del Trecento (ed. del Canzoniere di F. Petrarca, 1964; ed. delle Rime di G. Cavalcanti, 1966; Letteratura italiana delle origini, 1970), con particolare riguardo all'opera dantesca (Un'idea di Dante. Saggi danteschi ...
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GUIDO Guinizzelli (Guinizelli)
Giorgio Inglese
Il poeta che Dante nomina in Purgatorio, XXVI, 94 ("son Guido Guinizzelli e già mi purgo / per ben dolermi prima ch'a lo stremo") è presentato dai canzonieri [...] (oltretutto, il sonetto è rivolto a un "giovane") fanno ritenere che il nome di G. si sia sostituito a quello del Cavalcanti (Giunta, 1995).
Data la peculiarità della sua posizione storica, G. è l'unico poeta del Duecento che goda di un'attestazione ...
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cavalcabile
cavalcàbile agg. [der. di cavalcare], non com. – 1. Che si può cavalcare: è troppo bizzarro questo mulo e non mi pare cavalcabile. 2. Di strada, per la quale si può passare a cavallo.
cavalcante
agg. e s. m. [part. pres. di cavalcare], ant. – 1. Che cavalca, cavalcatore. 2. Servo che seguiva o precedeva, a cavallo, il padrone quando questi cavalcava o andava in carrozza. 3. Colui che, stando a cavallo, guida la prima coppia...