Lagia
Gentildonna fiorentina (L. è diminutivo di Alagia, cioè Adelagia, Adalasia), amata da Lapo Gianni, ricordata nella corrispondenza poetica tra D. e il Cavalcanti; da D. nel sonetto Guido, i' vorrei, [...] Rime 229), ovvero che qui si tratti di altra L. (secondo L. Di Benedetto, Tra gli amori di D. e del Cavalcanti, Napoli 1928; il Corbellini era andato oltre, stimando Amore e monna Lagia risposta di D. al cavalcantiano Se vedi Amore). Del Misciattelli ...
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sbadigliare
Nell'atto di Buoso, il ladro fiorentino della bolgia delle trasformazioni: trafitto nell'ombelico da un serpentello acceso (Francesco Guercio Cavalcanti), dapprima lo riguarda in silenzio [...] e poi, fermo sui piedi, sbadigliava / pur come sonno o febbre l'assalisse: cfr. If XXV 89.
I codici antichi tramandano anche la forma toscana (i)sbavigliare; la marchigiana esbadegliava (Laurenziano 40 ...
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MARIGNOLLI, Curzio
Giorgio Masi
MARIGNOLLI, Curzio (Curzio da Marignolle). – Ultimo discendente di una famiglia fiorentina di antica nobiltà, che nel Duecento possedeva un castello a Marignolle (località [...] villetta) e di una villa «a S. Marco Vecchio, poco fuori della porta a S. Gallo», nell’attuale via Faentina (A. Cavalcanti, Notizie…, p. 34), che in seguito appartenne a Girolamo Fedini.
Tale ricchezza, tuttavia, nelle mani del M. si dileguò: tutti i ...
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Io mi senti' svegliar dentro a lo core
Lorenzo Polato
. Sonetto della Vita Nuova (XXIV), ove ha un posto centrale; È indirizzato a G. Cavalcanti, ed esprime il destarsi di Amore nel cuore di D., la [...] e figurale.
Nel commento in prosa (cronologicamente posteriore) D. sovrappone alla metafora - che al De Robertis fa ricordare il Cavalcanti di Chi è questa che ven - un significato più sottile: Quella prima è nominata Primavera solo per questa venuta ...
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Architetto (Napoli 1718 - ivi 1785). Attivo principalmente a Napoli, dove costruì il teatrino del palazzo d'Afflitto (1748), i palazzi Latilla (1754) e Cavalcanti (1762); la sua opera più importante è [...] la chiesa dello Spirito Santo (1774). Nel trattato Dell'architettura (1768) si oppose agli eccessi del barocco ...
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sonetto, sonetto doppio
Ignazio Baldelli
1. Nei s. danteschi, la forma arcaica a rime alterne negli otto versi della fronte, è di gran lunga meno usata, come del resto in Cavalcanti e in Cino. Dai conteggi [...] i grandi stilnovisti, e in particolare D., avevano vigorosamente affermato: lo schema a rime alterne sta in rapporto all'altro, di 1 a 3 in Cavalcanti, di 1 a 5 in D., di 1 a 6 in Cino, e in Petrarca si reperiscono 14 s. con la fronte a rime alterne ...
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RUSTICUCCI, Iacopo
Silvia Diacciati
– Nacque verosimilmente a Firenze intorno al 1200 da famiglia non conosciuta.
Nulla di lui è noto prima di alcuni documenti sangimignanesi che lo ricordano tra i [...] fu probabilmente consorte.
Contrariamente a quanto sostenuto da alcuni commentatori danteschi che lo volevano appartenente alla famiglia Cavalcanti e in conformità a quanto già intuito da Pietro Santini (1923, p. 32), Rusticucci ebbe in effetti ...
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Stil nuovo
Mario Marti
Con questa formula scolastica la moderna storiografia della letteratura italiana significa i temi e i modi espressivi di un gruppo di giovani poeti toscani vissuti a cavallo dei [...] d'oil e di lingua d'oc seguono quelli che usarono la lingua del sì, e cioè (dopo il siciliano Guido delle Colonne) Guinizzelli, Cavalcanti, Cino e l'amico suo D., con accanto la rispettiva allegazione dei testi (II VI 6). E se a dolcezza di stile si ...
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malinconia
La parola, sentita come tecnica, perché appartenente al linguaggio medico (" collera nera "), è esclusiva nel Due-Trecento del linguaggio comico-realistico (in Cavalcanti soltanto nel sonetto [...] della " scrignatuzza ", dunque in area realistica). In Rime LXXII 1, la m. è personificata: Un dì si venne a me Malinconia; la personificazione era frequente ai tempi di D. (Angiolieri, Cino, testi francesi).
Nel ...
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CIAMPOLI, Giovanni battista
Augusto De Ferrari
Nacque a Firenze nel 1590 da antica e nobile (ma non ricca) famiglia, che, come ramo dei Cavalcanti, risale al 1300.
Poco si sa del padre, Lodovico, e [...] della madre, Francesca Cervoni, della città di Colle. Ingegno assai precoce, il C. ricevette la prima istruzione di grammatica e retorica presso i gesuiti, e di logica presso i domenicani. A quattordici ...
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cavalcabile
cavalcàbile agg. [der. di cavalcare], non com. – 1. Che si può cavalcare: è troppo bizzarro questo mulo e non mi pare cavalcabile. 2. Di strada, per la quale si può passare a cavallo.
cavalcante
agg. e s. m. [part. pres. di cavalcare], ant. – 1. Che cavalca, cavalcatore. 2. Servo che seguiva o precedeva, a cavallo, il padrone quando questi cavalcava o andava in carrozza. 3. Colui che, stando a cavallo, guida la prima coppia...