MAINARDI, Andrea, detto il Chiaveghino
Anna Chiara Fontana
Nacque da Sepolcro (sconosciuto il nome della madre) a Cremona intorno al 1550, forse nella parrocchia dei Ss. Siro e Sepolcro (Cavalcabò, [...] 1827, pp. 157-159, 262; F. Sacchi, Notizie pittoriche cremonesi, Cremona 1872, pp. 203 s., 300 s., 339, 346; A. Cavalcabò, Le vicende dei nomi delle contrade di Cremona, Cremona 1933, pp. 88, 104; A. Venturi, Storia dell'arte italiana, IX, Milano ...
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Pittore (Ala 1671 - Bruchsal 1727). Si formò a Verona e a Venezia. Tra l'altro, decorò con affreschi la chiesa del Carmine a Trento e, insieme a G. A. Baroni di Cavalcabò, la chiesa della Ss. Trinità a [...] Sacco presso Rovereto; dipinse nei palazzi Pizzini e Taddei in Ala e nella residenza vescovile di Bressanone; eseguì quadri d'altare per la parrocchiale di Ala. Nel 1726 fu chiamato a Bruchsal come pittore ...
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PALLAVICINI (Pallavicino)
Vito Antonio Vitale
Famiglia di vasti dominî e di numerose propaggini, che trae origine dal medesimo ceppo degli Estensi, dei Malaspina, dei marchesi di Massa e della quale [...] furono prime diramazioni i marchesi di Gavi, i Cavalcabò, i Lupi di Soragna. Oberto, detto Pelavicino, donde venne il nome, lievemente mutato, alla famiglia, nel 1143 divise tra i figli i larghi possessi estesi dal Po alla Liguria. Di essi Alberto, ...
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Pittore lombardo (notizie dal 1447 al 1477), originario di Brescia, ma stabilitosi a Cremona, fratello di Benedetto. Per la corte sforzesca eseguì ritratti, affreschi e pale d'altare (castelli di Pavia, [...] di Milano, di Vigevano). Sua opera certa sono le figure di Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti per la cappella Cavalcabò in S. Agostino di Cremona, ora a Brera. La critica ha ricostruito la personalità del B. ascrivendogli numerose altre opere: ...
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STRADIVARI, Antonio (Antonius Stradivarius). – Nacque probabilmente a Cremona tra il 1644 e il 1648/1649, figlio di Alessandro (non si conosce il nome della madre)
Fausto Cacciatori
Del cognome Stradivari [...] , Nuove indagini su A. S., Milano 1903; R. Bacchetta, S. non è nato nel 1644, Cremona 1937; C. Bonetti - A. Cavalcabò - U. Gualazzini, A. S., notizie e documenti, Cremona 1937 (ed. anast. Cremona 1999); I.A. Cozio di Salabue, Carteggio, Milano ...
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CANACCI, Antonio
Alfredo Cioni
A Casalmaggiore il C. doveva avere una modesta bottega di tipografo nel 1580, quando vi arrivò per sue faccende A. Ingegneri. Fu qui che questi venne a conoscenza della [...] sciagurata edizione del tassiano Goffredo pubblicata in Venezia dal Cavalcabò, ad istanza di Orazio Malaspina, il 7 ag. 1580. Quell'edizione provocò un estremo rammarico nel Tasso e la più fiera indignazione nell'Ingegneri, che decise di far ...
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FOGLIANO (de Foliano), Guglielmo da
Corrado Corradini
Nobile reggiano, figlio, secondo quanto segnalato dal Tiraboschi (1824) sulla base di un perduto documento del 1210, di Barnaba da Fogliano, nome [...] del F. in una sedizione e in un grave scontro armato.
La scena pubblica cremonese era allora dominata dalla figura di CavalcabòCavalcabò che controllava, anche con la nomina di podestà a lui legati da vincoli di parentela e amicizia, la locale vita ...
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VIGNATI, Giovanni
Carlo Guido Mor
Appartenente a nobilissima famiglia guelfa di Lodi, alla morte di Gian Galeazzo Visconti fu acclamato signore della sua città, dopo aver cooperato alla cacciata di [...] in soggezione di Giovanni Maria Visconti. Aderendo alla Lega guelfa, entrò in stretti legami di parentela coi Rusca di Como, i Cavalcabò di Cremona, i Polenta di Ravenna, e fu nominato anche patrizio di Venezia. Alla sua città largì statuti (che sono ...
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GUPALATINO, Niccolò
Tiziana Plebani
Nacque probabilmente tra il quarto e l'inizio del quinto decennio del secolo XV; se il cognome parrebbe indicare una provenienza straniera, forse greca (M.A. Rouse [...] editoriale, chi sostenne i costi, quale il ruolo del G. e che genere di rapporti intercorresse tra il G., il Cavalcabò e Clemente da Padova sono elementi ancora oscuri; si può del resto pensare che il sacerdote padovano avesse conquistato nel mercato ...
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CORTESI, Tolomeo dei
Giancarlo Andenna
Nacque a Cremona nel 1269 da Nicola di Ottone. La famiglia, già ricordata in carte del XII secolo, apparteneva al ceto dei vassalli della Chiesa cremonese, giacché [...] a Piacenza (1293), a Ferrara (1297-1298) e a Siena (1302). Egli era stato vicino al signore di Cremona, CavalcabòCavalcabò, durante i lunghi anni del suo incontrastato dominio e aveva rappresentato nelle città italiane da lui governate gli interessi ...
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