Sempronio Asellione
Storico romano (sec. 2°-1° a.C.). Fu tribuno militare a Numanzia (133 a.C.). Scrisse una storia dei suoi tempi, in 14 libri, di cui restano pochi frammenti. Nel proemio esponeva il [...] suo concetto della storia come ricerca delle cause dei fatti, contrapponendosi alla tecnica puramente cronologica e cronachistica degli annalisti; risentì l’influsso di Polibio, che aveva conosciuto. Il suo stile asciutto non fu apprezzato da ...
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SYNDICUS
BBeatrice Pasciuta
I syndici erano i rappresentanti delle universitates, le città demaniali, da esse costituiti appositamente per rappresentarle nei giudizi sia civili che penali. La Const. [...] moderna, a cura di A. Mattone-M. Tangheroni, Sassari 1986, pp. 191-211; A. Campitelli, "Cum collegium in causa universitatis fingatur una persona". Riflessioni sul commento di Sinibaldo dei Fieschi, "Rivista di Storia del Diritto Italiano", 61, 1988 ...
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trek, great Nome («grande migrazione») che si dà storicamente all’emigrazione, dalla Colonia del Capo, degli elementi boeri insofferenti all’amministrazione inglese, iniziata nel 1835. Gli emigrati, circa [...] 7000, fondarono comunità repubblicane al di là dei fiumi Orange e Vaal e nel Natal. Le cause del malcontento furono principalmente l’emancipazione, decretata dal governo inglese nel 1834, degli schiavi; la restituzione ai Cafri del territorio ...
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Ministro (sec. 6º) di Giustiniano imp. d'Oriente, cui rese importanti servizî in materia finanziaria, venendo incontro alle crescenti esigenze per le spese militari e le costruzioni sontuose attraverso [...] l'imposizione di tasse e imposte sempre nuove. L'enorme pressione tributaria fu una delle cause della rivolta detta di Nìka (532). Destituito dalla prefettura del pretorio (532), fu reintegrato nel grado (534), ma cadde definitivamente in disgrazia ( ...
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Storico e uomo politico polacco (n. Cracovia 1849 - m. in Posnania 1935); prof. univ. di storia del diritto polacco, nella sua Dzieje Polski ("Storia della Polonia", 1879), come in altre opere precedenti [...] e posteriori, intese prospettare le condizioni interne e le manchevolezze della costituzione quali cause principali della decadenza dell'antico stato polacco. ...
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Domanda indirizzata per iscritto alle autorità pubbliche; istanza che esponga una necessità di ordine o interesse generale di cui si chiede l’accoglimento da parte degli organi statali.
Corte (o curia) [...] istituito da Giacomo Tiepolo (1244). Provvedeva ai diritti dei creditori contro i debitori insolventi, giudicava le cause di prestiti e altre cause mobiliari e presiedeva ad atti di volontaria giurisdizione.
P. dei diritti (Petition of Right) In ...
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Donna di Mileto che, recatasi ad Atene non molto dopo il 450 a. C., convisse con Pericle dal quale ebbe un figlio, Pericle il giovane. I poeti comici insinuano che la guerra di Atene contro Samo (440) [...] e il decreto contro Megara (432), una delle cause prossime della guerra del Peloponneso, sarebbero stati voluti da Pericle per istigazione di Aspasia. Certo è che nel 432 A. subì un processo per empietà e lenocinio, dal quale però uscì assolta. La ...
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VESPRO SICILIANO
Ernesto Pontieri
. Così venne tardivamente denominato il moto per cui, sul declinare del sec. XIII, s'infranse, col dominio angioino in Sicilia, la monarchia creata nell'Italia meridionale [...] vaste complicazioni diplomatiche e militari e urto di altri interessi, che non pare dovessero sempre giovare al trionfo della causa per cui la Sicilia era insorta contro la "mala signoria" angioina e per cui veniva affrontando durissime prove. Ciò ...
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BACCELLI, Augusto
Gian Paolo Nitti
Nacque a Roma il 29 febbr. 1832 da Antonio e da Adelaide Leonori e, contrariamente alle tradizioni familiari, scelse gli studi di giurisprudenza anziché quelli di [...] medicina. Divenne ben presto uno dei migliori avvocati di Roma e, senza trascurare le cause penali, preferì dedicarsi a quelle civili e commerciali.
Di sentimenti liberali e nazionali, durante la spedizione garibaldina del 1867 fu a Rignano Flaminio ...
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Famiglia persiana, che nella seconda metà del sec. 8º diede ai califfi abbasidi una serie di ministri e uomini di stato. Il primo di essi è Khālid ibn Barmak, consigliere di Abū l-῾Abbās e al-Manṣūr; ancor [...] Hārūn ar-Rashīd, i figli di Yaḥyà, al-Faḍl e Gia῾far. La fortuna della famiglia ebbe un repentino tracollo nell'803, per cause non del tutto chiarite: Gia῾far, sino allora carissimo ad ar-Rashīd, fu messo a morte e il padre e il fratello morirono in ...
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causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei due fili è stato c. di un corto circuito;...
causare
cauṡare v. tr. [dal lat. causari, lat. tardo causare, der. di causa «causa»] (io càuṡo, ecc.). – 1. Originare, far succedere, produrre: c. danni; c. uno scandalo; la sua incoscienza ha causato la nostra rovina; lo scontro fu causato...