CESI, Bartolomeo
Agostino Borromeo
Figlio di Angelo del ramo degli Acquasparta, e di Beatrice Caetani dei duchi di Sermoneta, nacque a Roma nell'anno 1567. Nel 1586 ricevette da papa Sisto V la nomina [...] . 1612, data della nomina del primo "custode" dell'istituzione.
Nel 164 il C. rinunciò alla sede di Conza e, a causa delle sue declinanti condizioni di salute, si ritirò fuori Roma, alternando i soggiorni invernali nella sua villa di Nettuno, con la ...
Leggi Tutto
Fondamentalismo
Massimo Introvigne
di Massimo Introvigne
Fondamentalismo
sommario: 1. Il Fundamentalism project e la discussione sulla nozione di fondamentalismo. a) Premesse metodologiche; b) Il Fundamentalism [...] i riferimenti a Taqī al-Dīn Ibn Taymiyya, un giurista di scuola hanbalita del XIV secolo morto in carcere a causa delle sue idee estremiste e considerato autorevole in Arabia Saudita.
Una tecnica non espressamente richiamata da bin Laden, ma usata ...
Leggi Tutto
FELICI, Periele
Riccardo Burigana
Nacque il 1ºag. 1911 a Segni, in provincia di Roma, primogenito di Luigi, geometra agrimensore, e di Anna Roscioli, casalinga. La sua fanciullezza fu segnata dalla [...] 117-128; Comunità e dignità della persona, in Persona e ordinamento nella Chiesa., Milano 1975, pp. 7-15; Indagine psicologica e cause matrimoniali, in Studi di diritto canonico in on. di M. Magliocchetti, a cura di P. Fedele, Roma 1975, II, pp. 515 ...
Leggi Tutto
FILATTERIO
L. Karlsson
I f. (dal tardo lat. phylacterium e dal gr. ϕυλαϰτήϱιον, da ϕυλάττω 'preservare, difendere'), come gli amuleti (v.), avevano lo scopo di allontanare, soprattutto dall'uomo, minacce [...] naturale, nell'età antica e nel Medioevo l'uomo si sentiva esposto a una quantità di pericoli che riteneva dovuti a cause soprannaturali: non solo le malattie il cui insorgere era allora inspiegabile, ma anche i mali dei quali era possibile conoscere ...
Leggi Tutto
MARACCO, Giacomo (Iacopo)
Giovanna Paolin
Nacque nel Veronese, forse a San Bonifacio, intorno al 1511 da Giovanni Matteo, membro di una famiglia legata da interessi a quell'area territoriale e probabilmente [...] Ghetti da Volterra, e il M. fu oggetto di durissime contestazioni da parte di cittadini influenti; ancora nel 1570, a causa del francescano Geremia Bucchio, già indagato.
Per la sua opera, più volte il M. dovette fronteggiare le ire dei capitoli ...
Leggi Tutto
HONORATI, Bernardino
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Jesi, presso Ancona, il 17 luglio 1724 da Giuseppe, patrizio jesino, e da Marianna del conte Galeazzo Cima di Rimini.
La famiglia si era [...] utriusque Signaturae; in quest'incarico l'H. si fece apprezzare per la rettitudine e l'equità che dimostrò nelle molte cause che giudicò. Il 26 nov. 1750 fu nominato "ponente" della congregazione del Buon Governo, e subito dopo ebbe occasione di ...
Leggi Tutto
Teologie
Giuseppe Ruggieri
Tra la fine del 20° e l'inizio del 21° sec. non ci sono state nuove acquisizioni capaci di sconvolgere il paesaggio teologico. Semmai si è consolidata una certa diversità [...] prima. È come se esistesse un pudore delle Chiese rispetto alle reciproche condanne del passato, per cui formalmente si rimuovono le cause del disagio, ma nulla cambia. Segno questo che manca il supporto di un'adeguata riflessione teologica e non si ...
Leggi Tutto
Catechesi e catechismo nell'Italia unita
Giuseppe Biancardi
Ermanno Genre
Il catechismo nel cattolicesimo italiano tra Otto e Novecento
Nel quadro dell’azione pastorale che la Chiesa cattolica rilancia [...] .
Il movimento catechistico in Italia tra fine Ottocento e concilio Vaticano II78
Gli inizi
A dire il vero, però, le cause immediate che danno il via in Italia al rinnovamento del catechismo cattolico vanno ricercate, in buona parte, non tanto nella ...
Leggi Tutto
La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. I primordi dell'Impero
Anne Cheng
I primordi dell'Impero
Quando il Primo Imperatore Qin (Shi Huangdi) riuscì a unificare per la prima volta i principati dei [...] via mediana con la dottrina della causazione dipendente, propria del buddhismo antico, secondo cui ogni cosa dipenderebbe, nella sua origine, da cause e da condizioni. L'idea centrale della scuola Mādhyamika era dunque che tutto ciò che è prodotto da ...
Leggi Tutto
FIESCHI, Obizzo
Gabriele Zanella
Nacque intorno alla metà del secolo XII, figlio di Ruffino del ramo ligure dei conti di Lavagna.
La famiglia del F., di nobili origini, entrò a far parte della vita [...] III ordinò al F., all'arcidiacono della cattedrale ed a Guido da Bagnolo canonico parmense, di avocare alla S. Sede la causa in atto tra il monastero di Nonantola e la chiesa di Modena a proposito della chiesa di Spilamberto. Sempre dalla S. Sede ...
Leggi Tutto
causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei due fili è stato c. di un corto circuito;...
causare
cauṡare v. tr. [dal lat. causari, lat. tardo causare, der. di causa «causa»] (io càuṡo, ecc.). – 1. Originare, far succedere, produrre: c. danni; c. uno scandalo; la sua incoscienza ha causato la nostra rovina; lo scontro fu causato...