Il Rinascimento. La medicina
Nancy Siraisi
Andrea Carlino
La medicina
La medicina come disciplina
di Nancy Siraisi
Nel XV e nel XVI sec. la medicina occupava un posto importante tra le discipline [...] definire Galeno un cattivo interprete di Ippocrate, e Giovanni Argenterio (1513-1572) a mettere in discussione le sue teorie sulle cause e sui sintomi delle malattie. In molti casi, tuttavia ‒ e ciò vale sia per Vesalio sia per Cardano ‒ le critiche ...
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Denominazione generica dei processi infiammatori a carico del palato molle, dell’ugola e delle tonsille. Gli agenti causali possono essere rappresentati da batteri (in primo luogo, come frequenza, gli [...] tonsillare e delle altre formazioni linfatiche della faringe; cause predisponenti sono le perfrigerazioni. I sintomi consistono fra la loro comparsa e lo sforzo o altre eventuali cause che li determinino. Tali dolori hanno prognosi del tutto benigna ...
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stridore In medicina, s. laringeo, particolare rumorosità del respiro (con o senza dispnea) causata da alterazioni a carico della laringe; se ne riconosce una forma congenita, dovuta a malformazione della [...] ecc. Lo s. laringeo può essere provocato anche da edema acuto della glottide e da spasmo della glottide, o essere causato da tetania. La terapia varia secondo l’eziologia. S. respiratorio Particolare forma di dispnea tracheale rumorosa, provocata da ...
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Morbosità
Giovanni Berlinguer
Definizione e valutazione della morbosità
La morbosità esprime il rapporto fra il numero di ammalati e la popolazione. Questo rapporto viene studiato come uno degli indicatori [...] in Cina ed è stata ridotta in altre nazioni dell'Asia, mentre è ora più diffusa di prima in Africa, dove causa ogni anno due milioni di morti (v. Clyde, 1987). Come l'eradicazione del vaiolo rappresenta il maggior successo dell'azione internazionale ...
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Manifestazione patologica, di tipo acuto, subacuto o cronico, primitiva o secondaria, a carico degli organi dell'apparato locomotore (articolazioni, ossa, muscoli ecc.). I r. si manifestano con dolori, [...] il loro carattere vagante, mutevole, discontinuo. Le malattie responsabili dei r. sono classificate in diversi gruppi a seconda delle cause e dei processi sottostanti; a esse appartengono, tra le altre, il r. articolare acuto o malattia reumatica (di ...
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scialo- Nel linguaggio scientifico, primo elemento di parole composte, nelle quali indica rapporto con la saliva, o con le ghiandole e i condotti salivari.
Scialagoga si dice una sostanza che stimola la [...] infiammazione, acuta o cronica, di una ghiandola salivare. Le cause sono per lo più infettive: nelle forme acute i malattie dell’apparato digerente. La terapia è volta alla rimozione delle cause: ove ciò non sia possibile, si avvale dell’uso dei ...
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spasmo In medicina, stato di contrazione della muscolatura volontaria o involontaria, più o meno prolungato nel tempo, sempre reversibile, talora intermittente, ma senza ritmo. Può interessare i muscoli [...] o caratterizzata dal movimento a falce dell’arto paralizzato; la colopatia s. è un disturbo del colon, frequente causa di stipsi; la paralisi e paresi spastiche sono sindromi paralitiche e paretiche dovute a lesione del neurone centrale, accompagnate ...
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Osteopatia caratterizzata da aumento dello spessore, della compattezza e della durezza delle ossa, che tuttavia perdono la loro elasticità e divengono più fragili. I processi osteosclerotici possono essere [...] dovuti a esaltazione dei normali processi formativi dell’osso (o. osteoblastiche) o a diminuzione dei normali processi di rimaneggiamento osseo (o. osteoclastiche), o ad ambedue le cause associate. ...
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Fatica
Francesco Figura
Giancarlo Urbinati
Sebastiano Bagnara
La fatica (dal latino fatigo, "mi stanco"), o astenia (dal greco ἀσθένεια, "debolezza", composto di ἀ- privativo e σθένος, "forza"), è [...] muta con la stessa rapidità: per molto tempo la rappresentazione disponibile non è in grado di riconoscere le nuove cause e forme dell'affaticamento; di conseguenza non vengono colti gli indizi dell'indebolimento e non vengono adottate (anche perché ...
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In medicina, l’insieme di eventi a carattere reattivo che si realizza nei tessuti degli organismi animali superiori quando essi prendono contatto con agenti lesivi di varia natura. Il risultato più frequente [...] di questo processo è la neutralizzazione dell’agente lesivo o la delimitazione della lesione da esso prodotta. Le cause della i. possono essere di natura fisica (traumi, radiazioni, alte o basse temperature ecc.), chimica (sostanze chimiche endogene ...
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causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei due fili è stato c. di un corto circuito;...
causare
cauṡare v. tr. [dal lat. causari, lat. tardo causare, der. di causa «causa»] (io càuṡo, ecc.). – 1. Originare, far succedere, produrre: c. danni; c. uno scandalo; la sua incoscienza ha causato la nostra rovina; lo scontro fu causato...