Versamento di sangue nella cavità pleurica per traumi contusivi toracici o ferite pleuropolmonari ( e. traumatico), oppure, raramente, per processi morbosi a carico delle pleure o delle zone superficiali [...] dei polmoni ( e. spontaneo).
La presenza contemporanea di sangue e aria ( pneumotorace) nel cavo pleurico per cause traumatiche o patologiche è definita emopneumotorace. ...
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Operazione chirurgica ideata ed eseguita da E. Delorme ed E. Rehn, perfezionata e sviluppata da V. Schmieden e L. Brauer, che ne codificarono la tecnica. Consiste nella liberazione della superficie del [...] cuore (ventricolo sinistro) dalle aderenze costituitesi tra i due foglietti del pericardio per cause flogistiche (tubercolosi, infezione reumatica ecc.). ...
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Diminuzione della durata del sonno o perdita della sua profondità e del potere ristoratore. In passato l’i. era definita una categoria diagnostica, con le caratteristiche proprie della malattia; successivamente [...] sonno-veglia; quella da errata percezione del sonno in molti casi è secondaria a una definita malattia organica o spesso causata da patologie psichiatriche tra cui disordini affettivi, depressione, ansia ecc. Una peculiare forma di i. è quella che si ...
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uremia Sindrome tossica da ritenzione nell’organismo di sostanze endogene normalmente eliminate attraverso i reni, caratterizzata da un forte aumento dell’azotemia e della creatininemia. Può dipendere [...] da lesioni renali dirette o indirette, da ostacoli al deflusso dell’urina (ritenzione urinaria) o da cause generali che interessino il circolo sanguigno renale; può assumere forma acuta o cronica. I sintomi dell’u. acuta consistono essenzialmente ...
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Igienista (Mede 1844 - Pavia 1924), prof. di igiene all'univ. di Pavia, materia che insegnò per primo in Italia. A lui si deve, tra l'altro, la dimostrazione della presenza del bacillo del tetano nelle [...] feci degli animali domestici. Suoi lavori importanti sono: Statistica delle cause di morte (1878); Studi sperimentali sulla profilassi della tubercolosi (1883-85); Eziologia e profilassi del colera (1885). ...
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(IV, p. 674; App. III, I, p. 134)
L'a., o aterosclerosi per ricordare il termine che fa riferimento anche alla caratteristica lesione ateromasica, continua a occupare, per le sue conseguenze d'organo, [...] il primo posto tra le cause di morte (per cardiopatia ischemica, encefalopatia vascolare, ecc.) nei paesi più industrializzati: da qui il particolare interesse per gli studi epidemiologici relativi ai suoi fattori di rischio (ipercolesterolemia, ...
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Sensazione molesta o dolorosa, circoscritta o diffusa, continua, intermittente o sporadica che interessa il capo. Le c. si suddividono in due gruppi: c. primarie e c. secondarie. Nelle c. primarie (o [...] documentabili.
Nelle c. secondarie (o sintomatiche), al contrario, il dolore è connesso a una causa identificabile (infiammazione delle meningi, processi espansivi intracranici ecc.) ed è quindi sintomatico di un evento morboso.
Nel gruppo delle ...
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In medicina e in biologia, termine che identifica difetti della morfogenesi da cui derivano alterazioni macroscopiche della struttura di un organo, di parte di esso o di una più estesa parte del corpo. [...] darà luogo a una sequenza malformativa a catena). Le m. hanno origine genetica o sono determinate da cause ambientali (infezioni, radiazioni, agenti chimici, ecc.). Una m. può derivare da mancato sviluppo (anencefalia), sviluppo incompleto (ipoplasie ...
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stipsi Disturbo (detto nell’uso comune stitichezza) caratterizzato da un numero ridotto di evacuazioni. È dovuta a due meccanismi principali, che possono essere anche associati fra di loro: rallentato [...] avanzamento del contenuto intestinale nel colon e difetto nell’espulsione delle feci dal retto. Le cause principali di s. possono riassumersi in: alterazioni del viscere per processi flogistici o neoplastici (sia intrinseci sia estrinseci); ...
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Aumentato contenuto sanguigno in un distretto corporeo per aumentato afflusso di sangue arterioso (i. attiva) o ristagno di quello venoso (i. passiva, o stasi venosa).
La i. attiva può essere provocata [...] da fattori in grado di stimolare i nervi vasodilatatori o paralizzare transitoriamente quelli vasocostrittori (cause di ordine meccanico, termico, psichico ecc.). È inoltre il primo momento di qualunque processo infiammatorio.
L’i. passiva è per lo ...
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causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei due fili è stato c. di un corto circuito;...
causare
cauṡare v. tr. [dal lat. causari, lat. tardo causare, der. di causa «causa»] (io càuṡo, ecc.). – 1. Originare, far succedere, produrre: c. danni; c. uno scandalo; la sua incoscienza ha causato la nostra rovina; lo scontro fu causato...