Medico greco vissuto verso la metà del sec. 3º a. C. Discepolo di Erofilo, diede inizio a una nuova scuola medica, degli empirici, che, scettici in filosofia e sotto l'influsso di Pirrone, disprezzavano [...] le teorie generali e lo studio delle cause delle malattie facendo consistere tutta la medicina nella terapia e dando impulso al progresso della chirurgia e della farmacologia. Di un'opera farmacologica di F. citata da Plinio il Vecchio abbiamo pochi ...
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Sostanze presenti nel siero degli individui normali, attivanti la fagocitosi batterica da parte dei leucociti; le o. più importanti sono le immunoglobuline, il complemento e il sistema properdinico. Potere [...] opsonico La concentrazione di o. nel sangue, che può variare per diverse cause, sia fisiologiche sia patologiche. Indice opsonico La misura del potere opsonico del sangue di un individuo, riferito a quello di un soggetto normale, assunto come ...
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Blocco
Bruno Callieri
Con il termine blocco si indica in medicina l'arresto o la sospensione di una funzione (movimento articolare, attività secretoria, trasmissione di uno stimolo, flusso di un liquido [...] per profonde tempeste affettive. Esistono anche blocchi esclusivamente emotivi, cioè paralisi temporanee del fluire delle emozioni, causate da traumi psichici acuti, da spaventi improvvisi (la Schreckpsychose di F. Panse), oppure paralisi transitorie ...
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Brivido
Giancarlo Urbinati
Brivido è voce onomatopeica che indica un particolare tipo di tremore involontario, di origine riflessa, a carattere spesso ritmico e accessionale, a carico di gran parte [...] spesso l'inizio dell'ascensione termica nella febbre, in modo particolare quella di natura settica, si ritiene causato da un'energica contrazione spastica dei vasi cutanei, con conseguente raffreddamento della superficie cutanea (nella genesi di ...
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Sindrome rappresentata da diffuso e persistente arrossamento cutaneo, spesso con desquamazione. Può conseguire a recrudescenza di una dermatosi, a fattori tossici o essere parte di affezioni sistemiche [...] (leucemie, linfoma di Hodgkin ecc.). Altre volte è primitiva e compare come tale senza cause ben definite.
E. desquamativa del lattante (o malattia di Leiner-Moussous). Malattia cutanea dei lattanti al seno, al 2°-3° mese, a patogenesi incerta e ...
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TERATOGENESI (o embriologia teratologica)
Pasquale Pasquini
La teratologia (v. vol. XXXIII, p. 543) è lo studio descrittivo delle anomalie dello sviluppo embrionale, le quali determinano la formazione [...] il fattore "stadio" di sviluppo ha sempre importanza determinante, si deve tener conto degli effetti tossici generali che sono causa di una mortalità non specifica degli embrioni. Si tratta di quegli effetti che si riscontrano negli embrioni che non ...
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Neonato
Giovanni Bucci
Annamaria Giua
Francesca Campi
Anna Fabrizi
Marinella Rosano
Si chiama neonato il bambino nel periodo fra il momento della nascita e le prime quattro settimane di vita, quando, [...] alle scarse riserve di glicogeno epatico, in rapporto a una gestazione non a termine; l'ipocalcemia (〈7 mg/dl) è causata dalla scarsità dei depositi di calcio nelle ossa e dall'ipoparatiroidismo neonatale, più prolungato che nei neonati a termine; l ...
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Scienza biologica che studia la forma e la struttura degli esseri viventi: deve il suo nome al metodo di indagine, la dissezione, che ancora oggi, pur integrato da moderni e perfezionati metodi di ricerca, [...] dei mezzi d’indagine ha esteso le ricerche di morfologia sperimentale – un capitolo dell’a. rivolto allo studio delle cause che determinano le forme – anche a organi e a organismi, mentre in passato queste venivano limitate quasi esclusivamente agli ...
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Modificazione patologica dei tessuti indotta dall’azione di radiazioni ionizzanti in genere. Le lesioni più diffuse e più note sono quelle a carico dei tegumenti esterni (radiodermite, radioepitelite, [...] radiomucosite ecc.), che variano dal semplice eritema alla distruzione dei tessuti (radionecrosi). Le cause delle r. sono notevolmente aumentate in rapporto al moltiplicarsi delle occasioni di esposizione al rischio: impiego di radioisotopi in campo ...
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Medico (Coutances 1644 - Parigi 1682). Scarse le notizie sulla sua vita. Quando, nel 1672, ricevette la laurea in medicina a Parigi, aveva già pubblicato un De principiis rerum (1669) in cui, rinviando [...] ), prendendo posizione contro Aristotele e contro lo stesso Descartes, del quale, se accettava la messa al bando delle cause finali, criticava invece tanto il dubbio metodico, quanto le leggi del movimento, sia infine i capisaldi della metafisica ...
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causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei due fili è stato c. di un corto circuito;...
causare
cauṡare v. tr. [dal lat. causari, lat. tardo causare, der. di causa «causa»] (io càuṡo, ecc.). – 1. Originare, far succedere, produrre: c. danni; c. uno scandalo; la sua incoscienza ha causato la nostra rovina; lo scontro fu causato...