In geologia, rilievo montuoso a pieghe dovuto a cause orogenetiche, che può assumere aspetti e strutture diverse a seconda del modo con il quale hanno agito le cause che lo hanno originato, oppure il fenomeno [...] della contrazione progressiva (Cartesio, Leibniz e poi J.D. Dana, E. Suess) secondo la quale lo stesso raffreddamento della Terra causerebbe una progressiva contrazione della litosfera, che a sua volta darebbe luogo a fasi di c. e a fasi di riposo ...
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In geologia, frattura prodottasi in una massa rocciosa per cause meccaniche, senza spostamento delle due parti in cui la roccia viene a dividersi. Le d. possono essere di svariata entità e si possono osservare [...] in moltissimi tipi di rocce ...
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terremoto Movimento di una porzione più o meno grande di superficie terrestre, costituito da oscillazioni del terreno che si succedono per un periodo di tempo che può andare da pochi secondi ad alcuni [...] constatazione dell’esistenza di un luogo in cui il t. si era manifestato più violentemente. Oggi si sa che il t. è causato principalmente da fratture di rocce e che l’energia elastica liberata da un t. sotto forma di onde sismiche si sprigiona da una ...
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In geologia, il complesso delle azioni che modificano l’aspetto della superficie della Terra agendo dall’esterno; anche, disciplina che studia tali azioni. Le cause dei processi esodinamici sono da ricercarsi [...] nell’atmosfera, nell’idrosfera, nella biosfera e in forze esogene come il calore solare.
I principali processi esodinamici sono l’erosione, il trasporto e il deposito ...
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Distacco e caduta lungo un pendio, con accumulo alla base, sia di masse rocciose sia di materiali sciolti, per azione prevalente della gravità, in ambiente subaereo o sottomarino.
F. subaeree
In geomorfologia [...] da crollo (fig. A) consistono nel distacco repentino di materiali rocciosi, in genere poco coerenti e molto spesso alterati. Le cause sono varie ma sostanzialmente si ricollegano a quelle già viste nel caso precedente.
Le f. da scivolamento (fig. B ...
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Geologo e pensatore scozzese (Little Whitefield 1821 - Perth 1890); conservatore (dal 1859) del museo Anderson di Glasgow, ebbe numerosi incarichi (dal 1867 al 1880) dal Geological Survey of Scotland. [...] nelle diverse ere geologiche, avanzando l'ipotesi, ancora oggi accettata da molti studiosi come una delle più probabili, che tali fenomeni fossero dovuti a cause astronomiche. Come filosofo, cercò di dare all'evoluzionismo una base teistica. ...
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Camera magmatica
Serbatoio di magma a profondità di qualche chilometro al di sotto della superficie terreste, in cui il magma ristagna in uno stato ancora parzialmente fuso. Le cause principali del ristagno [...] dei magmi sono:
(a) perdita di calore che diventa più intensa man mano che il fuso risale per l’incremento del gradiente termico tra il magma e le rocce incassanti;
(b) decremento del contrasto di densità ...
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Insieme di movimenti lentissimi d’innalzamento o abbassamento della crosta terrestre, cui sono generalmente congiunti rispettivamente ritiri o avanzamenti delle acque marine con importanti modificazioni [...] delle linee di costa. Le cause di tali movimenti sarebbero da ricercarsi nel riequilibrio isostatico cui tendono le masse continentali che hanno subito e subiscono modificazioni per opera dell’erosione, delle deformazioni e dei sovraccarichi. ...
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In sedimentologia, rilievo presente alla base di strati prevalentemente sabbiosi dovuto al riempimento di una impronta cava in un sedimento argilloso o di altro materiale plastico. Le c. possono formarsi [...] per cause sia biologiche (organismi) sia fisiche (pioggia ecc.). ...
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Area più o meno livellata, circondata da rilievi collinosi o montuosi. Geomorfologicamente è uno spianamento situato a un livello più basso rispetto agli altri che lo sovrastano o lo accompagnano. L’origine [...] dei b. può esser dovuta a cause tettoniche, erosive, o a colmamento alluvionale.
Sono chiamati b. di esondazione quelli con depressioni lacustri nelle quali si disperdono corsi d’acqua attivi soltanto nella stagione delle piogge. ...
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causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei due fili è stato c. di un corto circuito;...
causare
cauṡare v. tr. [dal lat. causari, lat. tardo causare, der. di causa «causa»] (io càuṡo, ecc.). – 1. Originare, far succedere, produrre: c. danni; c. uno scandalo; la sua incoscienza ha causato la nostra rovina; lo scontro fu causato...