ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] complessiva (257.460 t nel 1976,108.000 nel 1960). È aumentata anche la stazza media della flotta peschereccia italiana a causa del potenziamento del naviglio da pesca attrezzato per l'alto mare. In I. si pescano annualmente circa due milioni di q ...
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Occupazione
Paolo Piacentini
Le indagini sulle forze di lavoro, la principale fonte statistica di rilevazione, classificano come occupato chi, nella settimana di riferimento, abbia lavorato almeno un'ora, [...] di fronte a cui si trova l'indagine degli economisti e degli operatori di politica economica è quella di comprendere le cause di fondo della diversa efficienza dei sistemi economici nell'impiego delle loro risorse di lavoro, e di suggerire misure di ...
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MOORE, Henry Ludwell
Economista americano, nato a Moore's Rest (Charles Co., Md.) il 21 novembre 1869. Professore allo Smith Coll. (Mass.) dal 1897 al 1902 e dal 1902 al 1929 nella università di Columbia.
Si [...] agraria, riecheggia quella di W.S. Jevons.
Sue opere principali: Laws of wages, 1911; Economic cycles: Their law and cause, 1914; Forecasting the yield and the price of cotton, 1917; Generating economic cycles, 1923; Synthetic economics, 1929. ...
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Capacità che un corpo o un sistema di corpi ha di compiere lavoro, sia come e. in atto, cioè che opera nel processo in cui si produce un lavoro ed è a esso commisurata, sia come e. potenziale, suscettibile [...] di energia
L’e. posseduta o liberata da un corpo (o da un sistema di corpi) può essere dovuta a varie cause: al movimento (e. cinetica), alla posizione (e. potenziale), a deformazioni (e. elastica), all’agitazione termica (e. termica), a reazioni ...
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riproducibilità economia La possibilità che un bene o un fattore produttivo ha di essere riprodotto. La non r. o la lenta r. di un bene, impedendo o rallentando l’ampliamento dell’offerta, fa variare il [...] , i valori ottenuti sarebbero comunque non tutti uguali. A tale non r. intrinseca dovuta all’effetto concomitante di cause di cui non si riesce a tener conto globalmente (specialmente a livello microscopico), si aggiunge quella di funzionamento dello ...
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Economista statunitense (New York 1915 - ivi 2012). Dopo aver ultimato gli studi in Economia con un master alla Columbia University (a soli diciannove anni) e già autrice di diverse pubblicazioni, nel [...] per i sostenitori della teoria (sempre più accreditata a partire dagli anni Settanta). Molto nota e apprezzata, S. ha analizzato le cause della crisi economica scoppiata nel 2008 e nel 2009 ha preso posizione, criticando duramente l’operato di B. S ...
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BAIULUS
BBeatrice Pasciuta
Magistratura già esistente in epoca normanna, il baiulo costituisce uno dei cardini dell'amministrazione regia in sede periferica. Le competenze del baiulo si articolavano [...] ai baiuli, oltre il tradizionale ambito civile e di bassa giustizia penale, era affidata anche la cognizione delle cause che vedevano imputati con accuse di cattiva gestione e di estorsione gabelloti, forestarii, platearii, portonarii seu passagerii ...
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sviluppo econòmico Fenomeno durevole nel tempo consistente nella crescita di alcune variabili reali del sistema: produzione, consumi, investimenti, occupazione. In politica economica, per politica dello [...] istituzionalista' allo sviluppo economico. La celebre opera di A. Smith, La ricchezza delle nazioni, intendeva spiegare le origini e le cause di questa ricchezza. Ma a distanza di due secoli e mezzo gli economisti ancora non sono riusciti a darne una ...
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Finanza pubblica
Giannino Parravicini
Domenicantonio Fausto
sommario: 1. Introduzione. 2. La teoria della finanza pubblica agli inizi del Novecento. a) L'eredità degli economisti classici. b) Il contributo [...] di R. H. Campbell, A. S. Skinner e W. B. Todd), vol. II, Oxford 1976 (tr. it.: Indagine sulla natura e le cause della ricchezza delle nazioni, Milano 1973).
Smithies, A., Butters, J. K. (a cura di), Readings in fiscal policy, London 1955.
Stefani, G ...
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GRAN BRETAGNA (XVII, p. 667; App. I, p. 685; II, 1, p. 1076)
Lucio GAMBI
Ornella FRANCISCI OSTI
Giovanni MAGNIFICO
BRETAGNA Ad integrazione delle notizie di carattere statistico, economico-finanziario [...] , da 8,8 milioni nel 1938 a 10,6 milioni nel 1950 e a 11 nel 1958. E pure cresciuto (dopo la gran contrazione causata dai consumi di guerra) è il numero dei porcini che da 1,8 milioni - quanti erano nel 1946 - è rimontato nel 1952 alle condizioni ...
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causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei due fili è stato c. di un corto circuito;...
causare
cauṡare v. tr. [dal lat. causari, lat. tardo causare, der. di causa «causa»] (io càuṡo, ecc.). – 1. Originare, far succedere, produrre: c. danni; c. uno scandalo; la sua incoscienza ha causato la nostra rovina; lo scontro fu causato...