Giovanni Iudica
Abstract
L’appalto privato, disciplinato dagli artt. 1655-1677 c.c., è il contratto con il quale una parte assume, con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio, [...] dei vizi e delle difformità «a spese dell’appaltatore» (art. 1668, co. 1, c.c.). Quanto alla risoluzione del contratto a causa dei vizi o delle difformità, essa può essere chiesta dal committente solo se questi sono «tali da rendere l’opera del ...
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Unioni civili
Luigi Balestra
La l. 20.5.2016, n. 76 ha decretato un intervento di forte impatto, tramite il quale, sulla scorta delle sollecitazioni venute dalla giurisprudenza, anche costituzionale [...] e), l. 1.12.1970, n. 898. Resta quindi escluso il caso previsto dall’art. 3, n. 2, lett. b), contemplante la causa di divorzio più comune, ovvero quella che si collega ad un pregresso periodo di separazione personale; se ne desume che tale istituto ...
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Gabriele Fattori
Abstract
È in esame il matrimonio civile introdotto in Italia dal codice civile del 1865, disciplinato dal libro I, titolo VI del codice vigente e da leggi speciali complementari, posto [...] l’art. 86 c.c. vieta il matrimonio di/con persone legate da precedente vincolo matrimoniale; la rettificazione di sesso è prevista come specifica causa di divorzio (art. 3, lett. g), l. n. 898/1970; art. 4, l. n. 14.4.1982 n. 164 e art. 31, co 6 ...
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La riforma della magistratura onoraria
Claudio Carlo Viazzi
La riforma della magistratura onoraria ha avuto attuazione con il d.lgs. n. 116/2017 che contiene una serie di disposizioni che, partendo [...] generale, è consentita per tutte le controversie di valore non superiore a 50.000 euro (in materia di beni mobili o di cause di pagamento) o 100.000 euro (in materia di risarcimento danni da circolazione stradale o di natanti).
In sostanza, la vera ...
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Giudici, Regno di Sicilia
AAndrea Romano
Con valenza generale si qualifica giudice qualunque soggetto, monocratico o collegiale, dotato del potere e dell'autorità di pronunciare giudizi, pareri e decisioni. [...] grado degli appelli avverso le sentenze dei baiuli, i camerari avevano giurisdizione di primo grado in assenza dei baiuli nonché nelle cause sorte fra baiuli e gabelloti e in tutte le vertenze in cui era coinvolto il fisco (Const. I, 61, Officiorum ...
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Nacque e fu battezzato il 18 aprile 1929 a Ozieri (Sassari), da Giuseppa Pompedda e da padre ignoto e solo nel 1946 fu riconosciuto come figlio naturale da Salvatore, un contadino che simpatizzava per [...] cardinali). Il suo contributo al lavoro nella Rota si esplicò dunque in un’intensa attività di dibattimento intorno alle cause matrimoniali giunte sino al tribunale romano, che lasciò trasparire ben presto il profilo di un canonista che rivelava una ...
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MARESCOTTI (Marescotto) DE’ CALVI, Marcantonio
Armando Antonelli
– Nacque a Bologna nella seconda metà del XV secolo da Marescotto di Floriano e da Chiara Bisarini.
Abbracciò lo stato ecclesiastico [...] fu nominato giudice del foro dei mercanti di Bologna.
Nel 1535 fu creato dal pontefice Paolo III cappellano uditore delle cause di Palazzo e l’anno successivo divenne uditore di Rota.
Per il M. il passaggio per una cattedra di diritto rappresentò ...
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STRATIGOTUS
BBeatrice Pasciuta
Magistratura cittadina dotata di competenze essenzialmente giudiziarie, lo stratigotus era un ufficiale attivo soltanto in alcuni centri urbani, fra i quali Messina, Napoli [...] che penale, a differenza degli ufficiali cittadini ordinari ‒ i baiuli ‒ ai quali spettava solo la cognizione delle cause civili nel primo grado di giudizio. Altra differenza sostanziale rispetto ai baiuli risiedeva nel fatto che dalle competenze ...
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Atto, o serie di atti, operazione, procedimento, aventi lo scopo di conoscere, verificare, dimostrare le qualità, le caratteristiche, la rispondenza a determinati requisiti di qualcosa, o anche le doti, [...] ’uso di ragione (can. 1550, § 1). Non possono inoltre testimoniare coloro che sono considerati incapaci; innanzitutto le parti in causa e le persone a esse collegate. Generalmente i testi vengono designati dalle parti, ma possono esserlo anche dal ...
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In generale, attività processuale, successiva a una precedente fase del procedimento, che si svolge su istanza di una delle parti ed è diretta a controllare la giustizia della precedente decisione giurisdizionale. [...] il caso in cui la sentenza è stata pronunciata tra più parti in ‘causa inscindibile o in cause tra loro dipendenti’, da quello nel quale invece si tratta di ‘cause scindibili’. Nel primo caso (art. 331) la sentenza deve essere impugnata nei confronti ...
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causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei due fili è stato c. di un corto circuito;...
causare
cauṡare v. tr. [dal lat. causari, lat. tardo causare, der. di causa «causa»] (io càuṡo, ecc.). – 1. Originare, far succedere, produrre: c. danni; c. uno scandalo; la sua incoscienza ha causato la nostra rovina; lo scontro fu causato...