Giurista (Napoli 1701 - ivi 1761); magistrato a Napoli (1730) e consigliere del re (1748), divenne (1753) prof. di diritto feudale. Avvocato di grande fama, si dedicò soprattutto allo studio del diritto [...] romano e di quello dei suoi tempi. Tra le sue opere ricordiamo: Respublica iurisconsultorum, 1731, completata da Feriae autumnales, 1752; Delle viziose maniere di difendere le cause nel foro, 1744. ...
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Sebastiano L. Gentile
Abstract
Con l’espressione “processo previdenziale”, che è riassuntiva piuttosto che definitoria, si fa riferimento alle forme e alle regole specifiche di procedura che, contemplate [...] dall’art. 20 d.l. 25.6.2008, n. 112, conv. in l. 6.8.2008, n. 133, concernente soltanto le cause previdenziali e assistenziali che «frazionano un credito relativo al medesimo rapporto» e consistente nell’obbligo di procedere d’ufficio alla riunione ...
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L’attività dello Stato diretta all’attuazione della norma giuridica nel caso concreto, e l’insieme degli organi cui è demandata tale funzione.
Cenni storici
Nel diritto romano, si intendeva per iurisdictio [...] a.C. la g. civile fu attribuita al praetor urbanus; poi fu creato un praetor peregrinus, cui fu attribuita la g. nelle cause fra cittadini e peregrini (➔ editto). Nei municipi e nelle colonie la g. venne esercitata dai praefecti iure dicundo e dai ...
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Codice civile. - Il c. c. italiano attualmente in vigore è del 1942; emanato dopo una lunga elaborazione, in uno dei periodi più agitati della nostra storia politica, esso sostituì i due c. di diritto [...] esperto (art. 568).
Con l'art. 2 l. 25 luglio 1966, n. 571, il limite di valore entro il quale il conciliatore decide le cause secondo equità e inappellabilmente, a norma degli art. 113, 2° comma, e 339, ult. comma, del c., veniva elevato a L. 20.000 ...
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Diritto
1. Diritto civile
Nel diritto civile l’e. costituisce una ipotesi di anormalità nella esplicazione dell’autonomia privata e nei relativi regolamenti d’interessi, i quali conseguentemente si presentano [...] non inferiore a due anni; e) lo stato di gravidanza causato da persona diversa dal soggetto caduto in e., purché ci al condannato prosciolto in sede di revisione se non ha contribuito a causarlo con dolo o colpa grave. In tal caso egli ha diritto, ...
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. È l'idoneità a essere soggetto di diritto, ossia persona in senso giuridico. Nel diritto moderno, ogni uomo è persona, ossia soggetto capace di diritti: ma ciò è il risultato di un lungo svolgimento [...] per sé stessa, anche quando cioè non dà luogo ad alcuna constatazione o provvedimento da parte dell'autorità giudiziaria. Essa può esser causa di esclusione o di dispensa dagl'impieghi pubblici (r. decr. 30 dicembre 1923, n. 2960, art.1, n. 5, 51) e ...
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CITO, Baldassarre
Carla Russo
Nacque a Napoli il 1º febbr. 1695 da Carlo, nobile originario di Rossano Calabro e reggente del Consiglio collaterale, e da Anna De Maio, di famiglia nobile ascritta al [...] circa sette mesi, giudice della Gran Corte della Vicaria per le cause civili. Il cambio di regime, nel 1734, non intaccò la carriera di magistrato.
Nominato caporuota della Vicaria per le cause penali, fu poi consigliere del Sacro Regio Consiglio nel ...
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Diritto
Si chiama c. fortuito qualunque accadimento che renda inevitabile il verificarsi di un evento, costituendo l’unica causa efficiente di esso. Non ha valore concreto la distinzione tra c. fortuito [...] i filosofi cristiani convinti dell’esistenza di un Dio provvidente, si dà c. solamente per l’incapacità della ragione di trovare le cause di un fenomeno. Analoga concezione ritorna in Spinoza, per il quale il c. è il risultato di una carenza della ...
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diritto In diritto tributario, procedimento attraverso il quale si restituiscono al contribuente tributi (in tutto o in parte) non dovuti in precedenza (debitamente o indebitamente) versati. La causa principale [...] momento in cui la somma assolta a titolo di tributo non è dovuta. Il versamento indebito può derivare da varie cause, attinenti alla norma impositiva (quali la dichiarazione di incostituzionalità, la mancata conversione del decreto legge in legge, l ...
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Rifugiati
Fiorella Rathaus
(App. II, ii, p. 711)
Nell'uso comune del termine, si tende ad appiattire le differenze tra coloro che sono stati costretti a lasciare del tutto il proprio paese e coloro [...] di cui è cittadino e non può o non vuole, a causa di questi timori, avvalersi della protezione di questo paese".
Il a un significativo aumento del numero delle persone sradicate a causa di persecuzioni e violenze, ma che non hanno attraversato ...
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causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei due fili è stato c. di un corto circuito;...
causare
cauṡare v. tr. [dal lat. causari, lat. tardo causare, der. di causa «causa»] (io càuṡo, ecc.). – 1. Originare, far succedere, produrre: c. danni; c. uno scandalo; la sua incoscienza ha causato la nostra rovina; lo scontro fu causato...