Botanico italiano (Chiavari 1833 - Napoli 1905); prof. di botanica nelle univ. di Genova, Bologna e Napoli. Socio nazionale dei Lincei (1900). Il suo primo scritto sulla fecondazione delle Asclepiadee [...] (1865), pur influenzato dagli analoghi studî di C. Darwin sulle Orchidee, rivela la fede che D. aveva nelle cause finali in natura, convincimento che sviluppò in Pensieri sulla biologia vegetale (1867), da lui definita lo studio delle relazioni, e ...
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, Marcello. Ecclesiastico italiano (n. Monteroni di Lecce, Lecce, 1947). Ordinato sacerdote nel 1971, ha conseguito la licenza e il dottorato in Teologia presso la Pontificia Università Lateranense, dove [...] ha insegnato ecclesiologia. Nominato vescovo di Oria nel 1998, e nel 2004 di Albano, dal 2020 è Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Nello stesso anno è stato creato cardinale da Papa Francesco. ...
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BACCELLI, Augusto
Gian Paolo Nitti
Nacque a Roma il 29 febbr. 1832 da Antonio e da Adelaide Leonori e, contrariamente alle tradizioni familiari, scelse gli studi di giurisprudenza anziché quelli di [...] medicina. Divenne ben presto uno dei migliori avvocati di Roma e, senza trascurare le cause penali, preferì dedicarsi a quelle civili e commerciali.
Di sentimenti liberali e nazionali, durante la spedizione garibaldina del 1867 fu a Rignano Flaminio ...
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Scrittore politico (Bene, od. Bene Vagienna, 1544 - Torino 1617). Gesuita dal 1560, lasciò nel 1580 l'Ordine per urti coi superiori; dal 1582 divenne segretario di s. Carlo Borromeo. Nel 1585 fu in Francia, [...] a quelli militari, a quelli giuridici ed economici. Questi ultimi già oggetto di un'agile e penetrante operetta (Delle cause della grandezza e magnificenza delle città, 1588), furono ripresi e ampliati nelle Relazioni universali (ed. completa, in 4 ...
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BOERO, Giuseppe
Giacomo Martina
Nato a Isolabona (Imperia) il 15 ag. 1814, entrò nel 1831 nella Compagnia di Gesù. Durante il consueto periodo di formazione insegnò lettere a Cagliari, Sassari e Novara, [...] di santi e beati gesuiti, specie quelli di cui il B., nella sua qualità di postulatore, aveva preparato gli atti della causa (fra tutte eccelle la Istoria della vita del p. Giuseppe M. Pignatelli, Roma 1856). Il merito principale del B. consiste nel ...
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Famiglia persiana, che nella seconda metà del sec. 8º diede ai califfi abbasidi una serie di ministri e uomini di stato. Il primo di essi è Khālid ibn Barmak, consigliere di Abū l-῾Abbās e al-Manṣūr; ancor [...] Hārūn ar-Rashīd, i figli di Yaḥyà, al-Faḍl e Gia῾far. La fortuna della famiglia ebbe un repentino tracollo nell'803, per cause non del tutto chiarite: Gia῾far, sino allora carissimo ad ar-Rashīd, fu messo a morte e il padre e il fratello morirono in ...
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Medico (Stoccarda 1862 - Tubinga 1937), esercitò la pratica medica e l'ostetricia a Stoccarda (1889-1931). È autore di notevoli studî di genetica umana e di statistica medica, il cui valore fu riconosciuto [...] soltanto molti anni dopo la pubblicazione. Fra i contributi più importanti sono i metodi per ovviare alle cause d'errore nella valutazione delle frequenze geniche nell'uomo, le ricerche sull'ereditarietà dei parti multipli nella specie umana e ...
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Giurista italiano (Roma 1905 - ivi 1982); prof. univ. dal 1933, ha insegnato diritto ecclesiastico nelle univ. di Ferrara e di Firenze e infine in quella di Roma, della quale è stato rettore (1967-73). [...] Opere principali: Le chiese palatine (1929); Chiesa, Santa Sede e Città del Vaticano nel jus publicum ecclesiasticum (1936); Cause di nullità e di divorzio nel diritto matrimoniale canonico (1952); Corso di diritto canonico (2 voll., 1956-59; nuova ...
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Geografo e geofisico italiano (Milano 1857 - Pavia 1936); fu prof. di geografia fisica nell'univ. di Padova (1903-32). Socio nazionale dei Lincei (1920), senatore del Regno dal 1934. Si occupò di questioni [...] due manuali sull'argomento (Meteorologia generale, 1888; Climatologia, 1889); poi passò ad approfondire problemi glaciologici (Le cause dell'era glaciale, 1895), sismologici, morfologici e oceanografici; infine si interessò di geografia economica e ...
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Filosofo (Parigi 1638 - ivi 1715). Seguace di R. Descartes, se ne discostò poi per alcuni aspetti. La sua tesi principale è che la mente umana, attraverso l'illuminazione, vede le idee (cioè le cose e [...] occasionalista, affermando che essendo ogni cosa creata da Dio, che continuamente provvede a mantenerla in esistenza, l'unica causa autentica è da considerarsi appunto la divinità. Le leggi generali del moto che da essa promanano rendono peraltro ...
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causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei due fili è stato c. di un corto circuito;...
causare
cauṡare v. tr. [dal lat. causari, lat. tardo causare, der. di causa «causa»] (io càuṡo, ecc.). – 1. Originare, far succedere, produrre: c. danni; c. uno scandalo; la sua incoscienza ha causato la nostra rovina; lo scontro fu causato...