COMANDINI, Ubaldo
Giuseppe Sircana
Nacque a Cesena (provincia di Forlì) il 25 marzo del 1869 da Giacomo e da Maria Galbucci, in una famiglia che aveva tradizioni repubblicane e risorgimentali. Laureatosi [...] attacco di trombosi cerebrale.
Opere: Organizzazione di classe dei coloni e dei mezzadri, Forlì 1906; La crisi magistrale, cause e rimedi, Cesena 1908; Il problema della scuola in Italia, Roma 1912; Politica ecclesiastica e politica scolastica, ibid ...
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CAPILUPI, Camillo
Gaspare De Caro
Nacque a Mantova, da Camillo e da Lucrezia da Grado, il 31 ag. 1531, in una tra le più cospicue famiglie della nobiltà cittadina, tradizionalmente assai legata ai Gonzaga. [...] costò allo zio Ippolito, accusato di connivenza con il duca d'Alba, un non breve periodo di prigionia. Per perorare la causa del suo congiunto e protettore il C. si recò nuovamente a Bruxelles, presso Carlo V, quando questi - dopo aver abdicato ai ...
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CASSINIS, Giovanni Battista
Luciano Martone
Primo dei sette figli del notaio Orazio e di Orsola Avogadro di Quarenga, nacque in Masserano (Vercelli) il 25 febbr. 1806. Compiuti gli studi giuridici nell'università [...] Gustavo e S. E. il Conte Camillo Cavour, presidente del Consiglio dei Ministri, fratelli Benso di Cavour, nella loro causa contro le Comunità di Bibiana, Fenile, Bricherano e Campiglione.
Sempre nel 1858, ma in questo caso a testimonianza dei suoi ...
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FIRPO, Luigi
Andrea Romano
Nacque a Torino il 4 genn. 1915, da Oreste e Angiola Ramella. La famiglia, di modeste condizioni, apparteneva ad un vecchio ceppo piemontese con lontane origini liguri. Frequentò [...] titoli della collana vi fu una nuova ed. delle opere di Giovanni Botero (Della Ragion di Stato, con tre libri Delle cause della grandezza delle città, due "Aggiunte" e un "Discorso" sulla popolazione di Roma, Torino 1948), con la quale il F. apriva ...
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FANTUZZI, Francesco
Tiziana Di Zio
Nacque a Bologna nel 1466 da Carlantonio, cavaliere e membro della magistratura cittadina dei Sedici riformatori dello Stato di libertà, e da Elena di Gaspare degli [...] pagamento di una forte taglia.
Reintegrato nel suo stato e gratificato di privilegi ed esenzioni in ricompensa dei disagi patiti per la causa della Chiesa, il F. tornò al, suo seggio in Senato ed ai compiti ad esso inerenti. Nel giugno 1514 era a ...
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CAPPELLO, Antonio
Paolo Preto
Nacque a Venezia il 27 marzo 1736 da Antonio Marino e Giuseppa Poli. Favorito dalla sorte, il giorno di s. Barbara del 1756 cavò la Balla d'oro acquisendo così il diritto [...] popolo". Gli "abusi senza numero", la "debolezza del Re", il "dispotismo dei ministri, l'odiosità del regime feudale" sono state le cause più evidenti del malcontento generale del terzo stato. Per il C. non vi è dubbio che assurdo è il principio dell ...
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GONZAGA, Sigismondo
Raffaele Tamalio
Secondo tra i figli maschi di Federico I marchese di Mantova e di Margherita di Wittelsbach, il G. nacque a Mantova nel 1469. Destinato fin dai suoi primi anni alla [...] un personaggio di poco o nessun conto, marginale rispetto alla storia dei suoi più stretti consanguinei e persino irriso, a causa di una pasquinata romana, che lo definiva "babbion mantovano", alla quale non doveva essere del tutto estraneo Pietro ...
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LODI, Luigi
Ferdinando Cordova
Nacque a Crevalcore (Bologna) il 2 sett. 1856, da Filippo, medico condotto, e da Luigia Marti. Compiuti studi regolari, si laureò in lettere e in giurisprudenza all'Università [...] L'accusa del deputato siciliano aveva scoperchiato d'improvviso, davanti all'opinione pubblica attonita, un verminaio che sembrava spiegare le cause di una vita parlamentare misera e immobile. La battaglia per il rinnovamento del Paese diede a Il Don ...
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LIUTPRANDO, re dei Longobardi
Luigi Andrea Berto
Nacque in data ignota da Ansprando e da Teoderada. In base a un'osservazione di Paolo Diacono, secondo il quale verso il 701 L. fu ritenuto troppo giovane [...] radicali riforme legislative e procedurali. Famoso è il caso riguardante il duello giudiziario, una pratica di risoluzione di cause tramite un duello fra i campioni scelti dalle parti. L. espresse il proprio rincrescimento per non essere riuscito ...
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CASTELLAR, Giuseppe Vincenzo Francesco Maria Lascaris conte di
Enrico Stumpo
Di un ramo minore della grande famiglia dei Lascaris di Ventimiglia, investito nel 1530 con Gaspare del feudo di Castellar, [...] ispirate a un cauto attendismo, all'inviato sardo a Roma conte di Rivera, mentre nel secondo venne chiamato direttamente in causa dalla lettera che il re di Polonia, conosciuto personalmente anni prima a Parigi, gli aveva inviato il 27 ott. 1772 ...
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causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei due fili è stato c. di un corto circuito;...
causare
cauṡare v. tr. [dal lat. causari, lat. tardo causare, der. di causa «causa»] (io càuṡo, ecc.). – 1. Originare, far succedere, produrre: c. danni; c. uno scandalo; la sua incoscienza ha causato la nostra rovina; lo scontro fu causato...