Storico e pensatore francese (Rennes 1877 - Aix-en-Provence 1963). Fu tra i promotori, nel 1947, dell'associazione Amitié Judéochrétienne, dedicata ad approfondire e a superare le cause sociali e religiose [...] dell'antisemitismo e a promuovere l'amicizia ebraico-cristiana. Tra i suoi scritti: Jésus et Israël (1948; trad. it. 1976), minuziosa analisi demistificatrice sulla pretesa "responsabilità collettiva" ...
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Nel Medioevo, dominio fondiario libero e originario, perciò non derivante da concessione feudale. Camera (o Giunta) degli allodiali Magistratura medievale che a Napoli giudicava in ultima istanza le cause [...] concernenti le proprietà regie ...
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(od. Sỳvota; gr. τὰ Σύβοτα) Gruppo di 3 isole presso la costa dell’Epiro, note per la battaglia navale del 433 a.C. fra Corinzi e Corciresi, una delle cause occasionali della guerra del Peloponneso. Le [...] navi inviate da Atene in aiuto ai Corciresi costrinsero i Corinzi a ripiegare ...
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Avanzamento più o meno accentuato e aperto del mare entro la terraferma, con profondità varia ma prevalenza di fondali bassi o medi. I g. si distinguono a seconda delle cause determinanti e delle forme [...] risultanti; sono frequenti quelli decorrenti in senso parallelo alle curvature dell’asse tettonico delle catene costiere; tettonici sono pure quelli determinati dall’ingressione marina sinclinale compresa ...
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Fenomeno collettivo che ha il suo tratto distintivo nella violenza armata posta in essere fra gruppi organizzati.
Le trasformazioni cui è stata soggetta la g. tradizionale nel 20° sec. vanno portando a [...] di tutte le categorie con le quali tradizionalmente gli studiosi delle varie discipline hanno affrontato i temi della g., delle sue cause, della sua legittimità, del suo contesto, del suo rapporto con la politica e dei possibili modi per costruire la ...
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Nome di 3 tribunali veneziani, composti di 40 membri. La prima q. fu creata nel 1179 per giudicare le materie civili e criminali. All’inizio del 14° sec. ne fu creata una seconda, cui si assegnarono le [...] cause civili, mentre la prima divenne la q. criminale. Nel 1492 si aggiunse la q. civil nuova, per le cause relative alla terraferma.
Tribunale criminale straordinario della Repubblica fiorentina (1527-30). ...
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Guerra combattuta dal 431 al 404 a.C. dalla lega peloponnesiaca, raccolta intorno a Sparta, e dalla lega delioattica, sotto la guida di Atene. Fu il conflitto più sanguinoso mai verificatosi fra popoli [...] umane, la Grecia si trovò, dopo il conflitto, enormemente depauperata e indebolita; tale impoverimento è forse una delle cause della scarsa resistenza che i greci opposero sessant'anni più tardi, quando la Macedonia mosse alla conquista dell'Ellade. ...
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schiavitù
Sergio Parmentola
Uomini proprietà di altri uomini
Dalla preistoria al mondo moderno, la schiavitù è esistita sotto varie forme; benché condannata nella Convenzione di Ginevra del 1926, in [...] La principale fonte di schiavi furono le guerre: fin dalla preistoria i nemici sconfitti venivano uccisi o ridotti in schiavitù. Altre cause di riduzione in schiavitù erano i debiti non saldati o i crimini gravi (omicidio, furto). In certe società i ...
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Storico e generale (Napoli 1775 - Firenze 1831); ufficiale del genio, partecipò alla campagna del 1798 contro i Francesi, ma nel 1799 fu per la repubblica. Nel decennio francese fu giudice di famose cause [...] politiche, partecipò all'impresa di Capri (1808) e alle campagne del 1814 e 1815; trattò, con gli Austriaci, la convenzione di Casalanza. Alla Restaurazione, conservò il grado, pur restando in disparte: ...
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In Roma antica, componenti di un tribunale, istituito probabilmente nel 2° sec. a.C. per giudicare in materia di proprietà, servitù, eredità; dal tempo di Augusto la sua attività sembra fosse limitata [...] alle cause ereditarie. I c. in origine erano 105 (tre per tribù), nell’età di Traiano 180.
A Cartagine componenti di un consiglio, che aveva l’incarico di sorvegliare i generali e di giudicarli al loro ritorno. La carica, prima vitalizia, divenne ...
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causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei due fili è stato c. di un corto circuito;...
causare
cauṡare v. tr. [dal lat. causari, lat. tardo causare, der. di causa «causa»] (io càuṡo, ecc.). – 1. Originare, far succedere, produrre: c. danni; c. uno scandalo; la sua incoscienza ha causato la nostra rovina; lo scontro fu causato...