sincope linguistica Caduta di un suono o di un gruppo di suoni all’interno di una parola (per es., spirto per spirito). medicina Improvvisa e transitoria perdita di coscienza e del tono posturale, espressione [...] crisi ipoglicemiche, che comportano un’incapacità delle cellule cerebrali di utilizzare l’ossigeno del sangue, e da cause traumatiche. La sintomatologia è caratterizzata, oltre che dalla perdita di coscienza pressoché improvvisa, dal pallore e dal ...
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Malattia endocrina, descritta per la prima volta dal medico tedesco K. von Basedow (1799-1854), che si manifesta con ingrossamento della tiroide, tachicardia, dimagrimento, tremore delle mani, disturbi [...] neurovegetativi. La malattia, le cui cause hanno spesso origine autoimmunitaria, ha, per lo più, decorso cronico. ...
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Anatomia comparata
B. timpanica Rigonfiamento dell’osso timpanico, che concorre a formare il temporale, nei Roditori, Carnivori e Perissodattili.
Botanica
Aspetto delle lamine fogliari che in seguito [...] da un rilievo di varia grandezza a contenuto sieroso o sieroematico, dovuta a scollamento (acantolisi) degli strati epidermici per cause fisiche o tossinfettive. Notissime sono le b. provocate dal calore (ustioni di 2° grado). B. gassosa gastrica ...
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deformità In patologia, deviazione permanente dalla normale forma di singole parti o dell’intero organismo. Le d. si distinguono in congenite e acquisite.
Le d. congenite sono dovute a difetto di sviluppo [...] per cause lesive (per es., traumi o malattie infettive) che abbiano agito sul prodotto del concepimento.
Le d. acquisite possono originare da lesioni traumatiche (mutilazioni), da processi infiammatori e distrofici, o da malattie generali e ...
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vaiolo
Gabriella d’Ettorre
La malattia che lascia il segno
La trasmissione del vaiolo umano può avvenire dal malato al soggetto sano oppure attraverso oggetti contaminati. La malattia, una delle principali [...] , alle ascelle, all’inguine e anche a livello di bocca, naso, trachea, esofago, retto, organi genitali, e quindi causano disturbi differenti a seconda della localizzazione. Dopo qualche giorno il liquido contenuto nella vescicole diventa pus, cioè si ...
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La cavità dentale, in cui è contenuta la polpa dentaria. Pulpite Flogosi della polpa dentaria. La causa può essere data da azioni meccaniche, da agenti chimici o termici, da focolai di carie, processi [...] gengivitici o piorroici. A queste cause esogene sono da aggiungere anche cause endogene per le quali i germi vengono portati al tessuto pulpare dal sangue (pulpiti ematogene) nel corso di malattie generali (setticemie, tifo, malattie esantematiche). ...
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varismo In medicina, alterazione dei normali rapporti fra gli assi di due segmenti scheletrici contigui (per es., femore-tibia, omero-ulna, alluce-primo metatarso ecc.), con deviazione del segmento distale [...] all’interno. Il v. può avere cause traumatiche (consolidazione viziosa di fratture) o malformative o patologiche acquisite (rachitismo, osteomielite). L’arto o segmento di arto che presenta tale alterazione è detto varo. ...
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ulcera In patologia umana e in veterinaria, soluzione di continuo, di forma rotondeggiante od ovalare, dei tegumenti e dei tessuti di rivestimento delle cavità interne, che interessa anche il tessuto connettivo [...] della lesione ulcerosa in queste due sedi agiscono in situazioni diverse. In generale, quando viene alterato, per varie cause, l’equilibrio esistente tra fattori aggressivi (acido cloridrico e pepsina) e fattori di protezione (strato mucoso, ruolo di ...
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teleangectasia Dilatazione varicosa dei vasi sanguigni capillari del derma. Le t. si presentano caratteristicamente come fini striature, ramificate o reticolate, lineari o sinuose, di colorito rosso o [...] bluastro; scompaiono temporaneamente sotto compressione. Sono determinate da varie cause: ereditarie, trofiche (degenerazioni e atrofie del derma), circolatorie (congestioni, flogosi, cicatrici, acrocianosi; morbo di Raynaud ecc.).
L’emangioma ...
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Termine riferito a qualsiasi fenomeno non connesso con una sepsi. La necrosi a. è quella di un tessuto non dovuta all’azione di germi patogeni ma ad agenti chimici, tossici ecc.; febbre a. è ogni febbre [...] indipendente da cause batteriche o da virus. ...
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causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei due fili è stato c. di un corto circuito;...
causare
cauṡare v. tr. [dal lat. causari, lat. tardo causare, der. di causa «causa»] (io càuṡo, ecc.). – 1. Originare, far succedere, produrre: c. danni; c. uno scandalo; la sua incoscienza ha causato la nostra rovina; lo scontro fu causato...